Approvato il “Regolamento Referendario”. Per il Comitato EBOLIcambiaEBOLI: Colmato un ritardo

Il Consiglio Comunale ha approvato il “Regolamento per lo svolgimento dei referendum consultivi e abrogativi”. Soddisfazione del Comitato EBOLIcambiaEBOLI.

La Presidente Assunta Nigro: Il Consiglio ha approvato all’unanimità e con lievi modifiche, la proposta di Regolamento elaborata dal nostro Comitato, contribuendo al varo di uno strumento che, se non abusato, consente di riavvicinare i cittadini alla politica.

Assunta-Nigro-con-Carmine-Campagna-Carmine-Busillo-Salvatore-Marisei.
Assunta-Nigro-con-Carmine-Campagna-Carmine-Busillo-Salvatore-Marisei.

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota politica del Presidente del Comitato EBOLIcambiaEBOLI Assunta Nigro, la quale a seguito dell’Approvazione da parte del Consiglio Comunale che si è tenuto il 21 gennaio u.s., del “Regolamento per lo svolgimento dei referendum consultivi e abrogativi“; esprime la sua più piena soddisfazione e rivolge a coloro che ritiene si siano impegnati affinché un importante strumento di partecipazione popolare, il suo più sentito ringraziamento.

Dopo una lunga e faticosa attesa – si legge nella nota della Presidente Assunta Nigro – si è concluso l’iter burocratico di approvazione del Regolamento referendario. Come noto, lo Statuto del Comune di Eboli prevedeva la possibilità di indire un Referendum sul proprio territorio, ma non ne disciplinava le modalità di svolgimento.

Il Consiglio comunale ha così colmato la lacuna approvando, all’unanimità e con lievi modifiche, la proposta di Regolamento elaborata dal Comitato EBOLIcambiaEBOLI, così contribuendo al varo di uno strumento che, se non abusato, consente di riavvicinare i cittadini alla politica, intesa nella sua accezione più nobile di scelta degli indirizzi di sviluppo e amministrazione della comunità.

Con umiltà e profondo rispetto delle Istituzioni cittadine, pur prendendo atto che tutto il Consiglio comunale, dopo una bella e interessante discussione, ha approvato il Regolamento, non possiamo però esimerci dal sottolineare la dolente nota del forte ritardo con cui si è pervenuti a questo risultato.

Consiglio-Comunale-Eboli.
Consiglio-Comunale-Eboli.

Ci sono voluti oltre otto mesi – un tempo sufficiente ad approvare una variante urbanistica – con ciò pregiudicando irrimediabilmente la possibilità di indire in questa legislatura i referendum che tanto interesse pubblico avevano suscitato.

Lo sviluppo della fascia costiera, la realizzazione dell’Ospedale Unico, il destino delle ‘terre dell’Orientale’, la vivibilità dei quartieri restano questioni aperte e decisive per Eboli, su cui è sempre più colpevole il ritardo accumulato da una certa politica.

Ciononostante, doverosamente ringraziamo tutte le persone che si sono adoperate affinché questa pagina di democrazia partecipativa andasse in porto, ed in particolare il Segretario Generale, il Settore Servizi Demografici, il Presidente ed tutti i Consiglieri comunali componenti della Commissione “Bilancio e Affari Istituzionali”.

Un particolare ringraziamento va al nostro prezioso coordinatore e consigliere comunale Salvatore Marisei, che dal primo momento ha creduto in questa iniziativa profondendo ingegno e competenza, e con lui ringraziamo il Gruppo consiliare dei Liberi e Riformisti per la fiducia ed il lavoro svolto.

È vero, il risultato ci lascia l’amaro in bocca perché l’appuntamento di Eboli con il Referendum è rinviato, ma resta la soddisfazione di tutti i componenti del Comitato ‘EBOLIcambiaEBOLI’ per aver reso operativo nella città di Eboli un prezioso strumento di democrazia.

Nel salutare innanzitutto Voi, cari amici del comitato, che con noi siete stati i protagonisti di questa battaglia, vi esorto a rimanere vigili affinché questa iniziativa abbia un lieto fine, sempre a difesa dei “Diritti” che appartengono ai cittadini Ebolitani.

Il Comitato infatti non cessa le attività, – conclude la Presidente Assunta Nigro – ma rilancia: presto faremo sentire nuovamente la nostra voce, dispiaciuti ma non rassegnati dinanzi al declino che vive la nostra città e che ci vedrà fieri oppositori del ‘baratto’ che ormai da troppi anni, a volte con ostentata lascivia, si esercita in danno degli interessi collettivi.

Eboli, 24 gennaio 2014

3 commenti su “Approvato il “Regolamento Referendario”. Per il Comitato EBOLIcambiaEBOLI: Colmato un ritardo”

  1. Uno strumento per un modello partecipato? Potrà mai questo regolamento realizzare un’inversione di marcia? Sinceramente ci credo poco! Strumenti che nascono dalla politica sono a servizio dei politici, di chi li costruisce, e non dei cittadini… è stato sempre (o quasi) cosi!
    Di certo fino ad oggi il modello applicato dalla nostra “classe politica” ebolitana, in primis dalla maggioranza, è stato un modello tecnocratico a servizio delle élite di governo, tutt’altro che partecipato.
    Tutte le scelte “strategiche” fatte (o in corso) dalla nostra Amministrazione (Centri Commerciali, Fascia Costiera, Riqualificazione Urbana (Pescara, Adinolfi, Pezzullo, Buozzi, ecc) sono state dettate da condizioni preesistenti (si può fare qui .. allora facciamo!) o da azioni legate ad opportunità finanziarie (accesso ai finanziamenti del Piano Città/MIT, del PO Regionale, FAS/FSC, , ecc) senza aver effettuato alcuna pianificazione seria e costruito nessuna strategia di sviluppo complessivo della nostra città. Quello che oggi vedo sono solo interventi alla rinfusa senza una prospettiva di sviluppo di medio e lungo periodo. Insomma la nostra classe dirigente non ha mai voluto (o non è stata in grado di) costruire per Eboli un PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO, tantomeno creare i presupposti per una progettazione partecipata.
    Lo si fa oggi? Penso che dopo tanti anni di governo sia poco credibile questa inversione di marcia ….
    Inoltre se si vuole realmente iniziare a puntare sulla partecipazione non bastano i soli strumenti (regolamenti, ecc), ma bisogna voler accompagnare noi cittadini con azioni di comunicazione e animazione per la costruzione e condivisione di una strategia. Una proposta politica seria sarebbe, ad esempio, la volontà di costruire un Piano Strategico per EBOLI come risultato di un’ampia partecipazione e condivisione delle linee di fondo per lo sviluppo economico e sociale.
    Infatti, un Piano Strategico è strutturalmente connesso alla presenza di processi partecipativi e, quindi, solo in questo contesto il “regolamento” avrebbe una sua utilità in quanto strumento per la partecipazione. Politicamente gli sforzi andrebbero indirizzati sulla creazione delle condizioni (Piano Strategico come base di discussione e condivisione) e poi sugli strumenti (regolamenti ecc) …altrimenti è l’ennesima presa in giro e tanto fumo negli occhi.
    Basterebbe poco per fare tutto ciò perché gli sforzi da mettere in campo sono davvero pochi. Un Piano Strategico è uno strumento che può essere liberamente scelto da un’Amministrazione, senza alcun riferimento o vincolo legislativo, uno strumento che non impone nessuna prescrizione vincolante per il territorio come, ad esempio, lo è il Piano Regolatore. L’efficacia del Piano Strategico sarebbe circoscritta esclusivamente a proporre linee di indirizzo condivise da una maggioranza di soggetti (cittadini, imprese, associazioni, ecc), capaci di prendere in futuro decisioni autonome, remando tutti verso la stessa direzione di sviluppo.
    Se la condivisione manca, o se ha un carattere superficiale, come penso che sia questa iniziativa approvata dal Consiglio Comunale, tutti gli sforzi non produrranno alcun effetto, anzi non potranno che essere strumenti per legittimare le posizioni, ancora una volta, di pochi.

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