Paolo De Vito, lo chansonnier dell’Irpinia in concerto a Luci d’Artista

Domenica 7 dicembre, ore 18.30, Complesso Monumentale di Santa Sofia recital di Paolo De Vito, in “Di Vento e di Viaggi. Storie di Migrazione”

Un recital quello  De Vito, lo chansonnier dell’irpinia, poetico-musicale, in cui canzone d’autore, poesia, letteratura e cinema si incontrano in un dialogo tra le arti. Scritto da Assuntina De Vito, con la direzione artistica di Bruno Spiniello e la collaborazione di Paola De Vito.

Giuseppe Musto-Gianluca Marino-Paolo De Vito-Salvatore Santaniello
Giuseppe Musto-Gianluca Marino-Paolo De Vito-Salvatore Santaniello

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNOPaolo De Vito, lo chansonnier dell’Irpinia, protagonista della prestigiosa rassegna salernitana “Luci d’Artista 2014”. Il suo progetto artistico, “Di Vento e di Viaggi. Storie di Migrazioni” è stato, infatti, ufficialmente inserito nel cartellone degli eventi culturali, in una location d’eccezione, il suggestivo Complesso Monumentale della Chiesa di Santa Sofia, sede di mostre, simposi e manifestazioni internazionali.

Accompagnato dai musicisti Giuseppe Musto, Gianluca Marino e Salvatore Santaniello, Paolo De Vito si esibirà domenica 7 dicembre, alle 18.30, in un recital poetico musicale, in cui canzone d’autore, poesia, letteratura e cinema si incontrano in un dialogo tra le arti. Scritto da Assuntina De Vito, con la direzione artistica di Bruno Spiniello e la collaborazione di Paola De Vito, “Di Vento e di Viaggi. Storie di Migrazione” nasce da un meticoloso lavoro di ricerca, di selezione dei testi, per educare ai linguaggi artistici emergenti, riscoprendo le pagine più importanti della letteratura e del cinema internazionale.

Paolo De Vito
Paolo De Vito

Realizzato in collaborazione con l’associazione “Un Angelo Caduto in Volo. Pietro Bove”, presieduta da Rita Margiotta, la performance è stata prescelta anche per i suoi contenuti sociali, in una città che tiene alta l’attenzione sui flussi migratori.

“All’immediatezza della canzone, del verso – spiega Paolo De Vito si accompagna la ricostruzione dell’atmosfera nostalgica, ma anche onirica, che ha accompagnato tante generazioni di italiani e di stranieri durante i viaggi della speranza. Fuggire dalla guerra, dalla miseria, dalla mancanza di lavoro, per ricercare una propria dignità, diventa un importante spunto di riflessione, a cui la sensibilità artistica non può sottrarsi.

Aprirsi al dialogo, all’integrazione sociale, equivale a riconoscere pari dignità allo straniero, così come le diverse forme di rappresentazione artistica, hanno eguale valenza nell’incidere sulla percezione individuale e collettiva di un fenomeno in progressiva espansione. La nostra performance sarà anche un omaggio all’Irpinia, alla nostra terra, i cui talenti hanno dato, in altri contesti, un valido contributo per la crescita economica e culturale degli ambiti professionali in cui operano”-.

La rassegna “Luci d’Artista 2014”, riaccende, quindi, la speranza, di esportare in altre realtà i progetti culturali irpini innovativi e caratterizzati da marcati contenuti pedagogici. Lo spettacolo, infatti, nasce dalla passione civile, dal desiderio di crescere e di trasmettere, in un periodo difficile, la fiducia nella possibilità di costruire un mondo a misura d’uomo. Lo scenario del Complesso Monumentale di Santa Sofia e la coreografia curata nei minimi particolari, contribuiranno alla ricognizione di frange di storia che sembrano ripetersi, e che solo la forza espressiva dell’arte può indurre a rendere più comprensibili.

Salerno, 5 dicembre 2014

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