Il PD ad Eboli, tra sospetti e veleni: Le riflessioni di un militante

Il PD ebolitano, tra sospetti, veleni e reazioni e uno scenario da far rabbrividire: Ecco le riflessioni di un militante.

Lo scenario: Un passato che non passa, che propone come protagonista Carmelo Conte; Il risveglio di Capaccio “censore” ritardatario dei  “malcostumi “ di partito; I “novelli  fulminati dal Verbo”, Palladino e Rosania; Un centro sinistra e una sceneggiatura degna di una Commedia dell’ Arte.

Conte-Palladino-Di Benedetto-Capaccio
Conte-Palladino-Di Benedetto-Capaccio

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Mentre succede di tutto in questa Città, nel Partito Democratico succede più di tutto e da anni assistiamo ad un confronto aspro, forte e duro di gruppi di persone e di potere che si ostinano a stare insieme, pur non avendo niente in comune, e si continuano a combattere senza esclusioni di colpi, offrendo ovviamente agli elettori la faccia più brutta di se. Questo in tutte le circostanze di confronti pubblici, siano essi legati a momenti elettorali o a momenti politici interni. E così di volta in volta, in un continuum esasperante ci tocca registrare e trasmettere quelle verità vere, che sono il quotidiano di un Partito che si richiama ai principi democratici e che in nome di quei principi, al contrario, esercita le più squallide pratiche politiche da far vergognare anche i più avvezzi a quelle esercizi.

La cosa più sconcertante poi è la capacità che si ha nel mettere sotto lo zerbino tutte le porcherie e tutta l’immondizia che nel corso del tempo hanno prodotto i vari protagonisti politici, i quali nel loro “candore” di sempre riescono a riprendere a convivere iniziando tutto daccapo, magari a posizioni invertite di ruoili, per poi a distanza di tempo riproporre lo stesso rituale di sempre.

Marco Naponiello.
Marco Naponiello.

Un rituale che attraverso un congresso sezionale, regionale, nazionale e conseguentemente esercitando quello strumento di partecipazione democratica delle Primarie, divenuto ormai un cappio al collo, una prigionia e nello stesso tempo un ostacolo che però viene aggirato appunto, da quelle quelle brutte pratiche che noi riteniamo siano di bassissimo profilo, che conferma come in questo Partito Democratico convivano anime che nulla hanno a che vedere fra loro e nulla hanno a che vedere con la democrazia e nulla hanno a che vedere con la civiltà.

Quello che appunto sta accadendo in questa Città in queste ore è veramente indicibile e quelle acque che sarebbero dovute essere limpide sono sempre più sporche e agitate dai soliti protagonisti che niente hanno a che vedere con i processi democratici e analizzando i vari vergognosi trascorsi raccontati di volta in volta anche e soprattutto da POLITICAdeMENTE, niente hanno a che vedere con i confronti liberi e aperti ma che sono solo scontri tra “bande” e tra “banditi”. Scontri che hanno spinto il giovane Marco Naponiello a scrivere un post a margine di uno dei tanti articoli che merita la prima pagina, essendo lo sfogo libero di un giovane militante, uno come tanti, che vorrebbe altro dal Partito in cui milita e a cui affida il suo voto.

Marco Naponiello è fortunato a poterlo fare attraverso questo spazio, e invitiamo anche gli altri a farlo, quanti altri ancora vorrebbero invece avere la possibilità di potersi esprimere liberamente e non lo fanno perché non hanno l’opportunità e magari evitano per non essere trascinati in uno scontro spiacevole e di bassissimo profilo, oltre al fatto che non potrebbero nemmeno farlo in quanto non esiste nemmeno un luogo fisico per poter esternare il loro pensiero come quì di seguito fa il giovane Marco.

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Le riflessioni di un militante

di Marco Naponiello

Gentile Admin Gentili lettori, mi preme scrivere questo mio intervento, ( strutturato in tre punti salienti e qualche considerazione finale) per evidenziare lo stupore su alcuni accadimenti, riguardanti il Partito democratico, e tutta l’area di centro sinistra, di cui mi onoro di essere da sempre simpatizzante ed elettore

1 La boutade: dell’ex ministro Carmelo Conte ricalca un canovaccio antico: ovverosia, quella del passo indietro degli attori politici per il bene collettivo!!
Strano invero, la statistica ci viene incontro dicendo che i fautori del passo indietro altrui, siano invece i fautori del passo in “avanti” personale.

Di Benedetto
Di Benedetto

La causale di questo augusto intervento consiste nell’indicare motu proprio, un illustre concittadino il cardiochirurgo Giuseppe Di Benedetto, come candidato unico del centro-sinistra, un deja vu stagionato di oltre un passo generazionale. Era infatti il lontano 1988, quando il Carmelo ebolitano per eccellenza, propugnava l’allora e già affermato professionista, come l’homo novus, della politica cittadina, il quale in verità ebbe una limitata anzianità di servizio,  solo il tempo di una comparsata quinquennale, giusto una consiliatura, senza lasciare traccia, infamia o lode per dirla con Dante, come presidente del consiglio cittadino. Son or dunque passate molte stagioni, ma il fascino di approntare un “esponente della società civile” a candidato di un posto apicale nella società Italiana, tarda a svanire. Potrà sembrare un atteggiamento modaiolo, dal sapore un po d’antan, ma avendo l’obbligo il cittadino di non obliare un fatto inequivocabile, che abbiamo vissuto una recentissima e fallimentare esperienza, quella dei famosi professori al governo, Mario Monti in testa, coloro che nell’ingenuo immaginario nazionale avrebbero dovuto essere i salvatori della Patria, ne hanno, ahinoi, ottenuto l’effetto opposto, e dopo tale esperienza si è offuscata e di molto la retorica figura del “Tecnico al comando”, in troppi casi dalla realtà avulso.

Carmelo-Conte
Carmelo-Conte

Di contro non vedo schiere di ebolitani osannanti la candidatura propinataci, (come qualcuno vorrebbe fare intendere), che picchettano indefessi gli incroci o lo portino in spalla come il santo patrono, affinché con tale illuminata investitura si coaguli finalmente l’area di centro sinistra. Bando le freddure, non reputo che il segretario provinciale Nicola Landolfi, persona arguta, consideri verosimile, quella che è una forzatura in piena regola, creata ad arte magari per poter fare il Sindaco tramite interposta persona, certo, forse dopo quaranta anni per Carmelo Conte andrebbe bene cosi, dubito che i cittadini siano della medesima opinione, anzi, anelerebbero un sindaco privo di “tutele” e autonomo in tutta l’azione amministrativa, se sono in fallo, ma allora Cui prodest?

2- La cronaca politica cittadina oggi è esordita con lo zelo mediatico di Damiano Capaccio, medico stimato e veterano della sinistra ebolitana, pietra dello scandalo, la presunta infamia delle tessere fasulle o comunque sospette, con molti nomi di cittadini dell’est o extracomunitari che all’occhio vigile un qualche stupore dovrebbero destare, il tutto consumatosi nell’anno 2013.

damiano capaccio
damiano capaccio

Ora mi domando e chiedo, alla persona intelligente senza alcuna velleità provocatoria, come mai proprio adesso? Appare equivoca una tale sincronia, anche agli occhi di un profano, avulso dalle strategie intra-partitiche, guarda caso gira e rigira, all’appropinquarsi della consultazione del PD, stabilita dopo rimandi l’otto di Marzo, le tanto amate/odiate primarie (che sono gioia e letizia del partito di maggioranza relativa), ex abrupto tale operoso senso civico?
Ci si poteva, forse, attivarsi prima, con esposti alla segreteria provinciale e nazionale, ed anche oltre fino a Roma se occorreva, o parallelamente, in estrema sintesi alla giustizia ordinaria, nello specifico alla Procura della Repubblica di Salerno, competente per territorio. Infatti se si fosse stati cosi cervide buon diritto alle contestazioni in essere, con l’intento nobile di salvaguardare la democraticità e la trasparenza della competizione, ecco il dubbio che si appalesa, perché solo ora? E non come di logica ed etica politica in precedenza, di conseguenza come sopra reitero, Cui prodest?

Roberto Palladino
Roberto Palladino

3-Voci di strada, ma forse è bene chiedere venia in anticipo perché potranno rivelarsi pettegolezzi da lavandaia, vogliono il Dott, Roberto Palladino, ex assessore piddino uscente in procinto come l’ex Sindaco Gerardo Rosania, (da me votato in passato) stranamente a pochi giorni di distanza, entrambi “fulminati sulla via di Santa Cecilia”, da quel “verbo” che viene dalla lontana e mai morta Prima Repubblica.
Ora sopra affermo senza facezie, ma sempre col dovuto rispetto, un esponente come Palladino, che invero e per onestà intellettuale bisogna riconoscierglielo, il più fiero difensore dell’ex Sindaco Martino Melchionda (anche questi da me votato, ma solo nei ballottaggi) come mai e semmai possa approdare nella scuderia di Carmelo Conte, l’Higlander della politica provinciale, dopo che se le son “date di santa ragione”, tra riformisti fuoriusciti dalla giunta e rappresentanti della giunta stessa, con contorno di velenosi strascici giudiziari, nella fattispecie una denuncia dell’ex primo cittadino avverso Antonio Petrone, membro dei riformisti e vicinissimo al potente Presidente Elaion – Nuova Sanatrix, Cosimo De Vita, ed ora a quanto pare tutto a posto, come niente fosse, in puro spirito evangelico? un ghirigori di posizioni difficile da capire per l’uomo qualunque, e mi ripeto anche questa volta, cui prodest?

Sinteticamente:

Ma davvero possiamo aspirare che un partito commissariato in città, da 2 anni e un’area tutta di centro sinistra, potrà davvero ripartire in credibilità e dunque in consensi, con queste posizioni paradossali?
o forse più maliziosamente, mi sia permesso di sottolinearlo, le manfrine che stiamo assistendo sono orchestrate ad arte per ostacolare con tutti i mezzi disponibili, il candidato forte e dunque scomodo, di cui non farò il nome, ma solo le iniziali: A.C.?

Avviso ai Naviganti:

Il tesserato, l’elettore, il simpatizzante e’ pur sempre un cittadino che vive il quotidiano, che nella nostra comunità e’ si gramo ed asfittico, sia nell’ottica del giovane e del meno, del dipendente o del portatore di p. iva, al tempo stesso, o si cambia registro, o si cala il sipario, regalando in tal guisa l’amministrazione della città all’avversario, e sarebbe una blasfemia in piena regola, visto che il pd e’ vincente in ogni dove, un brand che sembra ad ogni passaggio elettorale, diventare come un partito stato, simile all dc degli anni 50, e se si aggiunge che con il prossimo “trasloco” della destra, anche a Palazzo Santa Lucia in quel di Napoli, avremmo governo regione e provincia a guida democratica,e noi magari in balzana controtendenza, dio ce ne scampi!!! sarebbe semplicemente il suicidio collettivo del centro sinistra, senza vincitori o vinti
N.B.

Io ho semplicemente scritto, con la benevolenza di pubblicazione dell’Admin, solo da simpatizzante e con il cuore in mano, ho esposto i miei dubbi, le mie allarmate perplessità, e le persone intelligenti ne son certo apprezzeranno che il mio modesto spirito critico, è nel gioco delle parti di chi sceglie la vita pubblica, essere oggetto di lodi o critiche, (a chi non piaccia farebbe meglio a ritirarsi ) degli altri francamente, non mi tange!

Cordialmente

Eboli, 13 febbraio 2015

19 commenti su “Il PD ad Eboli, tra sospetti e veleni: Le riflessioni di un militante”

  1. Che dire?! Disamina attenta, anzi attentissima dei fatti.
    Posso solo aggiungere che tutto ciò non fa altro che fare del male alla Sinistra e a tutti gli ebolitani.

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    • Carissimo quel poco che hai a S.Cecilia lo hai grazie alla famiglia Conte ed in particolare Angelino Conte che alla fine degli anni 80 ha civilizzato e fatto diventare la zona piu’ ricca di Eboli. Ribadisco voglio incontrarti. P.S. sono i villani di s.cecilia che devono ringraziarci nn viceversa. Voi meritate Micione come amministratore.

    • carmelo c, complimenti x la tua immacolata modestia:
      troppa grazie andate ad arricchire qualcun altro, magari delle vostre terre di origine, ce ne faremo una ragione e sopravviveremo lo stesso!
      tante belle cose.

    • Fammi capire ” abitante di periferia ” vuoi negarlo ? P.S. I pastori e gli abitanti del cilento secondo me sono dei signori rispetto a te… almeno ci mettono la faccia quando dicono le cose 🙂

  2. Il prossimo sindaco sia un ebolitano valligiano DOC,basta politici di importazioni montane, un vero cittadino con cognome eburino,penso di dire quel che molti pensano….Da quaranta anni.

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  3. i contiani giocano di sponda con un nome di bandiera, come naimoli, il carneade di turno, solo per far sentire la loro voce.
    ebbene, cari elettori del cs, un altra prova di divisività dell’area socialista di carmelo conte, ecco che è pericoloso dare credito a loro quindi isolarli politicamente sarebbe un ottimo antisettico per il partito, l’8 marzo è la volta buona x toglierli dalla scena, dopo mezzo secolo…. ora è l’ora!

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  4. E il luminare cardiologo? Già liquefatto? I riformisti potrebbero fare i testimonial della bic usa e getta . Ci vuole la chemioterapia per questo cancro sociale. Vanno debellati a tutti i costi. Ma può una persona cosi in vista farsi manipolare come un burattino? Che vergogna.

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  5. SE CI FATE CASO CERTI PERSONAGGI O FAMIGLIE POLITICHE HANNO PERSO IL POTERE MA NON L’ARROGANZA, URGE UNA FORTE PRESA DI POSIIZIONE DEI SIMPATIZZANTI DELLA SINISTRA VERSO QUESTI SIGNORI.

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  6. per la buona riuscita delle primarie un solo semplice consiglio:
    VIDEO SORVEGLIANZA NEI SEGGI E ATTENZIONE FUORI.

    PS
    sono contro ad un grande fratello ma è bene che anche i simpatizzanti si attivino con segnalazioni e filmati di atteggiamenti poco chiari,altrimenti diventa uno psico-dramma e non un giorno di festa della partecipazione!
    8/3/2015, la data della verità x il pd ebolitano

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  7. Cari concittadini, mai come ora avere uno spazio di libetà dove dibbattere serenamente e in onestà è davvero una benedizione.
    Ergo, ringraziamo chi a noi lo offre, consideriamolo un arricchimento, sempre a patto di usarlo con dovizia di buon senso.
    Buona domenica a tutti.

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  8. Alcuni ebolitani andranno a votare i candidati delle primarie sono per un favore, alle urne di maggio voteranno tutt’altro….la farsa continua.

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    • @ebolitano:
      difatti la tua riflessione è intelligente, nel 2013 si tesserarono sotto l’onda emotiva delle assunzioni ai gdo molti, aspettandone ricompensa, ne deduco che molti dei delusi di allora siano solo formalmente iscritti pd, altri hanno fatto le sottoscrizioni e/o andranno a votare alle primarie solo per pagare cambiali di “onore”, ma a maggio magari voteranno a destra.
      una cosa voglio sottolineare però:
      l’italiano e l’ebolitano eccezione non fa,ama i vincitori, dunque compreso la palla dove va si butteranno nella direzione dell’opportunità,
      le ideologie non esistono, esiste solo la pappa!

  9. certo che seguendo il pandemonio pd di eboli tra esponenti di seconda fascia che cambiano posizione ogni 36 h, vi è da dire, dove sta la politica e dove invece insiste l’interesse di bottega?
    rectius, anzi meglio, di botteguccia dei singoli che hanno vissuto per dieci anni di comune e grazie al comune, inteso come ente politico.
    allora mi domando e dico, se tra veleni sospetti, tradimenti, sangue e merda,( rino formica dixit)La politica è champagne e caviale, la vita dei sudditi è sangue e merda. in una cittadina della provincia meridionale, nei piani alti della politica e della società a che livello inenarrabile arrivano?

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