L’Italia cresce. Per l’ISTAT: meglio del previsto

L’Italia cresce: l’effetto delle riforme. Per l’Istat, crescita e occupazione meglio del previsto. Pil a 0,9%, spesa delle famiglie +0,8%.

Rosato: Contenti di esserci sbagliati. La ripresa è la conseguenza delle riforme del mercato del lavoro, fisco, scuola, pubblica amministrazione, giustizia, è di tutte quelle che stanno trasformando l’Italia in un paese più moderno ed efficiente.

Ettore Rosato C 27.6_large
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Sale la stima sulla crescita italiana da parte dell’Istat. Lo si legge in una pubblicazione che anticipa i dati della Commissione europea con le previsioni economiche d’autunno. L’Istituto di Statistica prevede una crescita del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari allo 0,9% in termini reali, quest’anno, cui seguirà un aumento dell’1,4% nel 2016 e nel 2017. Il dato del 2015 è in linea con il governo, che l’anno prossimo pronostica un +1,6%. Rispetto a maggio, la crescita di quest’anno è salita di 0,2 punti.

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Sul versante dei consumi, quest’anno la spesa delle famiglie aumenterà dello 0,8% in termini reali, a seguito del miglioramento delle condizioni sul mercato del lavoro e del reddito disponibile. Nel 2016, si prevede un rafforzamento dei consumi privati (+1,2%) che proseguirà anche nel 2017 (+1,1%).

L’Istat, che incorpora gli effetti della legge di stabilità, prevede che l’occupazione aumenterà quest’anno (+0,6% in termini di unità di lavoro), accompagnata da una riduzione del tasso di disoccupazione che si attesterà al 12,1%. Nel 2016, le unità di lavoro registreranno un aumento più significativo (+0,9%) mentre il tasso di disoccupazione segnerà una ulteriore diminuzione, attestandosi all’11,5%.

«Questa volta – dice il capogruppo alla Camera dei Deputati del PD Ettore Rosatopossiamo essere contenti di esserci sbagliati: l’Italia, per l’Istat e per l’Unione europea, cresce più del previsto. Non solo è stato rivisto al rialzo l’aumento del Pil (+0,9 rispetto al + 0,7 che avevamo indicato noi) ma incoraggianti sono anche i dati relativi alla disoccupazione, in costante calo. Dal 12,7% al 12,2% nel 2015, per arrivare all’11,8% il prossimo anno. E le valutazioni dell’Europa nei nostri confronti sono positive su tutti i fronti.

Sostenere che “la ripresa in Italia è sempre più autosufficiente” – aggiunge Rosato – significa che i meriti vanno ascritti prevalente alle riforme fatte dal governo. Il jobs act funziona, eccome. Vuole dire – prosegue – che la ripresa non dipende da fattori esterni ma è la conseguenza dei provvedimenti introdotti con le riforme del mercato del lavoro, del fisco, della scuola, della pubblica amministrazione, della giustizia, è più in generale di tutte quelle che stanno trasformando l’Italia in un paese più moderno ed efficiente. Non c’è dubbio – conclude Ettore Rosato che dobbiamo ancora fare di più. Ma ora possiamo accertare di essere sulla strada giusta e che l’Italia è finalmente fuori dal tunnel della crisi».

Roma, 8 novembre 2015

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