Recupero luoghi storici e culturali: Dal Comune un lungo elenco di opere

Recupero luoghi pubblici: il Comune indica al Governo Renzi, le priorità storiche e culturali di Eboli.

Trova piena accoglienza, presso l’Amministrazione comuale, dell’iniziativa del Governo volta a segnalare è recuperare luoghi pubblici in favore della collettività.

Massimo Cariello-3 (2)
Massimo Cariello-3 (2)

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il Comune di Eboli si attiva ed indipendentemente dalle raccomandazioni di alcune opere e luoghi storici della Città da parte del PD e dei Giovani Democratici di Eboli, trova Piena accoglienza, presso l’Amministrazione comuale, l’iniziativa del Governo per recuperare luoghi pubblici in favore della collettività. Lo ha comunicato direttamente il sindaco, Massimo Cariello, con una lettera ha sollecitamente inviato al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi.

«Molte sono le emergenze architettoniche, urbanistiche e paesaggistiche che insistono nel territorio del nostro Comune e che meriterebbero di essere segnalate per il loro valore storico o artistico – scrive Cariello -. Abbiamo deciso, per il momento, di puntare l’attenzione su luoghi particolarmente amati dalla cittadinanza ebolitana, veri e propri “luoghi del cuore” che, se recuperati e valorizzati, darebbero un contributo significativo alla rivitalizzazione del centro storico». Poi la lettera contiene l’elenco dei luoghi indicati dal Comune di Eboli.

Fornaci Romane: quartiere artigianale del IV – II sec. a.C., destinato alla produzione di terrecotte; resti di un’officina destinata alla fusione e alla lavorazione dei metalli, risalente al II sec. a.C.; chiesa e convento della Madonna del Carmine: gli affreschi e gli edifici sono privi di copertura ed esposti alle intemperie; chiesa di san Biagio: la parte absidale soggetta ad imminente pericolo di crollo; acquedotto medioevale soggetto a imminente pericolo di crollo; chiesa di santa Maria del Loreto: è in stato di abbandono; San Pietro alli Marmi: Convento dell’XI secolo, ospita una biblioteca e nella cripta dell’annessa chiesa sono conservate le reliquie del santo di origine spagnola Berniero; chiesa di san Nicola de Schola Graeca: necessita di urgenti interventi di consolidamento e ristrutturazione; Porta Ripicella: Antica porta di accesso alla città medioevale, interessata da un crollo il 25 aprile 2013; mulino delle Due Acque: di proprietà dell’Istituto Orientale di Napoli, di consolidamento e ristrutturazione; Palazzo Paladino: del Comune, necessita di urgenti interventi di consolidamento e di ristrutturazione; Torre del castello Colonna: l’8 marzo 2015 il Castello Colonna (sec. XI – XII), è stato interessato da un crollo che ha privato la cinta muraria di una torre saettaria; complesso Monumentale di San Francesco: sede del Museo Archeologico nazionale di Eboli e della valle del Sele, della Biblioteca Comunale e di diversi uffici del settore Cultura del Comune di Eboli, necessita di ristrutturazione delle facciate e consolidamento del portale; Mulino La Pergola: a rischio crollo per lo smottamento del terreno; Convento della SS Trinità: si intravedono, in alcune lunette, dipinti che possono essere datati intorno al 1660 su vita e miracoli di Santi legati all’ordine di San Francesco che necessitano di restauro; Monastero di monache di Sant’Antonio de Vienne: ospita le monache di clausura dell’ordine benedettino, necessita di ristrutturazione; Chiesa di Sant’Anna: è la cappella dell’ospedale Maria SS Addolorata, contiene pregevoli opere di arte sacra, versa in uno stato di degrado e necessita di urgenti lavori di restauro.

«Un’iniziativa importante – commenta ancora il sindaco di Eboli -, perché mette l’attenzione su storia e tradizione dei territori e delle città. Abbiamo voluto focalizzare l’attenzione su alcune aree e strutture cittadine che ci sembrano le più vicine al sentimento degli ebolitani. I nostri concittadini sono fieri ed orgogliosi di quanto la storia e la tradizione ci hanno fatto pervenire e pensiamo che possano apprezzare il tentativo di recuperare a rivalutare aree e strutture legate alla più autentica tradizione ebolitana.

Abbiamo anche intravisto la possibilità che questo intervento sul nostro patrimonio possa rivelarsi strategico anche sul piano dell’attrazione turistica legata alla storia ed alla cultura, che rimangono la vera ricchezza della nostra città ed il grande orgoglio ebolitano».

Eboli, 31 maggio 2016

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