Il Sen. Franco Cardiello entra nella Commissione Antimafia

Il Senatore ebolitano Franco Cardiello entra a far parte della Commissione Parlamentare Antimafia.

Cardiello (FI): “E’ motivo di orgoglio e di gratificazione professionale poterne far parte mi farò carico in prima persona, portando all’attenzione del Presidente Bindi di tutte le problematiche del nostro territorio, soprattutto per quanto concerne la Piana del Sele“.

Franco Cardiello-1
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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – «Il ringraziamento in primis va al gruppo azzurro presente in Senato che ha deliberato all’unanimità la mia nomina in Commissione contro tutte le mafie, avallata dal Presidente Grasso (lettera allegata). – Si legge in una nota del Senatore edolitano di Forza Italia Franco Cardiello indicato dal suo gruppo e nominato dal Presidente del Senato Pietro Grasso nella Commissione Parlamentare Antimafia –

La politica ha i suoi tempi – aggiunge il Sen. Cardiello – ma ciò non significa che in questi mesi di attesa per il subentro la vigilanza sia venuta meno, vista anche la presentazione, quale primo firmatario, di un recentissimo DDL proprio in materia di codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

La relazione del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Salerno, Dott. Primicerio, unitamente alle parole del Procuratore della Repubblica Dr. Corrado Lembo  – prosegue Cardiello – ha colto pienamente nel segno: le infiltrazioni mafiose e/o camorristiche trovano terreno fertile negli appalti della Pubblica Amministrazione.

Il denaro pubblico – sottolinea – non può e non deve andare nelle tasche di famiglie criminali ma deve essere gestito in maniera trasparente, oltre che con il rispetto dei principi di legalità e imparzialità.

Proprio su questo bisogna la massima attenzione e me ne farò carico in prima persona, portando all’attenzione del Presidente Bindi tutte le problematiche del nostro territorio, soprattutto per quanto concerne la Piana del Sele. – conclude il neo componente della Commissione Antimafia Franco Cardiello Gli scioglimenti recenti dei consigli comunali nella nostra Provincia, sono un piccolo segnale d’allarme di cui bisogna necessariamente tenerne conto».

Al Senatore ebolitano Franco Cardiello va il piú sincero augurio da parte di POLITICAdeMENTE, del suo animatore e di tutti i collaboratori, sperando che con il suo impegno nostri territori possano raggiungere quella tanta agognata sicurezza, e con essa si possa anche dare una svolta decisiva alla emersione di quel fenomeno camorristico-mafioso che avvilisce e frena gli slanci delle nostre terre.

Nomina-Franco Cardiello-Comissione Antimafia

Roma, 28 giugno 2017

3 commenti su “Il Sen. Franco Cardiello entra nella Commissione Antimafia”

  1. Saputa la notizia Matteo Messina Denaro starà tremando….ahjahjahjahjahjahj. Se farà parte della commissione antimafia come ha fatto parte del parlamento per 20 anni i mafiosi possono dormire sogni tranquilli. Intanto il figlio sta preparando la candidatura 2018….anche il parassitismo si eredita. Auguri!!!

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  2. tutti parlano allo stesso modo stesso copione….e aimè stessa gente che attonita e rincoglionita ascolta le scemenze che dicono. portandosi a casa il contentino della buona notte e fiduciosi passano il loro destino in mano dim cinici valvassori.Cardiello vuole fare sul serio? Allora denuncia quello che gia si sa ilo ghetto di extra comunitari nel centro storico di eboli con borghesi ebolitani proprietari di case che fittano ai clandestini …. dove un siommerso di vita delinquenziale si svolge tutti i giorni velata dalle manifestazioni stupide e prive di vera cultura fatte dall’amministrazione. nella piana del sele tutti sanno e conoscono anche i nomi dei cammorristi latifondisti protagonisti di schiavismo e quanto altro. qui si parla di riqualificazione della fascia costiera,e di antimafia grosse parole ma se si fa finta di non sentire e non vedere si è gia vittime …

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  3. In Italia non ci sta la meritocrazia. Vengono premiati solo coloro che hanno raccomandazioni per sé e per i figli o coloro che regalano le “mozzarelle” pur di farsi conoscere aspirando a ricevere cariche e candidature in liste bloccate.
    I parassiti politici statali sono in netto aumento e questo soggetto ne è la prova.

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