Al Convegno BCC Aquara: Appello dei Sindaci dell’Alta Valle del Sele

Al Convegno della Bcc di Aquara, appello dei Sindaci dell’Alto e Medio Sele: “Fare rete per crescere insieme”.

Auspicato un dialogo aperto tra istituzioni, banche, imprese e associazioni per creare le condizioni di sviluppo e di crescita, attribuendo agli Istituti di Credito e principalmente alla BCC di Aquara un ruolo preminente e di sostegno economico concreto.

Convegno BCC Aquara-San Gregorio Magno-1
Convegno BCC Aquara-San Gregorio Magno-1

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SAN GREGORIO MAGNO – E’ stata tanta la partecipazione e sono state tante le progettualità presentate dai relatori, quelli che sono stati presenti al Convegno “Potenzialità del territorio a confronto: proposte e progetti. Dialogo tra banche, istituzioni, imprese e associazioni” che si è tenuto in P.zza Bacco a San Gregorio, promosso dalla Bcc di Aquara.

Il dibattito incentrato sull’analisi delle opportunità prendere in considerazione per lo sviluppo delle piccole e medie comunità locali è stato formulato con l’intento di rafforzare le sinergie già in essere, perchè a giudizio dei più, è solo facendo rete che si cresce per davvero e insieme. Un obiettivo centrato quello del Credito Cooperativo aquarese con questa iniziativa di confronto, in attesa dell’apertura dello sportello locale BCC Aquara che si terrà il prossimo 2 ottobre, confermando quell’attenzione che il management ripone nelle aree interne ed in particolare nella Comunità del Tanagro e dell’Alto e medio Sele, per modo che con il sostegno alle imprese, ai giovani, alle amministrazioni e alle famiglie si possa creare quel “corridoio” economico, verso quelle aree geograficamente più avvantaggiate, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, ad una classe politica distratta e talvolta inadeguata, che senza il contributo straordinario di tutti, nessuno riesce a crescere.

Convegno Bcc Aquara-San Gregorio MagnO
Convegno Bcc Aquara-San Gregorio MagnO

Ad aprire il dibattito l’imprenditrice Antonella Ianniello che ha anche moderato in maniera egregia il convegno. Oltre ai saluti iniziali ha ribadito l’importanza per una piccola comunità, qual è San Gregorio Magno, di essere affiancati e supportati costantemente da un istituto di credito che si mostra realmente presente, tanto economicamente quanto moralmente, alle locali iniziative imprenditoriali e culturali. E’ stato difatti proprio grazie all’apporto della Bcc di Aquara se l’estate san gregoriana è stata ancora più ricca di eventi, supportando “le Baccanti, nuovo cocktail bar che sorge tra le grotte di Via Bacco, nell’ideazione de “L’Agora’ del Borgo di Bacco” che è riuscita a proporre un variegato calendario di eventi in cui oltre all’intrattenimento serale, sono stati promossi i tanti talenti locali.

Onofrio Grippo
Onofrio Grippo

Di seguito per i saluti è toccato al Sindaco padrone di casa, ott. Onofrio Grippo che ha dapprima messo in risalto gli ottimi risultati ottenuti con l’ultima edizione di Baccanalia, da poco conclusasi, ricevendo stima ed apprezzamenti in maniera corale da tutti i Sindaci presenti. Ha sottolineato che la buona riuscita dell’evento è dovuta proprio all’unione di tutto il paese che  in piena comunione di intenti riesce a gestire un evento in costante ascesa negli anni. Ha poi ribadito l’importanza delle reti territoriali come concreta opportunità di crescita collettiva e come elemento portante per riuscire ad ambire a quella destagionalizzazione turistica che riesca ad apportare nuova linfa non solo per un unico evento ed un’unica stagione ma per l’intero ciclo annuale.

L’ingegnere Giuseppe Ursi, Presidente dell’Associazione Meditj, invece, ha sottolineato come lo sviluppo debba partire dalla valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti locali che vanno contestualizzati all’era dell’industrializzazione 4.0. Recuperando i vecchi mestieri si implementa l’attuale economia.  “Le idee devono diventare nuove attività e le attività nuova economia e in questo il supporto delle banche è fondamentale”.

Mino Pignata
Mino Pignata

Il Sindaco di Oliveto Citra, Carmine Pignata, presentato dalla dott.ssa Iannelli come “combattente e sognatore” ha evidenziato un concetto spesso ignorato qual è “la solitudine del Sindaco”, e ha sottolineato l’importanza di avere tra i relatori il dg Antonio Marino che da quarant’anni riesce a condurre con sapienza e passione una banca concretamente vicina al territorio, in grado di accompagnare la crescita delle realtà locali, supportando persone, imprese e Amministrazioni. Ed è proprio in sinergia con la Bcc di Aquara che sarà possibile realizzare ad Oliveto una delle più grandi opere pubbliche prive di colate di cemento, rilevando 236 ettari di terreno, con sorgente e casolare antico interni, e rendendoli a disposizione di tutti. Conclude con l’invito ad osare nel divenire tutti attori di una grande comunità attraverso “Un Sud che pratichi il riscatto ogni giorno”.

Mariano Casciano, sindaco di Palomonte, dal canto suo si schiera contro chi attribuisce alle realtà del Mezzogiorno reiette e retrive affermando provocatoriamente che “deve pur esserci nella storia un posto anche per i mediocri, sottolineando al contempo la necessità di andare oltre il concetto mercantesco di promuovere meramente le zone costiere, tralasciando di enfatizzare la bellezza e la tipicità che l’entroterra offre. Bisogna saper trasformare i limiti in opportunità e le opportunità in eccellenze.

Franco Turturiello, sindaco di Ricigliano, al contrario ha evidenziato come il settore eno-gastronomico ed agricolo possa fungere da traino per la crescita economico-sociale delle nostre comunità. Per fare ciò però c’è necessità di seguire dei canoni e delle regole che permettano di certificare la qualità dei prodotti e di strutturare conseguenzialmente un corposo mercato di riferimento. “Bisogna essere cooperativi ed omogenei. E’ questa la nostra più grande pecca rispetto ai Comuni del Nord Italia, accanto alla mancanza di arterie viarie valide “Senza strade e senza via di comunicazioni veloci è impensabile un vero sviluppo. Conclude con un invito al dg Marino “le banche devono valorizzare le iniziative autoctone, indicando ai giovani i settori di maggiore traino, inducendoli ad investire e restare”.

Nicola Parisi
Nicola Parisi

Adriano Goffredo, sindaco di Colliano, ha evidenziato che per riemergere le nostre comunità necessitano di due cose fondamentali: saper sfruttare la potenzialità dei finanziamenti europei e regionali; e affidarsi alle banche locali come ancora di sostegno visto che oggi le imprese falliscono per mezzo dei crediti da riscuotere e non più a causa dei debiti”.

Nicola Parisi, sindaco di Buccino, dopo un elogio alla Bcc di Aquara come uno degli Istituti di Credito più operativi sul nostro territorio, si sofferma sull’importanza primaria dei servizi “bisogna riempirle le piazze, non solo abbellirle” e sulla pecca della dispersione dell’offerta in cui i Comuni incappano, atta ad amplificare la mancata destagionalizzazione turistica “Dobbiamo decidere se far vivere i nostri comuni solo 20 giorni l’anno o 365? (…) Bisogna fare una programmazione attiva sfruttando le varie opportunità che i PSR 2014\2020 offrono e farlo in maniera sinergica, altrimenti si rischia di diventare dei paesi groviera privi di una valida ossatura.

Antonio Marino-DG-BCC Aquara-
Antonio Marino-DG-BCC Aquara-

In conclusione il Direttore Generale della Bcc di Aquara, Antonio Marino, diretto e concreto, anche sulla base di tutte le aspettatiche che i variinterventori hanno riposto su di lui e sulla BCC di Aquara che egli rappresenta, ha, illustrato i numeri positivi che da 40 anni contraddistinguono la sua banca, sottolineando il boom di crediti concessi nell’ultimo semestre, nonché l’ulteriore crescita di nuovi conti correnti aperti presso le diverse filiali sull’intero territorio che serve, del resto “i numeri sono la nostra migliore risposta” ha afferma il Direttore Generale Marino. Non ha mancato di sottolineare l’importanza che assume il credito cooperativo per lo sviluppo delle piccole realtà territoriali “laddove le altre banche chiudono, noi apriamo. Basti pensare che una cittadina ben nota come Capaccio-Paestum fino a pochi anni fa aveva almeno sei banche differenti presenti sul territorio. Ad oggi, invece, conta solo due differenti Bcc, tra cui quella di Aquara”. Ha elogiato le opportunità che i differenti territori offrono sottolineando come partendo dal localismo si debba tendere sempre più ad una tangibile globalizzazione o meglio glocalizzazione “controllata”, priva di spersonalizzazioni e ricca di saperi  condivisi da mettere in rete, e in ultimo ha concluso invitando tutti all’inaugurazione della filiale della BCC Aquara di San Gregorio Magno del 2 ottobre, felice di essere in un territorio così “accogliente ed ospitale“.

Indubbiamente una iniziativa quella della Bcc di Aquara, e indipendentemente, dai suoi interessi e dalle sue mire geo-economiche, che è riuscita, quantomeno nel mettere insieme i Sindaci di un comprensorio, Quello dell’alto e medio Sele, e per ricordare loro che se stringono un patto territoriale forse migliorano di gran lunga le proprie change.

Aiutati che Dio ti aiuta” però dice un proverbio dalle nostre parti, che nel caso dei Sindaci che sono intervenuti calza a pennello. Ma un altro proverbio dice anche “Chi ha colpa dei suoi mali pianga se stesso“, e anche questo sembra fatto su misura, per dire ovviamente che indipendentemente dalla solitudine che avvertono i Sindaci, pensando evidentemente alle Istituzioni sovracomunali elettive e/o non, per buona parte è anche per loro stessa responsabilità, arroccati come sono nel “Campanile”.

Si dice, restando sempre in tema di proverbi che “Il postino non bussa mai due volte” e va ricordato come vi siano state le occasioni, purtroppo perse, legate alle Comunità Montane, naufragate clamorosamente fino a ridurle in Enti “dormienti” senza alcun ruolo se non quello di duplicare qualche incarico, parcheggiare qualche impiegato, sprecare risorse economiche per nulla.

Altra occasione e non si comprende le motivazioni di non aver intrapreso questa strada è sicuramente l’Unione dei Comuni e se poi si pensa allo sviluppo territoriale introdurre il concetto dell’area vasta, che non prescinde affatto della possibilità di realizzare i Piani Urbanistici Territoriali, che in uno potrebbero raccogliere le potenzialità delle piccole aree e mettendole tutte insieme sviluppare reti e servizi comuni, così come opere funzionali ai comprensori stessi, organizzazione che consentirebbe loro di poter aspirare e concorrere con successo ai fondi Regionali ed europei, in alternativa agli altri attrattori territoriali che rispondono alle Aree metropolitane.

Ma ovviamente se questo non ha funzionato, non è solo responsabilità dei piccoli comuni dell’entroterra, ma anche delle Province e delle Regioni, Enti che non hanno saputo cogliere l’importanza del ruolo che il Legislatore volle a suo tempo conferirgli, forse anche perché nel corso del tempo la classe politica ha perso sempre di più la sua autorevolezza, il suo prestigio e perché no, pensando alle modalità di selezione anche le sue competenze. Sta di fatto che oggi una Banca, nemmeno tanto grande come la BCC di Aquara, ma che in qualche modo si muove in un territorio disagiato e per nulla appetibile viene individuata come un salvagente vivifico, perché in ogni caso direttamente: muove economia; distribuisce risorse; concede credito; quell’economia, quelle risorse e quel credito che invece, sia la Provincia, sia la Regione e sia il Governo nazionale non fanno e se lo fanno, lo fanno male, progettando male e distribuendo peggio sui territori, risorse che non sono rispondenti alle reali necessità degli stessi, ma che rispondono solo ad un criterio selettivo, immaginato in maniera “orizzontale” da Cannobio a Canicattí, da grigi funzionari, senza pensare le risorse sprecate in iniziative “leggere” ammantate da finalità che mirano alle potenzialità e allo sviluppo dei territori, che tradotto, in soldoni significa: Feste e festini.

San Gregorio Magno, 26 agosto 2017

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