0.28 € di perequazione per i pensionati INPS: È champagne per gli anziani

28 centesimi al mese di perequazione per i pensionati. Gli anziani tra capriole e pippe esultano. 

L’Inps ha comunicato che da aprile si effettuerà la perequazione delle pensioni d’importo superiore al triplo del minimo secondo le disposizioni della Legge di Bilancio varata dal Governo del cambiamento, per 3,36 euro all’anno. A compensare aumentano le bollette: La luce dell11%; il gas del 13%. 

Pensionati alla fame-poveri-italiani
Pensionati alla fame-poveri-italiani

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il Comunicato stampa della Sede INPS di Salerno che informa del contenuto della Circolare che interviene sulla perequazione delle Pensioni superiori ad 1/3 del minimo, che avverrà dal prossimo mese di aprile, pertanto le stesse saranno in pagamento ricalcolate coi criteri di rivalutazione annuale previsti dalla Legge di bilancio per il 2019.

La Circolare n. 44 del 22 marzo 2019 illustra i nuovi criteri sulla base dei quali l’Inps ha effettuato il ricalcolo dei trattamenti pensionistici a decorrere da gennaio 2019. Alla notizia tutti i pensionati hanno abbandonato il bastone e hanno fatto mille capriole dalla contentezza, e tutti a ringraziare il Governo del cambiamento per l’aumento della pensione di 3,36 euro all’anno.

Grazie Governo, grazie INPS.

Pensionati alla fame-poveri-italiani
Pensionati alla fame-poveri-italiani

L’operazione di ricalcolo effettuata dall’Istituto ha riguardato i trattamenti di importo complessivo lordo superiore a tre volte il trattamento minimo. Per importo complessivo lordo s’intende la somma di tutte le pensioni di cui un soggetto è titolare, erogate sia dall’Inps che dagli altri Enti presenti nel Casellario centrale, assoggettabili al regime della perequazione cumulata.

Dal ricalcolo l’importo lordo complessivo dei trattamenti pensionistici, dovuto da gennaio 2019, risulta inferiore a quello già calcolato sulla base dei criteri previgenti alla riforma che sono stati illustrati nella Circolare Inps n. 122 del 27 dicembre 2018. Le posizioni interessate dal ricalcolo sono circa 5,6 milioni. Per circa 2,6 milioni delle posizioni interessate:

la variazione media mensile dell’importo lordo risulta di 28 centesimi.

Salvini-Conte-Di Maio
Salvini-Conte-Di Maio

Nei mesi successivi l’Istituto comunicherà le modalità di recupero delle somme relative al periodo gennaio-marzo 2019.

È chiaro che qualunque sia il Governo, per i pensionati, quelli normali, quelli che hanno versato i contributi per 40 anni e che ricevono un assegno medio mensi le di circa 1500€, la musica non cambia e lo ricevono sempre a quel servizio. Qui’, Quo’ e Qua‘ (Salvini, Di Maio e Conte) hanno consultato il manuale delle giovani Marmotte ed hanno varato il Decreto abbuffando gli anziani di 3,36 euro all’anno. Bravi, tutto come prima, anzi peggio, si viaggia attraverso la decrescita felice nella povertà più assoluta.

In seguito l’allegra brigata del cambiamento al rovescio ha pensato bene di procedere su più fronti ai rincari per recuperare i lauti aumenti pensionistici, e così stando ai calcoli delle associazione dei consumatori, negli ultimi 12 mesi, gli italiani che si trovano nel “mercato tutelato” (sic) hanno pagato 1,3 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Nello specifico, hanno subito:

  • un aumento dell’11% delle bollette della luce
  • e un aumento del 13% delle bollette del gas;
  • in pratica, ogni famiglia ha pagato, al lordo delle tasse, 93 euro in più rispetto al 2017.

Ad aggravare questi dati secondo alcuni a partire da gennaio scorso, gli italiani subiranno:

  • un rincaro del 9% sulle bollette.
La bolletta di Rita dalla Chiesa
La bolletta di Rita dalla Chiesa

Quantificando, ogni famiglia potrebbe pagare fino a 50 euro in più, da gennaio in poi, per via dello sblocco degli aumenti prima congelati dall’Autorità per l’energia. Se si tiene conto dell’entità della tassazione applicata alle utenze energetiche, su ciascuna bolletta del gas, in media, ogni italiano paga

  • 38,68 euro di imposte e oneri,
  • 27,62 euro su ciascuna bolletta della luce.

Ciò significa che se si spendono in media 550 euro di bollette per la luce, 150 sono di tasse; invece, se si spendono mille euro circa per le bollette del gas, le tasse pagate arriva a oltre 400 euro ogni anno. In soldoni su ogni bolletta che un utente paga i 2/3 sono di tasse.

Esempio: 30 euro di luce o gas consumati equivalgono ad una bolletta di 100 euro.

E così con quei 3,36 euro di aumenti i pensionati grazie al Governo del cambiamento, all’INPS e alle varie Autorità che non controllano un cazzo, sono belli e serviti.

LADRI, ma LADRI del CAMBIAMENTO.

Salerno, 25 marzo 2019

Lascia un commento