Giovani Italia Viva: Eboli non sia un feudo

Eboli non può diventare il “Feudo” di qualche personaggio politico che cala le candidature a Sindaco dall’alto.

Vito Maratea, già Dirigente regionale dei Giovani Dem, coordinatore del movimento politico “Eboli cambia Eboli” e tra i giovani di Italia Viva interviene in merito alla costituzione del tavolo politico del centro sinistra, boccia le aspirazioni personali e sottolinea la mancanza dal tavolo delle discussioni di idee e progetti.

Matteo Renzi-Vito Maratea

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Lo avevo preannunciato qualche giorno fa, – scrive in una nota politica Vito Maratea, già dirigente regionale dei giovani PD, coordinatore del movimento politico “Eboli cambia Eboli” e tra i giovani e meno giovani che stanno organizzando sul territorio Italia Viva, il Partito fondato da Matteo Renzi dalla scissione con il Partito Democratico, interviene in merito alla costituzione del tavolo politico del centro sinistra – non può esistere alcun tavolo di confronto se, prima delle idee e dei progetti per lo sviluppo della nostra Eboli, si mettono in primo piano le aspirazioni personali di chi ha contribuito al disastro politico della Città.

Abbiamo assistito alla costituzione di un tavolo di centro sinistra che aveva l’obbiettivo di fare sintesi e di mettere nero su bianco le idee programmatiche della nostra città. Ma a quanto pare nel giro di poche settimane da quel tavolo molte associazioni e partiti si sono alzati e hanno preso le distanze. – prosegue Maratea che sottolinea come quel tavolo poco per volta viene abbandonato da tutti coloro i quali si sono seduti nella vana speranza di poter costruire una coalizione che rappresenta in tutte le sfumature il centrosinistraBene hanno fatto a prendere le distanze, perché non si può accettare l’imposizione da parte di qualcuno, che con la nostra Città non ha nulla a che fare, di candidature che non sono frutto di un ragionamento basato solo ed esclusivamente sulla visione futura di Eboli, ma sono frutto solo esclusivamente di ambizioni personali e della trasformazione della nostra Città in feudo politico di qualche potente.

Bene hanno fatto associazioni e partiti a prendere le distanza da chi mette in primo piano le candidature piuttosto che le idee. – aggiunge il giovane politico di Italia VivaEboli merita una rinascita politica, la politica Ebolitana merita di tornare protagonista in provincia di Salerno». 

Insomma sembra che vi sia un fuggi fuggi generale dal Partito Democratico. Un Partito sempre più isolato, senza strategie politiche, ripiegato su se stesso o meglio confinato solo su chi “appartiene” alla parte dominante, al punto tale che ha allontanato e ha disperso per strada i suoi elettori e i suoi dirigenti, infatti è successo al giovane Vito Maratea, è successo a Damiano Capaccio, ad Antonio Cuomo. Una frana se si considera che il PD cittadino è stato Commissariato, che non ha una sezione e dal suo commissariamento non ha convocato un’Assemblea generale di elettori, simpatizzanti e iscritti, non ha convocato un congresso cittadino, non ha avviato pubblicamente il tesseramento. E a proposito del tesseramento, chi lo ha gestito? Chi è stato tesserato? Quante tessere sono state date? Ma che niente di tutto questo, eppure si è convocato un “tavolo politico” (sic) invitando una serie di sigle posticce e qualche partito che come si è seduto a quel tavolo si è alzato e se ne andato. Eppure il Commissario sezionale, contravvenendo al suo ruolo “terzo” aspira a candidarsi a Sindaco della Città. Aspirazione impropria ma che potrebbe essere anche essere presa in considerazione se si nominasse un altro Commissario e si si seguissero tutti i passaggi che lo statuto del Partito contempla. La sua aspirazione, potrebbe essere presa in considerazione alla pari delle altre interne ed esterne al PD stesso sebbene quelle persone siano state “espulse” da una gestione politica inesistente che ha ridotto l’unico Partito italiano ad una congrea a misura di “obbedienza”.

Eboli, 18 febbraio 2021

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