Parte dal 1° Maggio la sfida del PCI per le Amministrative

Tradizionale comizio politico del “Primo Maggio” in Piazza dei comunisti ebolitani: ”Noi ci siamo e ci saremo!”

Con Alfonso Del Vecchio segretario cittadino e candidato Sindaco e Dina Balsamo omologa provinciale, il PCI tratteggia le sfide degli anni a venire con un occhio attento al Mondo ed uno alla nostra Eboli, riguardanti la necessità di lavoro e le diseguaglianze sociali che la Pandemia da Covid-19 ancora in essere stanno acuendo in maniera impressionante.

Alfonso Del Vecchio

di Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese

“Il capitale non è una potenza personale; è una potenza sociale!”Karl Marx

EBOLI– È una festa dal sapore antico, pluricentenaria (Chicago 1 maggio 1886), come i valori ancor più universali che promoziona e che purtroppo sembra, che il terzo millennio voglia mandare in forzato archivio: la “Festa dei Lavoratori del Primo Maggio”, un evento che si celebra in ogni continente ed avente un unico e pressante leitmotiv, quello di difendere e garantire la dignità del lavoro e dunque del “pane quotidiano”, a tutti gli esseri umani. In Italia negli ultimi anni in verità oltre ai sindacati più rappresentativi, alabardieri di questa manifestazione storica, sono soltanto i Partiti Comunisti o sigle di aria marxista a celebrarla.

Difatti mai come in questo momento, con la pandemia che mette a rischio un milione e forse anche più di posti di lavoro nel breve periodo,  un lavoro che come dicono i grandi sindacati:” ..va non  sono stimolato e  difeso ma specialmente portato al passo con i tempi!” ritrova una cogenza nel presente cinereo che stiamo vivendo. Dunque a tal riguardo, nell’antica città di Eboli Il Partito Comunista Italiano ha voluto onorare questa tradizione nel 2021 in nome della difesa dei deboli, degli ultimi, di quelli che in un globo terracqueo di 7 miliardi e più di persone, sono la stragrande maggioranza e ora, quasi per un venefico dispetto della Storia, si mettono a repentaglio quelle conquiste socio-economiche frutto di decenni di lotta delle società civili di tutto il pianeta.

PCI-Comizio-1Maggio

Pertanto la sezione di Eboli del PCI “Mario Garguglieri” ha omaggiato il proprio “Primo di Maggio” in Piazza della Repubblica, sotto i languidi rintocchi del ritrovato orologio della torretta, con Dina Balsamo (dopo il saluto di Annamaria Paesano portavoce PCI) segretaria provinciale. Ella ha esordito attraverso icastiche espressioni, raffiguranti il presente costituito dal turbo-capitalismo e le sue distopiche storture: un excursus in prologo della storia di questa manifestazione, a seguire:” ..40 miliardi in meno di salari lo scorso anno, ma una fetta di privilegiati si è arricchita, come nel resto del mondo, in Italia sono 46 miliardari con 150 mld di patrimonio. Queste sono purtroppo le leggi ingiuste del mercato, un sistema che ha fallito, che sacrifica sempre i più deboli!” Poi un rapido passaggio sull’equità fiscale, rivendicando con orgoglio che l’essere comunisti nel terzo millennio 4.0 significa spendersi per una alternativa di sistema: ”..le diseguaglianze rischiano di creare nuove guerre, a loro volta creando migrazioni, ma il problema è l’ingiustizia, come il crollo degli occupati in Italia in danno delle donne e giovani, aumentando la povertà con parametri risalenti al 2005, due milioni di nuclei familiari poveri assoluti, e un milione e centomila in CIG in Campania! Ci vuole un piano di riassorbimento ditali unità che fa il paio all’emergenza problematica dei lavoratori in Naspi, oltre a coloro che sono in Reddito di Cittadinanza ed Emergenza. La Sanità Pubblica, nella nostra nazione è sacrificata alla privata, vogliamo un SSN equo e solidale con finalmente, nuove assunzioni ed abolizione del numero chiuso a Medicina La Balsamo condanna il basso valore aggiunto lavorativo nel meridione, che ha penalizzato tutto il mondo del lavoro, proponendone il contrario con patti territoriali e sgravi fiscali con opere di rete. La politica ebolitana conclude, commossa, citando una frase di Giuseppe Di Vittorio letta al 1 maggio del ‘53, storico e mitico segretario della CGIL.

Dina Balsamo

La parola passa rapidamente al candidato sindaco del PCI, nonché segretario cittadino, Alfonso Del Vecchio, che rimarca un entusiasmo ritrovato in Piazza, per denunciare le diseguaglianze acuite dalla pandemia, e continua sulla falsariga della precedente oratrice, snocciolando diversi dati e percentuali, specificando come pochi privilegiati dirottino le decisioni importanti per tutti noi:”..la pandemia non è un incidente di percorso, ma evidenzia ancora il fallimento di un modello, si deve recuperare il lavoro ed uniformarlo, oltre ristori ed incentivi, si deve creare una dimensione del cambiamento. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del premier Draghi non ha goduto del contributo essenziale delle parti sociali. Attenti poi alle Governance, risale tale termine al 1973 per limitare le libertà guadagnate negli anni’60 da parte del Potere, affinché non si lasciasse troppo spazio alla politica elettiva, cosicché le scelte stiano solo in mano solo a pochi tecnici, sbagliato, il danaro pubblico sia investito dagli eletti dal popolo!”

E poi un doveroso passaggio alla situazione cittadina, con i recenti rilievi della Corte dei Conti alle passate amministrazione, e lo tsunami giudiziario dell’ottobre scorso con gli arresti del primo cittadino, pur rimanendo garantisti i comunisti con Alfonso Del Vecchio, sottolineano:”l’ex sindaco Massimo Cariello ha creato la peggiore maggioranza di sempre, nessuna gara non ha incontrato difficoltà, opere pubbliche inutili e problemi ancora irrisolti, asfaltare le strade e mettere pali di illuminazione nelle periferie come vanto è una cosa vergognosa, per non parlare del centro storico e le opere pubbliche ferme, con milioni di euro fermi a loro volta per incapacità gestionale; idem per l’impianto di compostaggio perché non si sono previsti i fondi di progettazione!”-inoltre- “Il ritorno alla normalità” tratteggia sempre Del Vecchio-“ è divenuto un refrain durante la gestione, ancora in essere del Commissario Prefettizio, forse perché il nemico era stato abbattuto, è venuto meno il dibattito oramai inutile!” Continua ancora il candidato sindaco marxista:”..ad oggi ci sono quattro candidati a sindaco provenienti dall’ultima amm.ne e tre nel solo centrosinistra e poi una migrazione di ex membri della maggioranza schierati all’opposto, ora si affacciano diverse associazioni con nomi fantasiosi che si propongono all’elettorato confondendo e confondendosi. E’ normale rinnegare il proprio leader o che il futuro di Eboli si decida fuori, a Salerno? Tuona il leader comunista cittadino, che procede: “Non dobbiamo noi ebolitani divenire merce di scambio per degli equilibri provinciali!”- prosegue spedito Alfonso Del Vecchio puntando il’indice contro i trasformisti e mantenendo il suo discorso su di un piano prettamente politico:”..dal 2016 abbiamo avuto una decrescita abitanti di oltre 1.500 unità che sembrano poche ma in realtà non lo sono; con invecchiamento della popolazione, siamo a rischio di divenire davvero una città per soli vecchi. L’immigrazione dall’estero significa ragionare sul problema non esimersi. Non ci sta un lavoro qualificato per i giovani ebolitani in loco e si è costretti giocoforza ad emigrare, aprendo spazi all’immigrazione dall’estero, ponendo cosi delle enormi trasformazioni, questa è la realtà e non è vero che l’immigrato ruba il posto all’ebolitano, ditemi un caso! Poi tutti gli sfruttati abbandonati a se stessi, indipendentemente dalla nazionalità possono delinquere in determinate condizioni, e molti arrivano nella Piana del Sele perché ci sta richiesta di lavoro, idem per la vicina Battipaglia!”

PCI-1Maggio-Eboli

Il Reddito di cittadinanza ad Eboli, evidenzia Del Vecchio, è percepito dati INPS,  da 4175 persone, oltre il 10% totale della popolazione, un dato allarmante che evidenzia un grande disagio; quindi si impone un discorso complesso per il governo delle Politiche Sociali le quali andrebbero potenziate e non viste, sempre e soltanto, come un peso morto per la collettività, ma invece che spingano all’occupazione, con previo cambiamento del profilo giuridico del Piano di Zona s3, insieme alla partecipazione degli altri comuni coinvolti nell’ambito:”La Politica ha giocato sull’assistenzialismo, bisogna cambiare! Poi che dire sul PUC, gioia e dolore di Melchionda e Cariello, da 10 anni doveva essere approvato ed è costato mezzo milione di €, esso potrebbe ridisegnare il volto della nostra città, dal punto di vista dei trasporti, verde ed interazione sociale. Il Commissario dunque, Antonio De Iesu, non deve approvare il PUC elaborato dalla vecchia Amministrazione Cariello; ora si teme l’intervento di un commissario ad acta regionale, ma è sbagliato questo per un mero termine burocratico, pertanto si deve discutere del Piano Urbanistico e tutti i cittadini devono conoscerlo e non lo si approvi per motivi tecnici, si chieda anzi una proroga alla Regione Campania! Conclude Alfonso Del Vecchio il suo intervento con una chiosa sulla “macchina comunale”, che ha subito a suo dire, pressioni dalla“Politica” per troppo tempo, pur essendo tradizionalmente (sic), un Ente pubblico altamente sindacalizzato:”..non ci hanno permesso l’allaccio stamane alla rete elettrica pubblica per il nostro comizio, cosa assai grave! Infine ci vuole adesso una gigantesca opera di risanamento, c’è un diverso clima in città e la pandemia potrà diventare l’occasione per cambiare, non si ceda nelle avversità, e noi siamo al vostro fianco, ai lavoratori che non si arrendono. Senza il PCI ricordiamocelo, l’Italia ed Eboli avranno sempre troppe diseguaglianze sociali: W i lavoratori, W le lavoratrici, W il Partito Comunista Italiano!”

Video: https://www.facebook.com/PCI-Eboli-SezMGaruglieri-339665406383333

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Eboli: 2 maggio 2021

3 commenti su “Parte dal 1° Maggio la sfida del PCI per le Amministrative”

  1. devo dire che il PC ebolitano ha sempre anticipato i tempi: sono oramai anni che fanno comizi distanziati solo 6 – 7 persone molto distanti tra di loro. BRAVI!! AVANTI COSì!!

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  2. Non trovo elegante sbeffeggiare il comizio del candidato per il solo numero dei partecipanti, almeno lui ha il coraggio di affrontare la piazza, indubbiamente usciamo da una amministrazione Cariello fallimentare con poche mosche bianche al suo interno al massimo due, ma come preannunciato tra un Torquemada, un candidato scelto in famiglia per ordine di successione e vari ex Cariello Boys (non son le mosche bianche di cui prima) per noi cittadini la vedo difficile scegliere! Del Vecchio fa bene a puntare il dito e a sottolineare la sua candidatura peccato che sia lontano dalle mie idee.

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  3. Del Vecchio è una persona perbene, la poca gente è anca a causa del Covid.
    Spero che mo vinca e neanche vada al ballottaggio gli eredi per legge saliva delle solite famiglie.
    Il PCI rappresenta l’orgoglio di chi è coerente ci mette la faccia e vuol prendere voti senza infingimenti delle liste civiche.

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