Grimaldi (PdL) sull'Hospice: siamo sempre alla vigilia di una catastrofe.

Grimaldi come sostenitore dell’Hospice contribuisca a fare chiarezza e solleciti la sua parte, tra l’altro, detentrice delle decisione.

Bruno Grimaldi

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di Bruno Grimaldi del PdL, che interviene anche come medico sulla vicenda dell’Hospice “Il Giardino dei Girasoli“. Grimaldi si schiera a sostegno dell’Hospice e di fatto aderisce alla “campagna” a favore di questa struttura, lanciata da POLITICAdeMENTE, proprio perché da più parte sull’onda dei numeri veramente si danno i numeri e si finisce per fare confusione e buttare, come si dice, il bimbo insieme all’acqua sporca.

Gli sprechi nella sanità e nel nostro territorio sono altrove, intanto chi deve mantenere gli impegni li mantenga e non faccia confusione. La Regione, il Governatore Caldoro, l’Assessore alla Sanità, il Commissario di Governo per la sanità della Campania Giuseppe Zuccatelli, invece di cincischiare si assumano le loro responsabilità e prendano da uomini decisioni, senza nascondersi negli equivoci così capiremo chi è che vuole UCCIDERE le nostre strutture per mantenere in piedi veri e propri BIDONI e chi intende ancora rinnovare convenzioni milionarie che non arrecano nessun vantaggio all’utenza.

Grimaldi di questa confusione parla. Incominci a farsi carico per la sua parte, che tra l’altro coincide con i detentori delle decisioni, e contribuisca a scigliere almeno un equivoco.

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Hospice “il Giardino dei Girasoli”: siamo sempre alla vigilia di una catastrofe.

Hospice e Distretto

EBOLI – Dovremmo imparare qualcosa dagli errori del passato. Lo avevamo detto in ogni occasione, con ogni mezzo, in ogni luogo. Le nostre parole sono sempre cadute nel vuoto, inascoltati da chi doveva prendere le decisioni. Oggi  siamo al paradosso. Quelli che hanno determinato il disastro, snocciolano numeri per convincerci che hanno ottenuto buoni risultati.

Così accade che al consiglio comunale monotematico sulla questione dell’Ospedale di Eboli, convocato ad hoc, tutti applaudono tutti. Parla il cittadino applausi, parla il sindacalista e ancora più applausi, parla il Direttore e segue un’ovazione. Ma chi decide si trova altrove ed è impensabile individuarlo nell’attuale commissario, che potrà promettere tutto o il contrario di tutto, tanto difficilmente sarà confermato.

Per il Distretto Sanitario invece la musica è un  po’ diversa. La Cenerentola della sanità, il Distretto, grazie all’impegno di operatori e dirigenti potrebbe esibire, non senza orgoglio, i risultati di una gestione attenta ai bisogni dei cittadini, con punte di eccellenza come l’Hospice ma più in generale con tutte le sue articolazioni.

Il Distretto Sanitario, cioè la sanità sul territorio, non va inquadrato in un contesto settoriale bensì nel complesso del sistema sanità che vede come tappa intermedia l’Ospedale. Quando gli uffici di via Adinolfi furono trasferiti nell’attuale struttura di Acquarita, pensai che qualcosa si era perso, nonostante il risparmio di risorse ( pagavamo allora circa 135000 euro all’anno di fitto), ma tuttavia quella struttura era sorta per altra finalità, non poteva dirsi un successo la sua successiva e attuale destinazione, benché molti autorevoli rappresentanti della politica locale se ne vantarono.

Eppure con il lavoro costante e senza tanto clamore i vertici del Distretto e tutti gli operatori hanno dato dignità a quella scelta. Non solo l’Hospice, che indubbiamente ne rappresenta il fiore all’occhiello, ma tanti servizi che in essa si producono a vantaggio dei cittadini di tutto il territorio.

Ben vengano dunque autorevoli rappresentanti della politica provinciale, ma non solo per apparire nella  vetrina mediatica o per promettere inutili incontri con chi non può più prendere decisioni, ma per dare segnali di vero cambiamento di rotta nell’ambito della sanità e della salute pubblica partendo dal territorio, coinvolgendo via via il livello politico provinciale e quindi quello regionale per dare giusto riconoscimento a chi veramente lo merita e non solo a chi è sempre pronto a giurare eterna fedeltà al potente di turno pur di avere un proprio spazio di visibilità e di potere.

1 commento su “Grimaldi (PdL) sull'Hospice: siamo sempre alla vigilia di una catastrofe.”

  1. Grimaldi Bruno…………Assente!! vai a timbrare il cartellino caro dottore ma poi resta in ufficio…………………..ah se la legge funzionasse…!!!

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