Christ stopped at Eboli. Dibattito sulle alterne fortune del ‘Cristo’ di Levi

Venerdì 3 marzo, ore 18:00, Auditorium ‘S. Bartolomeo’, Eboli, ”Christ stopped at Eboli, le alterne fortune del ‘Cristo…’ di Carlo Levi in Italia e all’estero”.

Nel corso dell’incontro-intervista lo scrittore “Treccanista” Angelo Pallegrino risponderà alle domande del Giornalista Direttore Vito Pompeo Pindozzi (International Federation Journalists).

Enrico Tortolani-Angelo Pellegrino-Vito Pompeo Pindozzi

POLITICAdeMENTE

EBOLI – ”Christ stopped at Eboli, le alterne fortune del ‘Cristo…’ di Carlo Levi in Italia e all’estero”. E’ il titolo dell’incontro-dibattito in programma venerdì 3 marzo alle ore 18:00 nell’Auditorium ‘San Bartolomeo’ di Eboli. Evento che sarà presentato, dopo i saluti del Sindaco della Città di Eboli Mario Conte, dal Presidente della Pro Loco Eboli Ets Enrico Tortolani, nel corso del quale lo scrittore Angelo Pellegrino collaboratore e autore di alcune voci per la Treccani risponderà alle domande del giornalista Vito Pompeo Pindozzi (International Federation Journalists), 50 anni di carriera alle spalle, già caporedattore centrale per i servizi medico-scientifici del GR RAI, e tra i più importanti divulgatori.

Pubblicato da Einaudi nel 1945, l’anno della fine della seconda guerra mondiale, il ‘Cristo si è fermato ad Eboli‘ di Carlo Levi è stato tradotto in oltre 40 lingue con la prima edizione negli Usa già nel 1947 anticipata da pagine intere sul New York Times, eppure la critica militante marxista lo accolse con sufficienza, rivedendo per così dire il giudizio dopo la traduzione in russo nel 1955.

Cristo si è fermato a Eboli” è anche un romanzo autobiografico oltre che ritratto morale, sociale e poetico di un’altra “gente” e di un altro “paese” in quella Italia “nuova” che usciva da una guerra ma senza aver mai fatto i conti con il suo precedente passato storico-politico e sociale che ha attraversato prima con l’Unità d’Italia  e poi con la Prima Guerra mondiale. Un’analisi storico-politica sul Meridione quella di Carlo Levi, pittore, scrittore e medico antifascista che rievocava così gli anni del confino in Lucania. Un libro che ha ispirato un altro capolavoro, il film di Francesco Rosi del 1979 con Gian Maria Volonté, Paolo Bonacelli, Alain Cuny, Lea Massari, Irene Papas, François Simon.

Ma un libro che è stato anche la prima pietra che ha messo in evidenza il problema meridionale, colpevolmente nascosto dagli “unificatori”, emerso anche questo con ritardo, troppo ritardo solo dopo il racconto di Levi che presentava la condizione arcaica, intollerabilmente lontana dalla nostra società, ma che comunque portava in se una straordinaria un quadro e una storia nobile di una civiltà contadina, sopravvissuta sebbene soccombente di quella operazione militare e geografica che assoggettó le genti del meridione a quel Re lontano e Patrigno. Il primo documento di quella che per qualche decennio ha occupato l’Italia post bellica della ripresa come “questione meridionale” in seguito, fino ai giorni nostri, completamente seppellita.

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Christ stopped at Eboli-Angelo Pellegrino – Vito Pompeo Pindozzi
Christ stopped at Eboli-Angelo Pellegrino – Vito Pompeo Pindozzi
Christ stopped at Eboli-pubblico

Christ stopped at Eboli-pubblico

Christ stopped at Eboli

Eboli, 1 marzo 2023

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