Buona Sanità alla Cardiologia interventistica del PO di Eboli

Eseguiti con successo e nuove tecniche interventistiche la chiusura percutanea di Auricola sinistra dal Dott. Bottiglieri responsabile della Cardiologia interventistica del PO di Eboli. 

Giuseppe Bottiglieri (Foto POLITICAdeMENTE)

POLITICAdeMENTE

EBOLI – E mentre la politica si accapiglia, accusandosi a vicenda, per la loro “proverbiale” inerzia, allarmando i cittadini e sconfortando i pazienti, oltre che demotivare gli operatori sanitari medici e  infermieri che siano, l’Ospedale di Eboli, quello che lavora e se ne frega del palcoscenico e del ruffianismo, lavora e raggiunge risultati straordinari. Risultati che smentiscono di fatto le allarmanti voci di una chiusura previo ridimensionamento del nosocomio cittadino. Una considerazione per tutti, sono i risultati, e i risultati ci dicono che non c’è giorno che non si parli di buona Sanità.

Di questa realtà dovrebbero rendersene conto soprattutto alcuni sindacalisti, oltre che gli inadeguati politici, e più che prendersela con la Direzione Sanitaria e Amministrativa del PO di Eboli che ha solo compiti organizzativi, dovrebbero indirizzare, e vibratamente protestare, con la Direzione Generale e strategica dell’ASL Salerno che ha compiti di programmazione e capacità di spesa, e se non arrivano i medici e si devono accorpare, chiudere o trasferire reparti, e magari se non arrivano macchinari e attrezzature, è solo colpa del DG Gennaro Sosto e di quelli che lo hanno preceduto, aggiungendo la colpevole “incapacità” di incidere da parte della classe politica che non sa dare le giuste motivaziobi e la forza adeguata alle loro proteste. 

Auricola

E mentre tutto questo accade La Cardiologia interventistica di Eboli, il cui Responsabile è il dott. Giuseppe Bottiglieri, ha raggiunto l’importante traguardo di 44 interventi di chiusura percutanea di Auricola sinistra, di cui le ultime 4 mediante una tecnica innovativa eseguita in pochi Centri in Italia. Un successo e una buona Sanità che sono solo una conferma che vanno nella direzione di rendere consapevoli gli utenti di queste realtà, ricordando altresì che l’Ospedale di Eboli oltre ad avere una sua tradizione, ha anche una sua identità conclamata e eccellenze conclamate, prova ne è anche il fatto che dei 13 dipartimenti che l’ASL ha individuato due sono diretti da due Primari Ebolitani: Giuseppe Gigliotti e Ferdinando Chiumiento

La chiusura percutanea dell’auricola sinistra è un  intervento che  ad oggi viene riservato ai pazienti affetti da un’aritmia cardiaca chiamata Fibrillazione atriale. Questa  aritmia, molto frequente soprattutto  nei soggetti anziani, è caratterizzata da completa disorganizzazione dell’attività elettrica degli atri del cuore e può causare, a causa della irregolarità del flusso di sangue all’interno del cuore, la formazione di trombi. Nel 90% dei casi questi trombi si formano in una  sacchetto, chiamato “auricola” (dal latino auricula, orecchio, per la sua forma), che penzola dall’atrio sinistro. Da questi trombi possono staccarsi degli emboli che migrando in vari organi periferici possono causare occlusione di vasi arteriosi e focolai ischemici di vari organi come il cervello. In tal caso si verifica il quadro dell’ictus cerebrale ischemico.

Al fine di prevenire la formazione dei trombi, molti pazienti assumono farmaci anticoagulanti come il Warfarin ed i più recenti anticoagulanti orali. Questi farmaci, tuttavia, possono essere controindicati oppure causare emorragie gravi particolarmente a livello gastrico e cerebrale, come ad esempio nei paziente con pre-esistenti e gravi patologie epatiche, renali e della coagulazione.

«In questi casi è indicata la chiusura dell’auricola sinistra, una procedura mini – invasiva che viene realizzata attraverso l’inserimento di una piccola protesi per via percutanea, accedendo al cuore da un vaso venoso della gamba, che, occludendo l’auricola stessa, in un’altissima percentuali di casi – circa il 90%-, previene la formazione di trombi , proprio nei pazienti più compromessi, a rischio di ictus e che non possono assumere i farmaci anticoagulanti orali.», chiarisce il dott. Angelo Catalano Direttore della UOC Cardiologia del P.O. Maria SS Addolorata di Eboli.

L’Emodinamica dell’Ospedale di Eboli ha iniziato ad occuparsi di questa procedura interventistica già da 4 anni, maturando una solida esperienza. L’intervento tradizionale viene eseguito in narcosi e  richiede l’intubazione oro-tracheale. Più recentemente, la dott.ssa Eusebio Geppina, cardiologo interventista del P.O. di Eboli, ha eseguito  l’intervento  in equipe  con tecnica mini-invasiva senza necessità di narcosi ed intubazione e  visualizzando il cuore attraverso una piccola sonda  inserita in esofago.  Il Dr. Giuseppe Bottiglieri conclude “Questa  tecnica  consente di ridurre i tempi procedurali di almeno 1 ora e soprattutto i rischi per il paziente”

Eboli, 23 maggio 2023

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