Per Cecilia Francese i conti sulle dismissioni non tornano

Dopo il “Santo”mauro ora abbiamo anche il “Sibillo” battipagliese.

I conti non tornano. Spieghi l’Assessore Ferraiuolo, perché, in soli 6 mesi, il valore degli immobili da alienare è passato da 19.225.000 di euro a 16.199.958.

Cecilia Francese

BATTIPAGLIA – Le polemiche a Battipaglia non accennano a diminuire, neanche dopo il varo della Giunta Santomauro ter. A tenere alto il l’interesse verso alcune tematiche ci pensa Cecilia Francese e il suo movimento Etica per il Buon Governo.

La discussione si è focalizzata sulla diversità delle cifre che sono state fornite a distanza di soli 6 misi, riguardanti il valore di alcuni immobili affidati alla “Battipaglia Patrimonio“, la Società partecipata, che avrebbe il compito di valorizzare e semmai alienare, alcuni immobili, di cui Etica per il buon Governo e Cecilia Francese mettono in evidenza, partendo proprio dalla incongruenza delle valutazioni discordanti.

E’ evidente, che non trattandosi di noccioline ma di milioni di euro, la vicenda assume un aspetto molto importante, e i cittadini ancor prima delle forze politiche e dei consiglieri comunali, hanno il diritto di sapere, non solo a quanto ammonta il loro patrimonio in termini numerici di beni,  ma anche  a che valore economico corrispondono quei beni e che se ne ha intenzione di fare, atteso che alcuni di essi non sono affatto appetibili come ad esempio la Torre Piezometrica e magari lo stesso Macello Comunale. La preoccupazione è ancora più evidente, se questi valori vengono riportati nei bilanci come entrate, che porterebbero solo ad una levitazione del disavanzo di bilancio dell’anno prossimo.

Rispetto a questi quesiti di base, essenziali, non vi è nessuna risposta convincente da parte degli  amministratori, mentre ci sono solo atti che sono eloquentemente discordanti e queste discordanze sono affidate ad una nota politica che Cecilia Francese ha voluto affidare agli organi di informazione.

Con delibera della giunta comunale n° 201 del 18/11/2009 – Apre la nota di Etica per il Buon Governo e della Francese – veniva approvato il piano di dismissione degli immobili comunali per il periodo 2009/2011.

Con delibera del consiglio comunale n° 52 del 26/3/2011, veviva approvato il piano di dismissione degli immobili comunali, per il periodo 2011/2013. Gli immobili elencati nelle due deliberazioni sono praticamente gli stessi ma risultano essere diversi i valori degli immobili.

Cecilia Francese ed Etica per il Buongoverno in diverse circostanze, in consiglio, nelle piazze, sulla stampa, sul web, ha chiesto al Sindaco Giovanni Santomauro e all’Amministrazione Comunale come mai questa differenza.

Il neo assessore ai lavori pubblici, Francesco Ferraiuolo, – prosegue la nota di etica –  in data 14 giugno, dimostrando di essersi subito, perfettamente inserito nel “gioco delle tre carte” in cui questa amministrazione è così brava, legge la nota del dirigente (testualmente):- “i valori di alcuni immobili oggetto di alienazione, dopo la prima analisi di massima riportata nella deliberazione commissariale, ex articolo 42 del tuel,n° 12 del 16/4/2009, non hanno subito alcuna modifica degli atti deliberativi di approvazione del piano di dismissione per i periodi 2010/2012 e 2011/2013”-.

Risposta degna della sibilla cumana!

Ma purtroppo per l’assessore, – precisa la Francese – noi di Etica siamo abituati a leggere le carte, ed abbiamo una certa dimestichezza con la lingua italiana.

  1. il valore di alcuni immobili oggetto di alienazione non hanno subito variazioni? cosa significa che “altri” immobili, inseriti in quegli elenchi di alienazione hanno subito variazioni? che fai assessore ci dai ragione?
  2. il piano 2010/2012 e quello 2011/2013 sono uguali! grazie ma noi avevamo chiesto le motivazioni di (testualmente): -“una variazione di valutazione del valore degli immobili fra l’elenco dei beni in dismissione per il periodo 2009/2011 e quello degli stessi immobili nel piano di dismissione per il periodo 2011/2013”-
  3. l’assessore dovrebbe stare attento alle risposte, perchè se ci dice che il piano 2010/2012 è uguale a quello 2011/2013, ci viene di fatto a dire che ciò che questa giunta comunale aveva approvato il 18/11/2009, non era più valido il 7/5/2010. sei mesi dopo.

E allora – Etica affondando i suoi dubbi si chiede e chiede – la domanda ritorna: perche’ cambia il valore degli immobili in quei 6 mesi? era sbagliata la valutazione del novembre 2009 o e’ sbagliata quella del maggio 2010?

Giusto per rinfrescare la memoria all’assessore riportiamo alcuni dati 2009 e 2010 relativo agli immobili:

  • americanino da 1.400.000,oo euro passa a 1.314.281,oo
  • abitazioni via turco da 2.000.000  a 1.509.018
  • 48 alloggi popolari  da 7.000.000 a 5.425.732
  • locali Stadio Pastena da 4.180.000 a 3.301.880
  • macello comunale da 2.300.000 a 1.314.281
  • torre piezometrica da 500.000 a 291.450
  • immobili via turco da 2.000.000 a 1.509.018

Potremmo continuare, – conclude la nota di Cecilia Francese e di Etica – ma la questione ci sembra chiara: noi vogliamo sapere come mai c’e’ stata questa variazione, che a conti fatti fissa il valore degli immobili nel 2009 ad euro 19.215.000, mentre sei mesi dopo quegli stessi immobili valgono euro 16.199.958.?

L’assessore lasci stare il responso degli oracoli, smetta di fare “il sibillo battipagliese” e risponda con semplicita’: –” la variazione del valore degli immobili e’ dovuta a……………?” Se non si risponde con semplicità i cittadini si confermeranno nell’idea, che i conti non tornano e che a governare questa citta’ ci sia la più totale confusione, cosa , per altro, di cui noi siamo convinti da tempo!

Battipaglia, 20 giugno 2011

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