Battipaglia e gli ulivi … che non ci sono!

L’assessore rinunciava a inoltrare all’ANAS la richiesta di adozione degli ulivi secolari, perché in alternativa stava studiando dove mettere a dimora i  1.500 ulivi espiantati per l’ampliamento del cimitero.

L’ANAS Puglia offriva gratuitamente Ulivi secolari. Si apprende dello sciacallaggio di amministratori che vorrebbero gli ulivi sotto casa

olivo secolare

BATTIPAGLIA – All’inizio di marzo l’ANAS Puglia, dovendo dare inizio ai lavori di raddoppio della statale adriatica, offrì gratuitamente, a chiunque volesse adottarli, oltre 8.000 ulivi secolari, 268 dei quali addirittura inseriti nell’elenco dei “monumentali” del Ministero dell’Ambiente.

Un attento cittadino di Battipaglia segnalò questa splendida opportunità all’amministrazione di Battipaglia e Cecilia Francese portò la questione in Consiglio Comunale, proponendo di sostituire tutte le palme Washington colpite dal punteruolo rosso con gli ulivi secolari salentini (delibera 26/2012).

In quella seduta di Consiglio, era il 26 marzo (le date sono importanti!) l’Assessore al patrimonio del Comune di Battipaglia, sostenendo che il trasporto era costoso (Sic!), dichiarò: “… a questo punto, avendo noi questi ulivi che sono stati espiantati per il cimitero, stiamo verificando dove sia possibile metterli.” L’assessore rinunciava quindi a inoltrare all’ANAS la richiesta di adozione degli ulivi secolari, perché in alternativa stava studiando dove mettere a dimora i 1.500 ulivi espiantati per l’ampliamento del cimitero.

Oggi apprendiamo dai giornali dell’ennesimo sciacallaggio tra gli amministratori locali, per accaparrarsi gli ulivi del cimitero, che ciascun consigliere vorrebbe far ripiantare sotto casa o nel quartiere di riferimento elettorale. Che squallore! Solo Etica per il Buon Governo ha sostenuto e continua a sostenere che le esigenze della città non sono quelle dei suoi rappresentanti, ma sono piuttosto esigenze generali dei suoi cittadini!

Ma non è tutto!

Nel frattempo gli uffici comunali avevano già preventivamente  richiesto al competente ufficio regionale (lo STAPA CEPICA) l’autorizzazione all’espianto degli ulivi, e la Regione aveva risposto, con nota del 10 febbraio (le date sono importanti!) che gli ulivi espiantati dovevano essere ripiantati nelle aree adiacenti DELLE STESSE PARTICELLE  (Sic!), pena una sanzione di legge! Altro che in giro per la Città, come promesso dall’Assessore! Altro che osso da contendersi tra rissosi consiglieri!

Ma l’Assessore al patrimonio, che cosa mai stava verificando, visto che quando è intervenuto in Consiglio il 26 marzo la Regione aveva già detto che gli ulivi non potevano essere spostati dalla zona in cui si trovavano?

Delle due l’una: o mentiva sapendo di mentire, o ignorava le cose di cui doveva occuparsi, giacché il Comune non ha mai avuto la possibilità di riutilizzare gli ulivi del cimitero per sostituire i tanti alberi morti, i cui fusti senza vita, sparsi per la Città, continuano a ricordarci che la tutela dell’Ambiente, a Battipaglia, non viene presa nemmeno in considerazione.

Il risultato di tutta questa insipienza è che il Comune ha perso la possibilità di adottare gratuitamente le piante di ulivo secolari, che nel frattempo sono state tutte assegnate dall’ANAS.

Ci toccherà quindi continuare a subire l’ingombrante presenza degli alberi morti, o il vuoto lasciato dai ceppi in ogni via e piazza di Battipaglia, a testimonianza della perdurante incuria.

Oppure ci toccherà ricomprarli, come se l’acquisto di un albero secolare fosse più economico del solo trasporto, presso qualche vivaio (Sic!), con la solita emorragia di denaro pubblico.

Battipaglia, 9 maggio 2012

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