I Riformisti replicano: Sul PUA Fontanelle solo calunnie e maldicenze

I riformisti replicano a Vecchio: Ad Eboli calunnia e maldicenza camminano a braccetto con il potere e introducono altri lementi inquietanti.

Prima si costruisce la calunnia, poi la si soffia di bocca in bocca, infine si trova chi è disposto a spacciarla pubblicamente per verità. E si racconta a puntate fatti, ipotesi e circostanze.

PUA-area- Fontanelle

EBOLI – Riceviamo e pubblichiamo una nota politica del Gruppo dei Liberi e Riformisti, che interviene sulle vicende legate al PUA Fontanelle ed introduce nuovi altri elementi, a dir poco sconcertanti, che aprono altre questioni e che certo non favoriscono la chiarezza se vengono alcune presunte rivelazioni vengono fatte a puntate, conservandosene le più incisive nei momenti di maggiore difficoltà.

La vicenda del PUA di Fontanelle, come la cacca, più si gira e più puzza, e sebbene si voglia prenderne le distanze si ha telmente le scarpe sporche che ci si porta appresso la puzza della cacca. E’ una vicenda ancora più inquietante di quella che appare, se si sono inserite le calunnie, e se queste camminano a braccetto del potere, esistono anche le incompatibilità e purtroppo, anche queste camminano a braccetto con il potere. Bisogna solo stabilire che cosa è il potere. Siamo Messi proprio male.

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Prima si costruisce la calunnia, poi la si soffia di bocca in bocca, infine si trova chi è disposto a spacciarla pubblicamente per verità.

Se il Consigliere Fausto Vecchio è risentito per la nostra presenza nel Consiglio comunale in cui si discuteva della sua incompatibilità, ce ne dispiace, ma di fronte ad una questione di così rilevante interesse pubblico, che attiene all’esempio che gli amministratori dovrebbero dare per primi, non potevamo certo chiudere un occhio. Gli auguriamo di risolverla presto, versando i circa 18.000 euro di cui è debitore nelle casse del comune; se ha bisogno, per antica amicizia, siamo anche disposti a fargli prestito senza interessi e garantendogli la totale autonomia e libertà di azione e di pensiero. Confidiamo che oltre a regolarizzare la sua posizione, completi in fretta il proprio tormentato percorso politico, così da chiarire in che campo gioca, e poi di spiegarlo ai suoi elettori ed alla cittadinanza.

I Riformisti hanno concorso all’elezione di Melchionda sia nella prima che nella seconda consiliatura. Quanto di buono, molto poco in verità, ha realizzato è avvenuto con il nostro sostegno determinante durato poco più di trenta mesi, su 8 anni di governo. Ci piace ricordare, tra l’altro, che con noi al governo la tassazione non è mai aumentata, il ciclo dei rifiuti avviato con la differenziata, il centro storico valorizzato, il progetto del Macello comunale accantonato, l’aggressione al territorio agricolo impedita.

Ma sul piano dell’urbanistica vi sono stati i maggiori distinguo con il Sindaco, sino alla recente rottura, a pochi mesi dalla sua rielezione, motivata dal nostro dissenso radicale ad acconsentire alle varianti ‘ad personam’ cucinate in gran segreto nel retrobottega del potente di turno.

Diversa invece la variante al PRG che ha consentito di suddividere i piani particolareggiati in ambiti di minore estensione, perché oggetto di ampio confronto, in incontri pubblici, con tutti i cittadini interessati e sotto la regia del Prof. Gerundo redattore del nuovo PRG e volta a snellire l’attuazione delle trasformazioni urbanistiche.

Qualcosa di molto diverso dalle cene e cenette di gran moda negli ultimi tempi.

Ma una cosa è dividere i PUA in più ambiti garantendo la realizzazione degli standard, altra è dare corso a piccole lottizzazioni speculative a danno della comunità, barattando le infrastrutture pubbliche da realizzarsi con gli oneri di urbanizzazione con parcheggi e marciapiedi a servizio dei propri fabbricati.

Gli imprenditori seri vanno agevolati e non vi è dubbio, ma alzare la bandiera bianca in danno degli interessi pubblici è un’altra cosa e noi non siamo d’accordo. 

Quanto al presunto conflitto di interesse che riguarderebbe qualcuno tra i consiglieri riformisti, il fondo il località Fontanelle di cui il Consigliere Vecchio parla, da circa quarant’anni è stato sempre penalizzato, anche dalle Giunte socialiste, e questo lo sa bene avendone fatto parte. Fu soggetto ad esproprio a prezzo di suolo agricolo per realizzarvi sia la Caserma dei Vigili del Fuoco, sia quella della Polizia stradale, sia infine per garantire la sicurezza dello stadio Massajoli. Per quest’ultimo esproprio, dopo tre lustri, la proprietà ancora aspetta di ricevere l’indennità senza mai aver inteso far causa al comune per il ritardo nel pagamento. Quel che resta del fondo originario, meno di un terzo per complessivi 7500 metri, in proprietà comune ed indivisa tra tre aventi diritto, fu reso edificabile dal PRG di Rosania, notoriamente da noi avversato e non sospettabile di favoritismi, ed inserito in un PUA di circa 27 ettari.

Tutti i fondi confinanti con questo residuo sono poi stati acquistati da un noto imprenditore di Battipaglia, noto alle cronache perché oggetto di diversi provvedimenti dell’autorità giudiziaria e da ultimo di un sequestro dei suoi beni, che ha richiesto la divisione delle sue nuove proprietà dal resto dei terreni che non è riuscito ad accaparrarsi. Il Sindaco nella Giunta che ha adottato il provvedimento era assente e dovrebbe chiarire il perché.

Le proprietarie del fondo cui Vecchio allude, per non mischiarsi con imprenditori di tal fatta, si sono sempre rifiutate di cedere alle sue arroganti pretese.  

Sul piano formale, il consigliere Vecchio dovrebbe sapere, da avvocato qual è, che la competenza in materia di PUA è della Giunta dal 2004, per effetto della legge regionale in materia di urbanistica, e non più del Consiglio. Sul piano sostanziale dovrebbe spiegare chi, come e quando ha fatto pressione sugli uffici per ottenere qualche vantaggio e quali risultati si sono raggiunti, considerato che in mezzo secolo nulla è mutato in meglio per il terreno di Fontanelle, tranne che per quello di proprietà dell’imprenditore battipagliese che ha già affisso i cartelli ‘vendesi’, prima ancora di ottenere il permesso a costruire.

Siamo certi che prima di parlare abbia acquisito presso gli uffici del Comune tutte le notizie utili, ivi comprese le pressioni politiche che denuncia, e che potrà dimostrare, a richiesta, fatti, nomi e circostanze che sostanziano il conflitto di interesse che paventa.

Gli chiederemo le dovute precisazioni nel prossimo Consiglio comunale, anche se un attacco così diretto ci conforta.

Evidentemente nel palazzo si sono convinti che siamo l’unica alternativa politica credibile al sistema di potere cui anche Vecchio guarda con interesse e l’ultimo baluardo alla cattiva amministrazione di Melchionda e dei suoi accoliti.

Ai cittadini la nostra rassicurazione: alle forze dell’ordine, in più occasioni e quando richiesti, abbiamo già fornito la collaborazione nel merito dei numerosi rilievi che abbiamo sollevato con le nostre interrogazioni, senza mai confondere l’iniziativa politica, che conduciamo senza odio e rancore per nessuno, con la delazione e ciò che attiene al piano squisitamente giudiziario.

Non ci fermeremo. 

Eboli, 17 agosto 2012

9 commenti su “I Riformisti replicano: Sul PUA Fontanelle solo calunnie e maldicenze”

  1. Questa è EBOLI………… UN IMPRENDITORE CHE VUOLE REALIZZARE CASE NUOVE PER GLI EBOLITANI E COSA ESCE FUORI CHE è UN MAFIOSO BLA BLA BLA……..FORSE è UN IMPRENDITORE CHE CON I SUOI SOLDI COMPRA I TERRENI PER EDIFICARE E POI I VERI LADRI TRAVESTITI DA POLITICI FANNO LE INTERROGAZIONI PER CAPIRE COME MAI LORO NON RIESCONO AD “AZZUPPARE”…..EBOLI NON HA FUTURO

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  2. @Giovanni, ti sembra normale che un imprenditore possa installare un cantiere e recintarlo con mura perimetrali prima di ottenere il permesso a costruire, mentre un qualsiasi ebolitano si trova i vigili alla porta appena muove un mattone? Sei mai passato per la rotatoria di San Giovanni? Non hai visto i bei cartelli di progetto già piazzati da vari mesi? Perchè tali “imprenditori” hanno vie preferenziali, e che cosa gli fruttano? Non conosco imprenditori samaritani e , a proposito, le case non le fanno per gli ebolitani, le fanno per loro.

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  3. X regola….
    Perkè commenti, hai sbagliato.
    Giovanni come si suol dire ha il cervello grande quando un pulcino scemo………ten a cap sul x spart e rekkie………..
    Lascialo parlare, il tempo sarà padrone.

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  4. Quello che dirò non ha nula a che fre con l’operazione “San Giovanni” ma del clima di impunità che si respira ad Eboli si: vorrei chiedere la indaco, all’assessore preposto e all’ingegnere capo e relativo personae dell’Ufficio tecnico se hanno fondamento le voci seconde la quali da qualche anno in località San Cataldo (a circa metà della salita sulla destra) su un’area che non poteva ospitare un edificio per uso abitativo (o comunque non della dimensione con cui è stato poi realizzato) un ingegnre ebolitano, molto vicino all’amministrazione per aver prestato la propria opera, ha ottenuto l’autorizzazione a poter costruire ma con il vincolo di realizzarvi una piscina ad uso pubblico. La palazzina pè stata reaizzata, un muro in cemento armato s’è mangiato mezzo marciapiede e della piscina nessuno ne sa nulla. Sono fondate queste notizie, vi chiedo? O è il solito escamotage per far costruire agli amici degli amici trovando sempre una scappatoia mentre per chi non ha santi in paradiso “hai voglia a soffrire”? Chi ne sa qualcosa scriva su questo blog, facciamo in modo che que quartiere abbia la piscina prevista nel progetto.
    Armando V.

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  5. Ma sul caso San Cataldo nessuno risponde perché non siete informati o perché è calata una cappa di silenzio omertoso? Chiedo ai tanti giornalisti d’inchiesta ebolitani di fare le opportune verifiche su quella struttura a San Cataldo, chiedere la documentazione a supporto, capire se davvero verrà costruita questa piscina, fare chiarezza e tirare fuori, se c’è, quel marcio che sta soffocando il paese ormai sommerso, come da anni si legge sui giornali, da abusivismi che non si vogliono scoprire, da uffici e tecnici che tacciono o “spartiscono” la tozza, da gente con mentalità al limite della mafiosità. Anche ad admin chiedo di fare qualche verifica e confermare queste voci così inistenti che volevano una piscina in zona San Cataldo non più realizzata perché mero pretesto per permettere a quell’ingegnere amico di ingegneri e geometri di costruire là dove non avrebbe potuto farlo. Per amore di verità e per un servizio non più reso ai cittadini MASSIMO indaga. Io il mio dovere lo feci un pò di tempo fa ma non sono stato ascoltato. I mass media sono molto più potenti e può darsi che qualcosa riescano a smuoverla.

    Armando

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    • per Armando e Prometeo,
      premesso ce non sono ne Zorro e ne Superman, e che non mi spetta a me quel ruolo che voi, bonta’ vostra mi attribuite, e premettendo come in diversi casi e’successo, e uno me lo segnalasti proprio tu Armando, verificai e solo dopo mesi potetti riscontrare che il fatto era vero , ma la circostanza non rispondeva al racconto, o come alle diverse mail ricevute da diversi lettori che mi segnalavano una condizione di abusivismo legata a uno dei proprietari del Pua fontanelle, e ne parlo solo perche’ e’ un caso su cui ho sviluppato uno studio ed una riflessione pubblica, che avrebbe recintato e fatto i lavori senza titolo, riscontrando l’esatto contrario, mi suggerisce di e suggerisce di essere piu’ attenti rispetto a fatti e circostanze che invece potrebbero essere diversi rispetto al nostro osservatorio o alle nostre conoscenze, arrivando anche a violare la privacy di alcuni e rovinargli l’esistenza.
      Che le cose, in generale non vanno per il verso giusto e’ chiaro, ma che si debba per forza accusare tutti ce ne passa.
      Ritornando al fatto specifico, confesso non ho capito a chi vi riferite, e non me ne vogliate, non mi piace quando le cose si dicono e non si dicono. Poiche’ non sono indovino e non ho la sfera di cristallo, e tra l’altro non posso, perche’ e’ impossibile sapere tutto, spesso invito chi mi suggerisce alcune cose di farlo, usando piu’ chiarezza, magari usando la forma privata, per evitare di incorrere in una querela, e se e’ possibilei nviandomi anche qualche prova, se se ne e’ in possesso, per evitare cosi’ di sparare nel mucchio e rovinare la vita ad alcuno.
      Massimo Del Mese

    • Caro Armando, il nome è importante invece e le cose non si devono immaginare ma si devono riscontrare, poiché la tua descrizione dei luoghi potrebbe nche dare adito al riconoscimento della persona e poiché la stessa potrebbe anche avere le carte in regola, anche se apparentemente, ti risulta un obbrobbrio, non posso pubblicarlo. Ti rinnovo l’invito ad indicare in forma privata i nomi e le prove anche per meglio individuarne il fatto.

  6. Anche io un pò di tempo fa ho accennato a questa vicenda chiedendo che si approfondisse ma non è stato fatto purtroppo. Non voglio censurare il comportamento di admin me ne guardo bene anzi ma visto che Armando la riporta all’attenzione mi associo alla sua richiesta.

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