Le donne secondo Assunta Nigro… e in arancione si “iscrive” a Rosania

Assunta Nigro, nostalgica del ’68, anche se allora era piccola, progressista e innovatrice: Siamo il popolo arancione, quello di De Magistris. A settembre lanceremo un’iniziativa. Rosania è l’ultimo leader.

Nonostante la Legge sulle “quote rosa” la donna è ancora discriminata secondo la Nigro, ritenendo che “le donne in politica rendono di più”. E’ una messaggio a Melchionda, l’offerta di una disponibilità ad occupare una “quota rosa”? Ma IDV si è chiamata fuori.

De Magistris Nigro

di Gerardo Sorgente
(Corrispondente Metropolis)

EBOLI“Le donne in politica rendono di più”, una frase storica con qualche eccezione. Il trambusto pseudopolitico che da circa due mesi ha avvolto la città di Eboli sequestrandola al suo normale corso ha scatenato la voglia nei cittadini di dire la loro, di scendere in campo e con forza esprimere la convinzione delle proprie idee, che quasi mai coincide, per fortuna, con la mala politica e l’affarismo intrinseco della nostra società.

A parlare è  Assunta Nigro, attivista della prima ora, sessantottina convinta,  un vero caterpillar a favore dei Diritti umani, e delle donne, lei donna tutto d’un pezzo è la delegata dell’ associazione “InMovimento” di Luigi De Magistris sindaco di Napoli, che ha voluto lasciare una dichiarazione sul difficile periodo che la città sta attraversando e nel farlo usa parole chiare dal significato inequivocabile: fatti noti e questioni ataviche, potrebbe essere il titolo di un suo prossimo libro ma invece è la frase di esordio, il preludio ad un discorso ricco di contenuti che invita ad una seria riflessione: “Eboli in questo periodo sta soffrendo tantissimo, ma i nostri esponenti politici fanno orecchie da mercante, dopo aver svuotato i giovani e più in generale i cittadini, delle proprie  idee e delle loro ideologie hanno lasciato tutti appesi al palo. 

Colgo l’occasione – prosegue assunta Nigro nella sua disamina – per salutare  altri due validi esponenti dell’ associazione che come me si spendono tantissimo e che sono: Leopoldo Catena e Valeria Mazzarella. Secondo noi dell’ associazione InMovimento, Eboli avrebbe bisogno di un uomini politici seri, pronti ad assumersi le loro responsabilità, l’ultimo che Eboli ha avuto è stato Gerardo Rosania che senza paura fece abbattere quattrocento ville abusive in un periodo non proprio felice per lo Stato. Ritornando alla nostra terra, abbiamo grandi difficoltà ma nessuno ne parla mai, comprendere il come mai non riesce a decollare, abbiamo il mare, la montagna, la pianura, il centro storico, duemila anni di storia, eppure siamo qua con una economia che soffoca il mercato, un livello di disoccupazione con percentuali altissime, includo anche chi lavora in nero ed è sottopagato, un sistema socio-politico che spinge i giovani a fuggire lontano perché non vi sono margini di aspettativa.

Se poi a questi andiamo ad aggiungere una serie di strumenti contrattuali i cosiddetti flessibili, beh, allora tocchiamo il fondo, la disperazione dilaga come una macchia d’olio. Da quando ho deciso di ascoltare le istanze inespresse degli ebolitani ho potuto tracciare un grafico, dove all’interno i picchi altissimi sono oramai monopolizzati  da temi quali: il lavoro, la sicurezza della città, la manutenzione delle strade, l’assenza di punti di aggregazione eccetera,  mancano complessi sportivi con logo comunale, una piscina a prezzo agevolato, una palestra ed altro ancora, ma come fanno a non vedere certe cose?

Abbiamo un centro antico da cui è nata l’intera città  che oramai è preda di scellerati, non attrae nessuno anzi respinge chi armato di buona volontà si ferma per conoscere la parte antica di Eboli. Il territorio offre le sue risorse ma la cattiva gestione blocca tutto. Eboli per risorgere, non sono una nostalgica anzi mi ritengo progressista e innovatrice, dovrebbe respirare l’aria del fermento culturale che respiravamo noi nel lontano ‘68  dove a parlare erano le idee e le convinzioni personali.

Impensabile che nonostante una legge regionale sulle quota rosa in consiglio comunale, ancora oggi la donna in politica sembra essere percepita come una cosa aliena, solo ad uso e consumo maschile, ma non è affatto vero, la donna per natura è più produttiva in certi ambiti molto più dei maschi. Lancio un invito ma che è anche una provocazione in senso positivo, noi il prossimo 3 settembre ci raduniamo per stilare il programma delle attività chi davvero sente di poter contribuire col suo pensiero al benessere della città noi gli apriremo le nostre porte.

Noi siamo il popolo Arancione quello che De Magistris ha lanciato a livello nazionale e mentre lui cerca di aggregare i sindaci, noi vogliamo aggregare i cittadini, la terra è nostra e nessuno ha il diritto di toglierci le speranze, parlo per me ma anche per i giovani, sono donna, moglie e madre, capisco le priorità e per questo sono scesa in campo con De Magistris, persona che stimo e rispetto. Noi – conclude le sue riflessioni Assunta Nigro e per chi non lo avesse capito tinge il suo futuro di arancione lanciando uno slogan – sosteniamo le idee del popolo Arancione, fallo anche tu”.

Eboli, 22 agosto 2012

3 commenti su “Le donne secondo Assunta Nigro… e in arancione si “iscrive” a Rosania”

  1. Condivido quasi pienamente il pensiero della Nigro. Anche se ritengo che le donne,i giovani,gli operai,gli studenti,gli intellettuali,ecc.ecc…non debbano essere tutelati in quanto tali. perciò non vedo di buon occhio le “quote rosa”. Dovremmo allora parlare anche di “quote azzurro”,”quote verdi” ecc.ecc…
    Le donne non possono essere considerate una categoria sociale a sè stante. Come pure i giovani,i tassisti,gli avvocati,gli idraulici. Le donne capaci,oneste,impegnate devono farsi avanti come gli uomini,ma non attraverso le quote rose. Rischiamo di candidare anche “le veline” sol perchè donne!!!
    Sono sicuro che ad Eboli,senza bisogno di quote rosa,ci siano almeno una decina di donne in grado di diventare sindaco.E sarebbe davvero una bellissima novità per il nostro paese. Oggi,le donne sono in grado di dare dei punti a noialtri maschietti presuntuosi e misogeni!

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  2. Non credo che sia una questione di colore, arancio, rosa o nero, il problema sono proprio gli uomini che dovranno gestire la cosa pubblica senza ricadere in scelte che appartengono al passato. E’ vero rosania ha fatto abbattere le cae abusive, ma prima di farlo ha mai pensato a come risanare e sviluppare quell’area? E il piano regolatore? Beh meglio lasciar perdere………

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  3. Rosania leader ma in quale mondo vivete, lo conoscete? è un egocentrico isolazionista moralista a fatti suoi, dopo Melchionda il peggiore che abbiamo ad Eboli.

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