Sicurezza pubblica a Eboli: Controlli serrati e lotta alla violenza e alla prostituzione

Controlli più stringenti, sicurezza pubblica e lotta alla violenza e alla prostituzione: il Sindaco di Eboli Ringrazio il Prefetto e le Forze dell’Ordine.

Melchionda: “Sono davvero molto soddisfatto, in Città è stata assicurata la presenza costante, e non solo episodica, delle forze dell’ordine”.

Gerarda-Pantalone-Martino-Melchionda-Antonio-De-Iesu
Gerarda-Pantalone-Martino-Melchionda-Antonio-De-Iesu

EBOLI – Controlli più stringenti e Forze dell’Ordine presenti sul territorio comunale all’indomani della convocazione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica, durante il quale il Sindaco di Eboli Martino Melchionda ha incontrato il Questore di Salerno Antonio De Iesu ed il  Prefetto di Salerno Gerarda Pantalone.

Gli ultimi episodi di violenza che hanno interessato il territorio cittadino, difatti, hanno spinto il primo cittadino a chiedere al Prefetto la convocazione dell’importante incontro, al fine di esaminare attentamente le problematiche inerenti la sicurezza pubblica ed individuare possibili soluzioni e strategie di intervento per debellare il fenomeno.

Soddisfatto il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: Sono davvero molto soddisfatto, in Città è stata assicurata la presenza costante, e non solo episodica, delle forze dell’ordine. Ritengo che questo tipo di attività possa svolgere un’importante funzione preventiva ed accrescere il senso di sicurezza dei nostri concittadini.

Di sera, fino a tarda ora, sull’intero territorio cittadino, ed in particolar modo nei luoghi di maggiore aggregazione, dinanzi ai locali ed ai bar, è stata disposta una capillare attività di pattugliamento, che negli ultimi giorni è stata notevolmente intensificata.

Ringrazio, dunque, i carabinieri della compagnia locale ed il Prefetto di Salerno, che ha fatto proprie le nostre istanze, ed ha immediatamente disposto una più stringente attività di controllo del territorio, garantendo anche la presenza dell’esercito.

Tuttavia occorre che tale attività – conclude il primo cittadino –  sia costante e che, soprattutto interessi anche le zone più a rischio, quali ad esempio la fascia costiera dove bisogna adottare tutte le misure necessarie per combattere la lotta alla prostituzione.

Eboli,  8 maggio 2013

3 commenti su “Sicurezza pubblica a Eboli: Controlli serrati e lotta alla violenza e alla prostituzione”

  1. sicurezza pubblica ad Eboli.-???
    Sul tema sicurezza ed il significato di essa potevo fare benissimamente una ricerca su internet riportandolo poi con un semplice copie ed incolla…ma mi preme solo dire al buon sindaco Melchionda perchè le “sentinelle” in formula gratuita per la città se non dalla tua parte li isoli per poi esiliarli del tutto.-??? i tanti beneficiari invece di essere sentinelle per la collettività ebolitana che fanno.-??? il sindaco di prima persona conosce tutto il territorio di eboli e se lo gira mai,solo conoscendo davvero tutto il territorio ed i problemi che investono ogni singola zona allora si che vi può essere vera sicurezza altrimenti si parla solo di aria fritta.-

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  2. La solita parata da mediocre politicante.

    La lotta alla criminalità non è, come pensano, perseguitare il delinquentuccio di quartiere che fai “Buu!!” e si spaventa ma è contrastare, con il rispetto della norma – che non va interpretata per gli amici ed applicata per gli sconosciuti -, ogni abuso; è chiedere ai propri funzionari (soprattutto quelli che operano in settori nevralgici)onestà e rettitudine; essere equi e rispettosi delle esigenze delle persone; essere amministratori che operano per il bene comune (altrimenti, visto che nessuno vi ha obbligato, potete anche tornarvene a casa); che hanno rispetto per il territorio e fanno di tutto per tenere lontani da esso i lupi affamati il cui unico scopo è quello di trovare amministratori accondiscendenti per riciclare le montagne di denaro, frutto di reati; è far sentire la gente sicura nel posto in cui vivono, sicurezza che non si garantisce con un carabiniere ed un militare che girano per le strade principali del paese (e le periferie?): questo accresce ancora di più il senso di insicurezza e sbigottimento.
    La lotta alla prostituzione? Nel centro antico, dopo decenni, sono ritornate le case chiuse: le donnine hanno capito che là dove ci sono uomini soli, lontani dalle famiglie migliaia di chilometri (ma non solo loro) là c’è possibilità di fare affari. Queste signore lavorano in proprio o hanno il famoso pappone che le “segue”? Di solito questi ultimi “affiancano” a questo servizio anche qualche altro accessorio per rendere la performance più allegra (cocaina ed affini).
    Qualcuno si sta preoccupando di tutto questo? Quando un territorio è abbandonato a se stesso è facile preda del peggio della società.
    Ma mi vado convincendo sempre di più che probabilmente non si vogliono perseguire le prostitute perché qualcuno di loro potrebbe, finalmente, scoprire di chi è figlio.

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  3. @DIABOLIK..GIUSTO!
    SOLO FUMO,IL PROBLEMA E’ STATO SOTTOVALUTATO X ANNI E ORA,DOPO “RUBATO LE PORTE IN FERRO!”
    L’ITALIA E’ IN TEMPESTA IN TUTTO,ECONOMICAMENTE E MORALMENTE, DI SEGUITO,ANCHE LE GESTIONI DEI COMUNI VANNO A RAMENGO,CORTE DEI CONTI MA ANCHE DIA E DDA,COME LA VICENDA PENOSA DI BATTIPAGLIA, DENUNCIANO UNA APPROSSIMAZIONE NELLA SCELTA DEGLI”ARISTOI” ALLA GUIDA DEI GOVERNI CITTADINI….
    SOLO UN POPOLO COSCIENZIOSO POTRA’ FAR RINASCERE LA SOCIETA’ ITALIANA!

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