Scafati al Voto. Pesce tuona: “La legalità non va solo predicata, va praticata”

Caiazzo, D’Aniello, Donnarumma e Tafuro con Pesce alla Conferenza stampa: “La legalità non va solo predicata, ma va praticata”.

Pesce parla di legalità e riporta all’attenzione alle battaglie che la sua amministrazione ha intrapreso contro la criminalità organizzata. La legalità è un fatto culturale, è come l’aria che permea tutte le nostre attività”.

Nicola-Pesce-conferenza-stampa.
Nicola-Pesce-conferenza-stampa.

di Giovanna Criscuolo

SCAFATI – “La legalità non va solo predicata, ma va praticata”, tuona Nicola Pesce. È così che il candidato sindaco Pesce Ha aperto la conferenza stampa di ieri mattina, che si è svolta al comitato di Via Martiri d’Ungheria, parlando proprio di legalità e riportando l’attenzione alle battaglie che la sua amministrazione intraprese contro la criminalità organizzata.

“Legalità e trasparenza – dice Pesce – sono il requisito fondamentale del nostro impegno politico e del nostro programma elettorale. È necessario fare chiarezza su questo punto, perché molti hanno dimenticato che proprio con la mia amministrazione si è attuato il primo esproprio della proprietà Galasso. La legalità non va solo predicata ma va praticata. La mia amministrazione l’ha fatto in passato e la mia attuale coalizione ha intenzione di farlo in futuro”.

L’impegno profuso nella lotta alla camorra venne riconosciuto, inaspettatamente, anche da Pasquale Loreto con una lettera scritta nel 1996. Una lettera in cui il boss cercava il perdono delle famiglie e dei suoi concittadini provando a donare una cospicua somma di denaro da destinare ai più bisognosi. “Risposi a quella lettera pubblicamente e non accettai assolutamente i milioni del camorrista – precisa Nicola PesceNon si può scendere a compressi con la malavita organizzata, l’integrità morale deve accompagnare sempre la cultura della legalità”.

Lo schieramento di centro sinistra vorrebbe dar luce a nuovi punti di svolta per la città, ricordando e sottolineando che proprio per gli efferati crimini degli anni che avrebbero preceduto il nuovo millennio fu costruita ed aperta l’attuale tenenza dei carabinieri di Via Oberdan.

Oltre alla proprietà Galasso, l’avvocato Filomena D’aniello che quida la Lista “Adesso Scafati“, ricorda la confisca dell’immobile del clan Sorrentino, in Via Aquino, che aveva portato Comune di Scafati e Dipartimento ministeriale della gioventù a collaborare per la creazione di uno spazio gestito dai giovani. “In quell’operazione  fu coinvolta l’Associazione Libera contro le mafie e il Presidente della Commissione di inchiesta regionale anticamorra Gianfranco Valiante. La dimostrazione concreta che la politica può fare molto su questo fronte. La legalità è un fatto culturale, è come l’aria che permea tutte le nostre attività”.

Tre anni dopo quel successo, l’amministrazione Aliberti ha scelto di svincolare i fondi ministeriali a favore di altri progetti perdendo l’occasione di restituire alla comunità l’immobile di Via Aquino. “È mancata, in questi anni, una politica seria su questi temi – ha confermato Enrico Donnarumma -. Scafati dovrebbe agire con maggiore consapevolezza mettendo in campo politiche di prevenzione, invece, siamo costretti a vivere in una città insicura”.

Anche Luigi Caiazzo, pone l’accento sulle mancanze dell’amministrazione di centrodestra. “L’impressione di tutti è che a Scafati si è abbassata la guardia sulla legalità, dobbiamo riprendere questo tema e riportarlo nelle scuole. In questi anni, la casa municipale e’ stata oggetto di quotidiane visite da parte delle forze dell’ordine” Le fiamme gialle sono diventate “indesiderate ospiti“, a noi della opposizione non e’ mai stato fatto alcun rendiconto, mai data minima spiegazione”. Con queste parole Caiazzo ex UDC ed ex assessore, oggi candidato al consiglio comunale nella lista “Partito rinnovamento democratico” tiene a precisare alcune bieche dinamiche dell’amministrazione Aliberti.

La conferenza stampa termina con la dichiarazione di Ignazio Tafuro, indignato dal comportamento inconcludente di Aliberti. “Non dobbiamo dimenticare che quando a Marra ci furono episodi di intimidazione l’amministrazione Aliberti rispose installando delle finte telecamere. Un’amministrazione prepotenze, clientelare e ingiusta proprio come sostenuto da un ex consigliere comunale del PDL”.

Scafati, 11 maggio 2013

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