Bocchino e le 50 firme: Rischio Cortocircuito – Scontro Feltri/Fini: lettera a Berlusconi

Vittorio Feltri e il suo “Giornale”: I cani da guardia di Berlusconi.

Pressioni, ricatti e intimidazioni mediatiche sul Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini.

Gianfranco Fini - Silvio Berlusconi
Gianfranco Fini - Silvio Berlusconi

ROMA – Lo scontro tra Vittorio Feltri e Gianfranco Fini assume tutte le caratteristiche di un “cortocircuito” è così che la definisce Italo Bocchino la rottura del rapporto nel PdL tra gli ex AN e il Presidente Berlusconi, se lo stesso Presidente non interviene a bloccare “il Giornale”, il quotidiano di famiglia diretto da Feltri,  che da alcuni giorni, con corsivi che rappresentano vere e proprie minacce, intimidazioni e avvertimenti diretti al Presidente della Camera dei Deputati Onorevole Gianfranco Fini.

La campagna di odio continua e non tende a placarsi, la causa è stata sicuramente l’attenzione riservata al Cavaliere dalla stampa Nazionale ed Estera a seguito di tutte le dichiarazioni che sono partite da sua moglie, Veronica Lario, dalla giovane Noemi Letizia e dalla Patrizia D’Addario. Pressioni mediatiche che Berlusconi non ha gradito e non gradisce e che Feltri e il Giornale hanno preso la difesa di ufficio, e a colpi di falsi dossier o dossier veri si è aggredito prima il Direttore dell’Avvenire Dino Boffo, costringendolo alle dimissioni e poi addirittura il Presidente della Camera Fini, colpevole di criticare l’operato del Governo e le politiche troppo spinte che la Lega Nord sta imprimendo al Governo. Intanto Berlusconi sta in silenzio.

Il suo silenzio è da interpretare come assenso? Il suo silenzio mette sempre più in evidenza un conflitto di interessi sempre più grande e sempre più pericoloso nei suoi effetti, una vera e propria emergenza. Il Premier a Porta a Porta commentando la lettera dei 50, all’accusa che c’è poca democrazia all’interno del PdL, non condanna l’accaduto, ma parla di – “Fraintendimenti superabili” – tra lui e Fini. Questa risposta è da interpretare che con Feltri e il Giornale, c’è piena sintonia.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA  SCRITTA DA ITALO BOCCHINO E FIRMATA DA 50 DEPUTATI EX AN INDIRIZZATA A SILVIO BERLUSCONI.

Italo Bocchino
Italo Bocchino

Caro Presidente, in qualità di deputati quotidianamente impegnati in Parlamento a sostenere l’attività del governo ci rivolgiamo a Te per rappresentarti un disagio che richiede un intervento al fine di armonizzare le varie anime politiche e parlamentari che si ritrovano nel Popolo della Liberta’.

Come sai siamo entrati determinati e convinti nella nuova formazione politica certi di poter costruire con Te il grande partito dei moderati italiani. Tale percorso e’ coinciso con un favorevole momento elettorale che sta garantendo al Paese un governo capace di risolvere i problemi dei cittadini, anche grazie alla Tua leadership e alla Tua ineguagliabile ”politica del fare”.

Il Popolo della Libertà deve conservare pero’ la sua natura di partito del pensare, allenato alla discussione, avendo come priorità una solida e visibile democrazia interna. A tal fine riteniamo che sarebbe opportuno un patto di consultazione permanente tra Te e il cofondatore del Popolo delle Libertà Gianfranco Fini, al quale siamo politicamente e personalmente legati e con cui siamo entrati nel PdL e in Parlamento.

Riteniamo inoltre opportuno segnalarTi la necessita’ di tenere dei vertici di maggioranza che coinvolgano tutto il PdL, evitando la sensazione che dalle cene del lunedi’ venga fuori la linea dell’esecutivo e che questa sia di fatto condizionata dalla Lega a scapito del nostro partito.

C’e’ infine la necessita’ di strutturare il Pdl come un vero e proprio partito, a livello centrale e territoriale, facendo funzionare gli organi previsti dallo Statuto con periodicita’ e trovando in quella sede le soluzioni tra le varie posizioni di partenza su questioni a volte anche delicate che riguardano la coscienza dei singoli.

Ti sottoponiamo per ultima una questione non politica ma a nostro giudizio pericolosa e incomprensibile per gli effetti che produce. Ci riferiamo alle reiterate affermazioni offensive e calunniose de ”Il Giornale” diretto da Vittorio Feltri nei confronti di Fini. Ferma restando la nostra convinzione sull’irreversibilita’ del bipolarismo e sull’impossibilita’ per chi come noi viene da AN di prefigurare scenari di tipo diversi slegati dal Pdl e dalla Tua leadership, Ti preghiamo di intervenire quanto prima per evitare che tali problematiche possano causare un corto circuito interno al nuovo partito”.

2 commenti su “Bocchino e le 50 firme: Rischio Cortocircuito – Scontro Feltri/Fini: lettera a Berlusconi”

  1. Cosa si aspettavano quelli di AN che andavano a comandare Berlusconi? Lui li considera politicanti e considera tali anche quei pochi colonnelli che ora sono contro Fini. Non hanno capito che li utilizza ma non li stima ecco perché ha stretto un patto con la Lega che va a scapito dell’Italia. Gasparri poi è proprio sgadevole, oltre che essere un voltagabbana.
    E’ necessario sostenere Fini in questa battaglia di democrazia.

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