L’estrema Sinistra e il Ballottaggio: Una ….brutta giornata per Eboli

«Una ….brutta giornata per Eboli. Tra ipocrisia e trasformismo i giochi sono chiari a tutti: altro che “nuovo” che avanza… là c’è il vecchio ed il peggio della politica locale e si appella al voto di coscienza»

La Sinistra alternativa non appoggia Cuomo ma chiede di Sconfiggere Cariello.

Marisei-Rosania
Marisei-Rosania

da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Il 14 giugno nella nostra città – si legge in una nota politica che ci è pervenuta da Rifondazione Comunista, Riformisti Democratici, Sinistra Ecologia e Libertà che ha sostenuto Salvatore Marisei Candidato Sindaco di Eboli – si svolgeranno le elezioni di ballottaggio per definire chi sarà il nuovo (?) Sindaco di Eboli e, quindi, la nuova (?) maggioranza che si disegnerà in Consiglio Comunale.

Si concluderà così una campagna elettorale deprimente, vuota di proposta politica e progettuale, dove ipocrisia e trasformismo l’hanno fatta da padrone, condizionata dalla pesante eredità che le Amministrazioni Melchionda hanno lasciato sul terreno amministrativo, politico  e culturale.

Tutti, a parole, sembravano volere prendere le distanze da quelle esperienze amministrative cui  va  ascritta la responsabilità di avere portato la città nel baratro, di averne determinato la “deriva”, oltre che finanziaria, politica e progettuale, comportandone  la marginalizzazione  sul piano provinciale.

L’Amministrazione Melchionda “cadeva” sulla base di un “atto di sfiducia” di gran parte della sua stessa maggioranza, tradottosi nelle dimissioni della metà più uno dei Consiglieri Comunali: episodio che, in tempi non sospetti, avevamo indicato come il punto d’arrivo di uno “scontro per bande” all’interno delle forze che la sostenevano e che era in atto da anni.

Non a caso quelle dimissioni avvennero solo dopo la forzatura di Melchionda di fare approvare il PUC, depositato da due anni, dalla Giunta Comunale. La partita urbanistica ritorna ad essere il “centro” di interessi  grandi nella nostra città!

Per tempo avevamo lanciato l’allarme, denunciando che non c’era, in molti di coloro che avevano sfiduciato Melchionda, alcuna volontà di “voltare pagina” rispetto a quella esperienza amministrativa, in quanto figli della stessa cultura e concezione del governo cittadino .

E questo sia nella destra locale, protagonista in Consiglio Comunale solo di una opposizione di facciata – ma non portatrice di una progettualità alternativa -, mossa solo dalla incontenibile ambizione di “sostituire” Melchionda nella “sala dei bottoni” , sia  in gran parte del PD ormai ridotto a mero comitato elettorale di vari potentati che lo hanno occupato.

Il tentativo di risolvere con la prova muscolare delle primarie del PD le contraddizioni interne a quel  partito ne è stata la prima clamorosa dimostrazione.

Ma la conferma  più clamorosa dell’ambiguità di cui erano portatori la destra a guida Massimo Cariello e il PD a guida Antonio Cuomo è venuta dalla predisposizione delle liste: sia le liste della coalizione di destra guidata da Cariello, sia quelle della coalizione guidata da Cuomo, si sono subito distinte per l’oscena, spudorata  e per certi aspetti offensiva verso gli ebolitani, opera di riciclaggio di personaggi della Amministrazione Melchionda o comunque riconducibili all’ex Sindaco.

Nulla ha fatto quest’ultimo, del resto,  per nascondere il suo sostegno più o meno esplicito alla coalizione di Cariello, a dimostrazione che l’opposizione in Consiglio Comunale portata da quell’area politica apparteneva soltanto ad un nauseante gioco delle parti, consumato in pubblico, mentre ben altri erano i rapporti politici.  Questo, con buona pace di qualche “credulone” che davvero ha ritenuto che Cariello potesse significare una rottura con dell’esperienza amministrativa  Melchionda.

Ora i giochi sono chiari a tutti: altro che “nuovo” che avanza… là c’è il vecchio ed il peggio della politica locale.

Continuiamo a domandarci, ed a domandare, come mai  dalla campagna elettorale sono improvvisamente scomparsi grandi temi su cui si accentrano i più forti interessi sul nostro territorio, su cui per anni si è concentrata la polemica politica  e su cui, nelle segrete stanze dei bottoni, si sono consumati scontri “feroci” :

  • Che fine faranno i 600 ettari delle terre dell’Orientale?
  • Che fine faranno le proposte di modifica al PRG per rendere edificabili i terreni circostanti il centro abitato?
  • Che fine farà l’intervento di “housing sociale” a Fontanelle ?
  • Che fine farà la lottizzazione a San Giovanni? E le due torri sull’ex macello?

Sono i temi che soltanto la coalizione alternativa guidata da Salvatore Marisei ha cercato di porre all’attenzione dei cittadini ebolitani. 

Votare “il trasformismo estremo” (così si espresse “la Repubblica” qualche mese fa parlando di Cariello!) non solo significherebbe affidare le sorti della città alla destra più spregiudicata e pericolosa della provincia di Salerno, ma significherebbe riconsegnare la città alle logiche di potere di Melchionda.

Per questo la Sinistra Alternativa ebolitana invita con forza i cittadini ebolitani, i propri elettori, a non votare Cariello al ballottaggio: ..sconfiggere Cariello significa, finalmente, liberarci della cultura di Melchionda e di quella politica brutta che ritiene di governare una città senza avere nessuna idea per la stessa.

Dinanzi a questo scenario devastante, ancora più gravi appaiono le responsabilità e la miopia politica del PD ebolitano e provinciale, più volte invitato a tenere unito il centro-sinistra ed a decidere di sancire una netta “soluzione di continuità” rispetto all’amministrazione Melchionda. Per mesi abbiamo chiesto un atto di coraggio politico. Oggi quella  mancanza di coraggio viene ripagata con le parole sprezzanti che l’ex sindaco PD Melchionda ha usato l’altro giorno verso quel partito ed i suoi uomini.

Il comportamento tenuto nei confronti della sinistra cittadina, – conclude la nota di Rifondazione Comunista, Riformisti Democratici, Sinistra Ecologia e Libertàil tentativo di risolvere i propri problemi interni a danno della città di Eboli tutta, nella fase precedente alla campagna elettorale, l’ambiguità tenuta nei confronti della precedente Amministrazione alla quale quel partito ha garantito legittimità politica per un decennio, la mancanza di una proposta programmatica che disegni una “idea di città” sulla quale potersi ritrovare, rendono impossibile per la “Sinistra Ebolitana” un sostegno ad Antonio Cuomo, demandando a tutti i suoi elettori una scelta di coscienza nel segreto della cabina elettorale».

Eboli, 10 giugno 2015

4 commenti su “L’estrema Sinistra e il Ballottaggio: Una ….brutta giornata per Eboli”

  1. …@…
    Celenta u problemi non e Cuomo ma quella buona parte del PD denegetata e fuori dalle regole….molti compagni già andarono a votare cinque anni fa tappandosi il naso molti altri andarono sollecitato dalla grande mente colui che e’ riuscito in un sol colpo a far perdere anche un fitent e consigliere …..l’unica soluzione pragmatica cara no i strunzat ma il non voto

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