Caso Soget & Veleni: É scontro Cariello-Cardiello. Dura replica del Sindaco di Eboli

Cariello sul “Caso Soget”: «Il senatore Cardiello non perde occasione per gettare fango sull’Amministrazione e sugli ebolitani, invece di dare il suo contributo».

Dopo gli inutili attacchi sul Piano di Zona, che hanno rallentato l’arrivo di risorse, penalizzando le fasce più deboli della popolazione, tenta attraverso il caso Soget di gettare nuovo fango sulla città e gli ebolitani, immaginando addirittura di sovvertire il risultato elettorale.

Massimo Cariello (4)
Massimo Cariello (4)

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il Caso Soget tiene ancora banco e viaggia sui binari paralleli: da una parte la rotaia dei “veleni” e dello “Scontro politico“; dall’altra la rotaia della Politica e delle sue scelte, e dell’amministrazione e le sue conseguenze; offrendo comunque un’immagine desolante di una classe politica poco matura, in linea con quella provinciale, regionale e nazionale, per nulla capace di affrontare un dibattito ed accettarne le risoluzioni, poco avvezza al confronto costruttivo, e allergica a qualsiasi forma di critica e di opposizione, e per contro ad “amministrare”, lasciando code a quei percorsi che, indipendendemente dalla liceità degli atti, non seguono fino all’ultimo quel dibattito sereno e approfondito e per questo dare spazi a dubbi e/o altro.

E così incuranti delle conseguenze laceranti che si proiettano inevitabilmente nella comunità, i protagonisti politici continuano, ognuno per la propria parte e per il ruolo che ricoprono a sostenere o avversare, trasportando il confronto dalle sedi politiche proprie a quelle del sospetto prima, dell’accusa poi, alle aule della Procura e a quelle della giustizia ordinaria e penale, e ormai, come accade negli ultimi tempi, ad ingolfare la scrivania di Raffaele Cantone, impegnato come è al massimo in altre vicende molto ma molto più gravi.

Atti che rallentano le une e le altre vicende meno gravi e gravi, ma offrendo giornaliermente una palude di sabbie mobili nella quale il Paese è destinato ad affondare, e per non affondare semmai, si fa come la Sindaca di Roma Virginia Raggi, che “coraggiosamente” per non affrontare il malaffare, snidarlo e combatterlo con la legalità e la trasparenza, rinuncia alle Olimpiadi.

Brava lei e bravi tutti quelli come lei. E’ come dire:

Io non mi sposo perchè corro il rischio di divorziare e così risparmio i soldi del Banchetto nuziale.

Se ci sono elementi di corruzione e di mal’affare lo stabiliscano gli organi competenti. Alla politica e ai politici resta solo il compito di essere onesti e incorruttibili.

E proprio rispetto all’ultimo intervento del Sen. Cardiello che a muso duro risponde il Sindaco di Eboli: «Ancora una volta il senatore Franco Cardiello, – scrive il Sindaco di Eboli Massimo Cariello in una dura e piccata nota politica in risposta alla nuova interrogazione che il Senatore di FI Franco Cardiello ha inviato a tre Ministri dell’Economia, dell’Interno e della Giustizia del Governo Renzi: Pier Carlo Padoan; Angelino Alfano; Andrea Orlando evidenziando “vizi contrattuali” e “pesantissimi elementi corruttivi” e chiedendo in alternativa ad una rescissione contrattuale, il “Commissariamento” del Comune di Eboli – invece di dare il suo contributo alla città, preferisce percorrere strade fatte di veleni, sospetti ed accuse più o meno velate. Dopo gli inutili e beceri attacchi sulle attività del Piano di Zona, che hanno avuto il solo risultato di rallentare l’arrivo di risorse, penalizzando le fasce più deboli della popolazione, tenta attraverso il caso Soget di gettare nuovo fango sulla città e sugli ebolitani, addirittura immaginando di sovvertire il risultato elettorale, drammatico ed ampiamente annunciato per la sua parte politica, con un commissariamento, gettando definitivamente la maschera sul vero obiettivo degli attacchi della sua parte politica all’Amministrazione Comunale di Eboli.

Ora – prosegue il Sindaco Cariello – ha presentato un’interrogazione a tre ministeri, ma non semplicemente su eventuali debolezze della Soget, piuttosto guardando a screditare il Comune di Eboli, che è il suo unico obiettivo.

Un’interrogazione che prende a prestito tutti i passaggi della relazione dell’Autorità Anticorruzione. – aggiunge Cariello – Omette di scrivere, il senatore Cardiello, che proprio all’indomani di quella relazione il Comune di Eboli ha immediatamente convocato i vertici di Soget, a cui ha chiesto chiarimenti.

Dimentica ancora, il senatore Cardiello, – sottolinea con puntigliosita il Sindaco di Eboli – che la Soget ha inviato, come riportato da tutti gli organi di informazione, ampia documentazione a chiarimenti, soprattutto con l’indicazione di sentenze dei tribunali italiani secondo cui il requisito per l’affidabilità del servizio è a discrezione degli Enti, sulla base della documentazione e dell’efficienza e non si perde automaticamente; non a caso il Comune di Oria, che aveva promosso un procedimento contro la Soget, le ha poi riaffidato il servizio.

Dimentica ancora, sempre il senatore Cardiello, – conclude la sua piccata risposta il Primo Cittadino di Eboli Massimo Cariello – che il Tar della Campania, sezione di Salerno, ha dato il via libera alla Soget in un rapporto nel quale era stata presentata la stessa documentazione esibita al Comune di Eboli, cancellando ogni possibile ombra. In quanto alle assunzioni della società, Cardiello farebbe bene a chiedere informazioni direttamente alla Soget, se ha qualche interesse a farlo».

Eboli, 13 ottobre 2016

1 commento su “Caso Soget & Veleni: É scontro Cariello-Cardiello. Dura replica del Sindaco di Eboli”

  1. Il Sindaco come già’ fatto dal vicesindaco continua ad affermare che la Soget ha chiarito ( che poteva fare ? dichiararsi colpevole ?) e che in ogni caso “il requisito per l’affidabilità del servizio e’ a discrezione dell’Ente”. Vale a dire, l’autorità’ anticorruzione ci dice che sono state rese dichiarazioni non veritiere per cui la Soget doveva essere esclusa dalla gara, ma a noi non importa, ci sta bene. Di fronte a tanta scellerata “superficialita’” viene da chiedersi, ma in mano a chi siamo finiti ? capiscono che stanno amministrando una città’ o pensano di aver conquistato il potere e lo gestiscono come credono ?

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