Il PCI : Via Gioia dalla Giunta Francese per apologia del Fascismo

La Segreteria Provinciale PCI contro l’Assessore di Battipaglia Gioia: “Il Sindaco Francese ritiri le deleghe all’Assessore Gioia“.

La dura presa di posizione del PCI Provinciale per le dichiarazioni dell’Assessore Gioia apparse sul Web. La Segretaria Balsamo: ”Il Sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, verifichi se i componenti della sua maggioranza abbiano il suo stesso profondo rispetto per le Istituzioni Democratiche!”

Michele Gioia-Cecilia Francese-Rita Balsamo
Michele Gioia-Cecilia Francese-Dina Balsamo

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – «A due giorni dalle dichiarazioni inneggianti al fascismo fatte a mezzo web dall’assessore all’Area Sociale Michele Gioia, ha dichiarato Dina Balsamo, Segretaria Provinciale del Partito Comunista Italiano – il silenzio da parte del Sindaco Cecilia Francese è francamente inquietante.

Che un Assessore finga di non sapere che la Costituzione garantisce l’antifascismo come cardine della vita civile del Paese e finga di non sapere che il Codice Penale della Repubblica italiana prevede la condanna per ‘chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo (apologia del fascismo reato previsto dall’art. 4 della legge 20 giugno 1952, n. 64, in comb. disp. con La legge 25 giugno 1993, n. 205 o Legge Mancino) è grave – ha continuato la Segretaria Provinciale del PCIma è decisamente inaccettabile che un Sindaco che, nella sua qualità di Ufficiale di Governo, chiamato a svolgere i compiti lui attribuiti dalla legge in materia di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria ed in materia di vigilanza sulla sicurezza e l’ordine pubblico e che deve rispondere del suo operato al Prefetto, rimanga spettatore passivo delle azioni di un componente della sua Giunta!

Al Sindaco Cecilia Francese chiediamo di revocare la nomina all’Assessore Michele Gioia oppure di dimettersi. Purtroppo i segnali che continuano ad arrivare da Battipaglia, dopo l’intitolazione di una strada al Repubblichino Almirante, la concessione del Salotto di Città alla formazione neofascista Forza Nuova e, ora, l’apologia dell’Assessore Gioia – conclude la nota della Segreteria Provinciale – non sono incoraggianti: il Sindaco Francese farebbe meglio a verificare se i componenti della sua maggioranza abbiano il suo stesso profondo rispetto per le istituzioni democratiche!»

La frase che segue è quella che mette sotto accusa Michele Gioia e che ha scatenato un putiferio, proprio in questi giorni che tanto si è parlato, nel “rinverdimento” della recrudescenza per le pene contro il reato di apologia del Fascismo e del Nazismo di cui alla Legge Fiano recentemente approvata dalla Camera dei Deputati:

«Se fosse ancora vivo mio nonno si sarebbe beccato due anni di galera. Era solito portare le mani ai fianchi, aveva il mento pronunciato, qualcuno lo ricordi a questi idioti che, indipendentemente dal fascismo, l’aquila imperiale, il littorio, il saluto romano, sono parte della nostra storia, simbologia classica dell’antico Impero Romano».

Be oggettimente Gioia questa frase se la poteva risparmiare, però sarebbe stato ancora peggio se lo avesse pensato, come tante, tantissime persone, e non lo avrebbe detto. I neo-comunisti del PCI dimenticano che Battipaglia è una Città particolare, e che è sempre stata di destra anche e subito dopo la proclamazione della Repubblica, e successivamente fino a quando in diverse epoche giunse al potere cittadino sotto mentite spoglie: negli anni sessanta, settanta, ottanta e negli anni novanta; rispettivamente con la Lista Castelluccia travasata nella DC, la DC, con Alleanza Nazionale e con con il Centro-destra berlusconiano. L’ultima esperienza: quella del centro-sinistra; sappiamo tutti come è andata a finire. E qui chiederei a vetero, post e neo comunisti di darci una mano nel chiedere di sapere alle Istituzioni, quali siano le commistioni con la Camorra, quali i politici e quali gli amministratori, quali i funzionari e quali le imprese, che avevano a che fare con la Camorra, fino a decretarne lo Scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche, determinando prima una gestione Commissariale Prefettizia e poi un Commissariamento del Commissariamento con una Commissione Speciale.

In questo va ricordato anche che in queste ultime elezioni amministrative c’è stato un rimescolamento e personalità della destra storica si sono collocate diversamente dal passato, e va ricordato anche che la maggioranza che sorregge la Giunta della Sindaca Francese e non “il Sindaco” è una coalizione che raggruppa diverse formazioni politiche e civiche storicamente legate alla Destra cittadina, e Gioia come la Sindaca stessa ne sono la tarda espressione. La Francese poi figlia del mitico “Giuliomedaglia d’Oro al valor civile, e in un articolo apposito ne parleremo del merito specifico di quella Medaglia conferita ad uno che più fascista di lui non c’era a Battipaglia, non poteva seguire come ha seguito quelle orme.

Detto questo io voglio ricordare a Gioia per contro, che se fosse vivo mio padre Francesco, al mondo Ciccio Del Mese, Socialista, “condannato” poi a votare per la DC per i legami affettivi e di sangue con suo fratello Mario, altra mitica figura di quegli anni di piena Prima Repubblica, per non aver voluto fare quel saluto con la mano aperta al passaggio domenicale del Fascio, fu brutalmente picchiato con manganelli, calci e pugni in piena piazza e davanti alle mie prime due sorelle di 3 e 4 anni fu poi costretto dagli energumeni fascisti del tempo, che gli tenevano la mano tesa aperta e alzata, a salutare quel Fascio littorio e quei simboli che si richiamavano alla “Romanità“, non nutrirebbe quell’odio che ha serbato per anni fino poi a liberarsene, e si sarebbe fatto una fragorosa risata. Quei simboli sebbene appartengono al nostro passato storico lontanissimo, rappresentano per noi, attraverso il “ventennio“, un ricordo vicinissimo, specie per i nuovi significati che gli furono attribuiti. Tuttavia quel ventennio è lontano, e sotto quei ponti ne è passata di acqua, talvolta, forse molto spesso, sporca di sangue, altre volte sporca di merda e di delinquenza e corruzione, ma la Repubblica è forte, molto forte, e tutti sappiamo che bisogna stare attenti affinchè si eviti di incorrere in quegli errori e vivere altre esperienze di quel genere, lasciando agli storici di scrivere la Storia, e ai lettori di interpretarla. Tutti i simboli possono essere interpretati ad “usum delphini“, poi sta a noi invece trarre le conclusioni e quelle conclusioni ci portano a comprendere che la vita e i momenti che attraversiamo appartengono alla cronaca e tutti vorremmo vivere in un Paese dove non ci siano diseguaglianze, dove si assicuri la scuola, la sanità, i servizi alle persone svantaggiate e bisognose, dove si assicura che i giovani possano avere l’opportunità di poter studiare  se vogliono o fare altro, e tutti avere il diritto di poter lavorare avendo le stesse change.

Attardarsi oggi su temi che sono sicuramente fondamentali, ma che non rappresentano l’attualità che è oggettivamente diversa nella sua drammaticità, che racconta di 8 giovani su 10 che non riescono a trovare un lavoro e di 5 persone su dieci dai 18 ai 65 anni che non hanno un lavoro e il 30% di questi ha la drammatica certezza che non lo troverà mai un lavoro. Va ricordato come in questo Paese la precarietà del lavoro, per quelli che lo hanno è altrettanto drammatica, dovendo cambiare mediamente e con alterne fortune lavoro e specialità di lavoro, vieppiù pagati da fame e senza prospettive future, ci proiettiamo in una realtà che sembra essere “pre feudale” e non da Paese tra i più industrializzati e moderni del Mondo. Una quotidianità che non si presta più a rincorrere i “fantasmi” ma che si trova il “mostro” della realtà che racconta come quei meccanismi che rendevano quella società “giusta” nell’ultimo “ventennio moderno” sono stati demoliti e purtroppo quelli che un tempo erano diritti, per colpa dei furbi sono diventati privilegi, distruggendo anche quelle difese per la società che invece ne aveva maledettamente bisogno. E la Sinistra è colpevole per non aver saputo difendere quei diritti veri ecirrinunciabili, perché nel frattempo anche lei ha usato quei privilegi, e gli elettori man mano che sono andati avanti l’hanno abbandonata relegandola a rappresentare numeri da prefissi telefonici.

E oggi con l’aggravante delle politiche sbagliate sul lavoro e sull‘immigrazione ci troviamo tutti con le pacche nell’acqua, ma guardando ancora ai privilegi che solo chi appartiene a quei bottoni grandi o piccoli che siano ha. E purtroppo il nepotismo, il “figlismo”, il comparismo, sono più che mai imperanti a partire dalla TV con figli di…, per continuare nelle Università, con figli di…, in Politica non ne parliamo, nei vari posti di comando e negli Enti pubblici ci sono figli di…., però mentre tutti i privilegi si conservano si pensa all’inasprimento dell’apologia del Fascismo e del Nazismo, che specie se reiterato e condotto con mezzi informatici e i rete web, si inaspriscono. Dovremmo arrestare immediatamente quei campioni dei 5 Stelle, i loro proprietari della Casaleggio Associati, e il suo ispiratore Beppe Grillo, si perchè oggi i partiti non sono più degli elettori, ma sono di Proprietà e usati finchè è possibile dagli elettori.

Saremo al delirio puro. Noi vorremmo che ci si dedicasse ai temi scottanti del momento, all’ambiente, ai rifiuti, alla sanità, ai trasporti, ai servizi sociali, al LAVORO, agli immigrati e all’immigrazione che ormai abbiamo preso completamente di mano ma che sono un facile veicolo di lucrosi guadagni per gente senza scrupolo nel silenzio distratto delle Istituzioni. Gioia, oggi con il Fascismo non centra proprio niente, e piuttosto ci dovremmo concentrare sul suo ruolo e comprendere perchè mai Battipaglia continua a stare in un Piano di Zona che non produce niente, anzichè ritornare in quello precedente assicurando prestazioni e servizi migliori per i propri cittadini. Il Fascismo di oggi è diverso, è subdolo, è in quelle persone che vorrebbero che tutti siano Fascisti per “arrestarli” e restare da soli. Questo sito proprio per la cultura politica convinta liberale e socialista di chi lo anima è pronto a combattere, e non a chiacchiere questi fenomeni striscianti, ma a combattere anche quei privilegi di cui la Sinistra con i suoi silenzi ne è più che responsabile e per questo convintamente, concede i suoi spazi a tutti, condividendo o dissentendo, e non per partito preso ma per i contenuti che di volta in volta si portano a conoscenza dell’opinione pubblica e dei lettori.

Salerno, 16 settembre 2017

2 commenti su “Il PCI : Via Gioia dalla Giunta Francese per apologia del Fascismo”

  1. Pura speculazione politica. Nei fatti concreti e reali, la persona in questione, non ha mai, ripeto, mai avuto a che fare ne con movimenti della destra estrema, ne con apparati politici riconducibili ad uno strascico “fascista” o appartenenti a tali definizioni.. Ne tanto meno e’ riconducibile la appartenenza a FRATELLI D’ITALIA, al movimento di una politica sociale, essendo il partito della Meloni, un movimento liberale, liberista e liberal-democratico. Pertanto i compagni del PCI, formano sonni tranquilli. La destra vera, e’ tutt’altro che rappresentata da Fratelli d’Ita(g)lia

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