Prima la sfiducia a Salvini, poi quella al Governo

Salvini stacca la spina al Governo “pentalegato”, ma insieme ai suoi ministri restano attaccati alla poltrona.

Il PD con il Capogruppo Marcucci ha chiesto di discutere prima la sfiduciare a Salvini presentata a settembre per il Russiagate. L’On. Conte (LeU) sulla crisi di Governo condivide e dichiara: “Prima la mozione di sfiducia a Salvini, inquietante che resti in carica”. 

Federico Conte-Andrea Marcucci
Federico Conte-Andrea Marcucci

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Il Ministro dell’interno Matteo Salvini ormai è fuori dalla Costituzione, tutto quello che fa esclude il Parlamento e lo stesso Governo. A piccoli passi, che sia il suo contraente di Governo, il M5S, sia le opposizioni e sia il Presidente del Consiglio in carica Giuseppe Conte, i due Presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati, oltre che il Presidente della Repubblica Mattarella, e la stampa che gli va appresso oltre che i sondaggisti che sfornano dati che nessuno più crede ma che finiscono per orientate, gli hanno concesso di sforare oltre che di gestire un Ministero così delicato a distanza, vieppiú ricorrendo migranti piuttosto che Mafiosi, Camorristi e diciamolo sotto voce gli ndranghetisti, anche se Salvini da quest’orecchio non ci sente, e di varcare i confini della democrazia arrivando a chiede alla folla “pieni poteri“.

Andrea Marcucci PD
Andrea Marcucci PD

Pieni poteri per fare cosa? Per indirizzare le Forze dell’ordine e soprattutto quelli che vogliono essere indirizzati, ad andare nelle case a togliere gli striscioni contro Salvini, o fermare ed intimidire chi lo contesta o ostacolare e intimidire i giornalisti che ritraggono il figlio che gioca con un mezzo della Polizia? Pieni poteri per zittire e arrestare chi non è con lui? Per legare e imbavagliare quel delinquente che ha ucciso un carabiniere e inviare la foto alla Lega che la pubblica sui social compromettendo le indagini e cosentire a quell’assassino americano di ritrattare la sua confessione perché gli sarebbe stata esorta e sfuggire così ad un processo che al contrario per gli indizi, le prove e le confessioni era già concluso in attesa di una condanna certa e semmai anche rapida ed esemplare? No grazie così fece anche Benito Mussolini e per l’Italia ci furono 20 anni di dittatura e una Guerra disastrosissima con milioni di morti, lasciando il Paese nella miseria più totale e ancora oggi ne paghiamo le conseguenze.

Salvini, mai in un luogo istituzionale e spesso dalle spiagge mentre recita il The Profundis al Governo, dice che non si è mai visto che una forza politica rinunci a 7 ministeri e lo fa solo per il bene del Paese, ma trascura di dimettersi insieme ai suoi, spingendosi pericolosamente anche a dettare la calendarizzazione della Crisi fuori dagli schemi istituzionali usando la legge del Bar dello Sport e quella di una politica da strada pericolosa, pericolosissima. Questa è l’anticamera del Fascismo.

Federico Conte
Federico Conte

Il capogruppo del Pd, Andrea Marcucci, – dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali – ha chiesto di discutere al Senato prima la mozione di sfiducia del Pd a Salvini e poi quella della Lega al Governo Conte, visto che è precedente. La richiesta, oltre che corretta formalmente, mi pare rilevante soprattutto politicamente”.

La sfiducia al Governo proposta da Salvini – continua il deputato salernitano di LEU Federico Contelo vedrebbe rimanere comunque in carica come Ministro dell’interno per gli affari correnti ed eventualmente per portare al voto gli italiani. Una ipotesi a dir poco inquietante. Il voto sulla mozione di sfiducia del PD a Salvini rappresenterebbe la pronta occasione per isolare Salvini e dare la dimostrazione che le forze in campo sono ben altre rispetto a quelle che egli evoca in maniera seriale quanto spregiudicata, falsa e bugiarda.

Ha mentito sulla durata del governo sulla quale ha giurato decine di volte in un anno; – fa notare l’on Conte – ha tradito Bossi, Berlusconi e la Meloni, si e preso gioco di Luigi Di Maio, al quale aveva giurato lealtà. Infine, come un consumato giocatore di azzardo ha fatto “all in” a spese degli italiani che, solo nella giornata di ieri, hanno pagato un miliardo di euro di maggiori interessi sul debito pubblico per l’impennata dello spread”.

“Votare la sfiducia a Salvini – conclude l’on. Federico Conteservirebbe, inoltre, a metterlo davanti agli incombenti risvolti giudiziari dell’inchiesta sui rubli russi senza la protezione della carica che occupa. Vicenda, quella dei rubli, che ha avuto un peso determinante nella sua scelta di aprire la crisi con uno scopo ormai chiaro: evitare di discuterne nelle sedi proprie e farne argomento di polemica elettorale presentandola come un’aggressione personale e politica. Censurando Salvini in maniera motivata e netta, il Senato scriverebbe pagina di libertà politica che sarebbe da monito per tutto il Paese, e aiuterebbe gli italiani a valutare il personaggio per quello che è e fa, non per quello che promette”.

Roma, 10 agosto 2019

2 commenti su “Prima la sfiducia a Salvini, poi quella al Governo”

  1. Visto che state per tornare a casa abbiate il coraggio di dire tutta la verità apertamente.
    E’ comprensibile che chi ricopre una posizione da privilegiato cerchi di difenderla ma cercare di trovare espedienti dilatori formali per ritardare la vostra uscita dal palazzo facendola passare per opera meritoria è davvero inaccettabile.
    L’ all in lo state facendo voi perchè non avrete altre possibilità di essere rieletti.
    Abbiate , almeno alla fine , un po’ di dignità.
    Grazie.

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