Assessore Bruno-CivicaMente: Il Ping pong dei rifiuti

Un dibattito nel dibattito sui rifiuti e chi ne sa di più tra l’assessore Bruno e l’associazione CivicaMente. E Battipaglia sta sempre nella Monnezza

Assessore allo Sviluppo Urbano Davide Bruno ribatte ma invita a proseguire insieme: “La vera ragione sta nella competenza e nel lavoro di ogni giorno. Contro i veleni e le falsità. Per l’ambiente, il lavoro e la salute. Battipaglia può rialzarsi. Andiamo avanti e uniamoci per la battaglia di difesa del territorio e la salute di tutti noi. Insieme possiamo”.

Davide Bruno

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – «La vera ragione sta nella competenza e nel lavoro di ogni giorno. Contro i veleni e le falsità. Per l’ambiente, il lavoro e la salute. Battipaglia può rialzarsi. – Esordisce l’assessore allo Sviluppo Urbano e alle politiche europee della Giunta Francese Davide Bruno rispondendo a stretto giro di posta alla nota sul Fattore di pressione diramata dall’Associazione CivicaMente – Il nostro dovere è spiegare e spiegheremo sempre. Per chi è in buona fede, per chi è in cattiva fede. 

La giunta di Battipaglia e il consiglio comunale hanno approvato una delibera di indirizzo per i provvedimenti in materia di tutela ambientale come impulso agli enti competenti. – Prosegue Bruno – Su questa delibera stiamo sentendo di tutto, tra bugie e ipocrisie, invece di andare avanti per difendere il territorio.

  1. La delibera si basa sull’art.197 lett. d del codice dell’ambiente e fa riferimento al concetto di saturazione del territorio per impedire ampliamenti e nuovi insediamenti con un criterio localizzativo. Evidentemente chi scrive comunicati non ha mai letto la delibera del Comune di Battipaglia, ma è più impegnato a diffondere notizie false e di allarme.
  2. Ci viene chiesto perché consideriamo all’interno della nostra delibera la zona di via Spineta. A via Spineta ci sono attualmente impianti di rifiuti e il carico insediativo va considerato per tutti gli impianti di rifiuti presenti sul territorio cittadino proprio per dimostrarne la saturazione. Le continue polemiche fanno riferimento ad una variante del 2002 che blocca meccanici e vetrai, ma non blocca le aziende di rifiuti che vediamo attualmente insediate. Come fanno ad insediarsi? Perché l’art.208 del codice dell’ambiente va in deroga agli strumenti urbanistici dando la pubblica utilità agli impianti privati. In questo procedimento il Comune non è competente. L’amministrazione procedente è la Regione. Quindi stiamo parlando di tutte autorizzazioni legittime perché rilasciate da organi competenti visto che chi è abusivo lo andiamo a chiudere. Il carico insediativo va considerato in maniera totale proprio per non lasciare spazio ad altre richieste e dimostrare, ripetiamo nuovamente, l’elevata concentrazione. Perché qualcuno non vuole considerare tutti gli impianti ma solo qualcuno? Se consideriamo solo una parte degli impianti lasciamo aperte altre richieste che, invece, noi vogliamo bloccare.
  3. Non è mai successo che un consiglio provinciale approvasse una delibera accettando il principio di una delibera comunale. Anzi nella premessa della delibera del consiglio provinciale si fa riferimento alla delibera di Battipaglia. In altre regioni hanno ricompreso il criterio del fattore di pressione o di saturazione o di concentrazione nel piano regionale dei rifiuti per limitare gli insediamenti. Come stanno ragionando il Comune, la Regione e la Provincia? Dichiarare Battipaglia non più idonea a insediare aziende di rifiuti e ampliare le esistenti per l’elevata concentrazione attuale data dalla quantità di rifiuti autorizzati e la superficie comunale proprio quello che dice la nostra proposta di delibera.

4) L’ultima polemica fa riferimento al PEG comunale, documento che prevede gli obiettivi degli uffici. Ebbene alla voce “Benessere dei cittadini” (cosa giusta perché attiene al miglioramento della qualità dell’aria e della vita della città) abbiamo l’introduzione nelle NTA del fattore in questione. Quindi, andiamo per gradi: non c’è scritto eliminazione delle norme esistenti ma introduzione di una norma che si aggiunge a quelle esistenti. Perché? Perché le norme urbanistiche, che regolano il governo del territorio, riguardano anche e soprattutto le regole di insediamento delle aziende. E perché si migliora il benessere dei cittadini? Perché nella delibera di indirizzo del Comune verso gli enti competenti, Regione e Provincia, si chiede di vietare in maniera assoluta le aziende di rifiuti, di materiali ferrosi, metalli e sostanze esplosive e di considerare questo divieto nelle nostre regole urbanistiche.

Andiamo avanticonclude l’assessore allo Sviluppo Urbano Davide Bruno e uniamoci per la battaglia di difesa del territorio e la salute di tutti noi.

Insieme possiamo».

E così il dibattito nel dibattito sui rifiuti e chi ne sa di più tra l’assessore Bruno e l’associazione CivicaMente continua e sconfina tra la saccenza e la suponenza., e nel mentre? Battipaglia sta sempre nella monnezza e grandi risultati oggettivamente non se ne vedono, ma possiamo gioire perché nel frattempo si sono costituiti un bel po’ di tavoli tecnici, comunale, provinciale, regionale e nazionale, tanti di quei tavoli che si può organizzare un grande banchetto per celebrare la monnezza.

E questo dibattito nel dibattito è un ping pong, il cui tavolo da gioco (un altro tavolo) altri non è che la monnezza, ma anche un “confronto-scontro” a chi ne sa di più o ne vorrebbe sapere di più sulla interpretazione delle normative che riguardano i rifiuti, ivi comprese regole che purtroppo sfuggono agli enti locali, appunto, per consentire che sia una sola autorità a gestirli. Ci chiediamo allora che significa aver prodotto una delibera sul Fattore di pressione? Solo per ricordarlo a Provincia, Regione e al distratto quanto mai discostato Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che esiste un “Codice dell’ambiente” e un Piano Regionale dei Rifiuti che si richiama a Leggi  Nazionali?

Può andare anche bene, ma se si è avvertita la necessità di ricordarlo con una delibera vuol dire che gli stessi che ne gestiscono autorizzazioni e tutele, non hanno fatto bene il proprio lavoro. Purtroppo questa è l’unica cosa certa nella tormentata vicenda dei rifiuti che sta mettendo in ginocchio Battipaglia e l’intera Piana del Sele. Comunque per buona pace sia dell’Assessore Bruno che dell’Associazione CivicaMente, la Sindaca e tutti gli altri che in questi ultimi mesi si stanno battendo contro la SPECTRE dell’immondizia, che ci penserà Matteo Salvini a risolvere il problema con 5 termovalorizzatori che li posizionera’ a do coio coio, così impareranno tutti a “saccentare”.

Ma indipendentemente dalle “Lectio Magistralis” alternate di Bruno o CivicaMente, e dell’invito che l’Assessore rivolge a tutti, va detto che si poteva giungere al rispetto del Codice dell’ambiente e all’applicazione del Piano Regionale dei Rifiuti e dei Carichi territoriali circa i criteri localizzativi degli impianti che trattano rifiuti, emettendo una semplicissima Ordinanza Sindacale, nella quale tutto quello che non rientrava nella norma generale non era compatibile nel territorio di Battipaglia.

Battipaglia, 9 novembre 2019

2 commenti su “Assessore Bruno-CivicaMente: Il Ping pong dei rifiuti”

  1. Caro Massimo,
    Civica Mente non governa la città, bensì cerca di coadiuvare l’azione amministrativa o di criticarla quando ci siano delle decisioni che, a nostro parere, portino svantaggi a Battipaglia. Basterebbe scorrere il tuo blog per verificare le decine di proposte fatte alla città, anche prima dell’attuale amministrazione. Ma non possiamo stare zitti quando, come direbbe Travaglio, ci pisciano in testa e ci dicono che piove.
    E’ lo scopo per il quale è nata la nostra associazione, fermo restando che, come te in questo articolo, si è in maniera sacrosanta liberi di essere in disaccordo per le modalità della nostra azione.
    Ti salutiamo affettuosamente e ti ringraziamo per lo spazio concessoci.

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  2. Meglio i termovalorizzatori a do coio coio che i roghi secondo me . La massima parte della responsabilità di quanto accade è in capo alla regione che così come per la sanità ci ha fatto dei regali graditissimi.
    Ho votato de luca la volta scorsa pensando che qualcosa cambiasse per la nostra zona ed in effetti è stato così , molto è cambiato ma in peggio. La prossima volta voto Salvini. Vado per tentativi come fanno i medici quando non riescono ad individuare la causa di una malattia. Si va per esclusione ed a questo punto , avendo escluso tutti gli altri, resta solo la Lega.

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