Approvata in Consiglio la Proposta di Di Benedetto (IdV) sull'Acqua.

L’acqua è un bene comune pubblico e l’accesso all’acqua è diritto umano, universale, indivisibile ed inalienabile e non può essere oggetto di rilevanza economica.

Approvata la Proposta di Italia dei Valori.

Michele Di Benedetto IdV

BATTIPAGLIA – 25 luglio 2010 – Con i voti favorevoli della maggioranza, l’astensione dell’opposizione ed il solo voto contrario del Consigliere Falcone, è stata approvata la modifica allo statuto comunale riguardante il servizio idrico integrato.

La proposta di delibera, promossa dal consigliere Michele Di Benedetto di Italia dei Valori, è stata firmata lo scorso aprile dai consiglieri Bonavita, Zottoli, Mirra, Lascaleia, Corrado, Salimbene, Sica, Guerra e D’Acampora, iniziando il suo iter nella prima commissione consiliare.

La delibera prevede la modifica dell’articolo 7 comma 1 dello statuto comunale con l’inserimento della lettera g), in modo che il Comune di Battipaglia si impegni a riconoscere l’acqua come un bene comune pubblico e l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile ed inalienabile.

Inoltre, è stata approvata la modifica dell’articolo 110 con l’inserimento del comma 2, con cui il Comune di Battipaglia si impegna a confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà e rispetto degli equilibri ecologici.

Infine, attraverso la modifica dell’articolo 110 con l’inserimento del comma 3, il Comune riconosce che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale di interesse generale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, pertanto non sottoposto alla disciplina della concorrenza, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli articoli 31 e 114 dello D.Lgs. 267/2000 con meccanismi che garantiscano la partecipazione sociale.

Il Comune assicura ai propri abitanti, attraverso strumenti compatibili con la normativa vigente, il diritto alla disponibilità di un quantitativo minimo vitale giornaliero per persona.

1 commento su “Approvata in Consiglio la Proposta di Di Benedetto (IdV) sull'Acqua.”

  1. Un plauso sincero a chi ha mostrato tenacia e sensibilità su di un argomento fondante del sistema Paese.L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi.
    SAREBBE ACCONCIO CHE LE GIUNTE COMUNALI E PROVINCIALI DESSERO VITA AD UN ACCORDO PROGRAMMATICO DEL TIPO:

    L’acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico , quindi indisponibile, che appartiene a tutti.

    Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico.

    L’accesso all’acqua, già alla luce dell’attuale nuovo quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente, rappresenta:

    una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale;
    una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale sia a livello nazionale e internazionale.Costituzionalizzare il diritto all’acqua, attraverso le seguenti azioni:

    riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale/Provinciale il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;

    riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale/Provinciale che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgas n. 267/2000;

    nominare seduta stante, la Commissione consiliare con lo specifico compito di integrare/modificare lo Statuto secondo le indicazioni sopra specificate ed assegna alla stessa il termine di gg. 30 per la conclusione dei lavori da sottoporsi all’approvazione del successivo Consiglio Comunale/Provinciale;

    promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni:Costituzionalizzare il diritto all’acqua, attraverso le seguenti azioni:

    riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale/Provinciale il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;

    riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale/Provinciale che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgas n. 267/2000;

    nominare seduta stante, la Commissione consiliare con lo specifico compito di integrare/modificare lo Statuto secondo le indicazioni sopra specificate ed assegna alla stessa il termine di gg. 30 per la conclusione dei lavori da sottoporsi all’approvazione del successivo Consiglio Comunale/Provinciale;

    promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni:informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali;
    contrasto al crescente uso delle acque minerali e promuovere l’uso dell’acqua dell’acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;
    promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul Risparmio Idrico, con incentivazione dell’uso dei riduttori di flusso, nonché studi per l’introduzione dell’impianto idrico duale;
    promozione, attraverso l’informazione, incentivi e la modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso;
    informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua con pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche in ogni quartiere e contrada;
    promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato nel territorio di propria pertinenza.
    aderire e sostenere le iniziative del Coordinamento Nazionale “Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato” recentemente costituitosi nell’ambito della Campagna Acqua Bene Comune che il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sta portando avanti da circa tre anni;

    sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:

    sensibilizzazione all’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso attraverso informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa tale da garantire la gratuità di almeno 50 litri per persona al giorno, quantità minima vitale definita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità);
    propone inoltre di destinare un centesimo al metro cubo di acqua consumata per interventi di costruzione di strutture di captazione e distribuzione di impianti idrici attraverso la cooperazione internazionale.

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