Battipaglia verso un'Amministrazione "qualunque"

Manovre di Partiti e di singoli Consiglieri in soccorso della Giunta Santomauro

Gli Assessori saranno scelti a “peso”: Per maturarne uno bisogna essere in due Consiglieri.

Giovanni Santomauro
Giovanni Santomauro

BATTIPALIA – Il sindaco Giovanni Santomauro, incassato il voto favorevole all’approvazione del  conto consuntivo  e del riequilibrio di bilancio, ha preso un poco di respiro e si sta dedicando con più serenità alla famosa “quadratura” del cerchio, ovvero a dare un assetto stabile alla sua maggioranza specie dopo che i tre “transfughi”, Angelo Cappelli e Lorenzo D’Auria del Centro-destra e Campione della Lista Francese, hanno aderito alla maggioranza.

Raggiunto il traguardo del numero Santomauro adesso deve dare sicurezza alla sua Giunta, anche per evitare di essere sempre prigioniero del “sedicesimo”, di qui le trattative sempre più serrate con l’UdC, i quali potrebbero aderire da un momento all’altro alla Maggioranza e scompigliare qualche pretesa in più di alcuni settori della sua originaria pattuglia dei 12.

Infatti, gli equilibri interni al PD pare siano cambiati, anche alla luce delle ultime primarie, che avrebbero visto prevalere l’area Valiante-Bassolino. Sta cambiando anche l’alleanza e stanno cambiando le richieste e Santomauro preso da tutti questi problemi, per prima cosa deve azzerare la giunta. Ma pare si stia già pensando a come regolare la partecipazione dei singoli, e pare stia passando il principio delle “regole numeriche” e del “buon peso”, cioè un assessore ogni due consiglieri comunali e con le regole far quadrare i conti. Ma quadrando, quadrando, i conti non tornano. La suddivisione sarebbe di tre assessori al PD, due al gruppo neoaderente dei così detti “transfughi”, uno ai liberaldemocratici, uno alla lista Battipaglia Domani, uno all’UdC di Francesco Frezzato e Giuseppe Sica, se questi dovesse sciogliere ogni riserva e resterebbe un solo posto disponibile per il Sindaco, il quale potrebbe utilizzarlo per i saldi di fine autunno, troppo poco per essere sicuro.

E così potrebbero entrare in giunta oltre che Salvatore Anzalone o Alfonso Bufano come riconfermati, sempre che non gli fanno le scarpe i loro stessi amici di gruppo o di Partito, Giovanni Valletta, Pasquale Rago, Michele Marrandino, ma così non è inquanto i delicati problemi interni modificherebbero le destinazioni finali e quindi a rischio sarebbe Bufano con il suo gruppo e lo stesso Anzalone, così come Michele Marrandino che fa storcere il naso a qualcuno. Ma rimane sempre fisso un principio: Ogni 2 Consiglieri “valgono” un Assessore.

Se c’era bisogno di un conferma queste ore ce l’hanno data, questa Giunta e questa costituenda Maggioranza è sempre più fuori dai canoni del “politicamente corretto” ed è sempre più legata ai numeri e ai singolarismi. Evidentemente il Sindaco Santomauro ha voluto dare una regola numerica, più che regole politiche alla sua maggioranza, imitando l’esperienza della vicina Eboli che per adottare questo principio si è annientati i partiti in Consiglio Comunale e adesso il Sindaco Martino Melchionda si trova ad amministrare una maggioranza elasticamente numerica risicata (un quasi monocolore PD), e in previsione delle prossime elezioni amministrative è costretto a pietire la sua riconferma perché nessuno lo vuole.

Spesso, anzi quasi sempre, la quantità va a detrimento della qualità, e se questo principio si applica alla politica ne viene fuori che le minoranze non dovrebbero mai essere rappresentate.

Insomma, se per caso in Consiglio Comunale sedesse Albert Einstein, dovrebbe cedere il passo a altri e magari anche coglioni, solo perché sorretti da due Consiglieri?

La scusa di questo falso principio democratico, può mettere solo un argine alle pretese individuali, ma apre un principio ben più pericoloso della moltiplicazione di mini gruppi che possono mettersi d’accordo a suon di richieste di potere. Principio che deve essere sovvertito dall’equilibrato e dalla saggezza. Pretese che devono essere compensate dalla volontà di far emergere il meglio. In questo modo si mortifica la rappresentanza politica minoritaria, che anche se minoritaria, potrebbe contenere in se elementi di strordinario valore come nel caso ipotizzato di Albert Einstein.

Il Sindaco Santomauro si sta avviando verso il tunnel della disperazione, ma non può pensare di dovere a tutti i costi realizzare una maggioranza come se avesse ricevuto l’incarico sul “monte Sinai”, scollegandola agli equilibri politici, che sono emersi dalle elezioni e che ne sono espressione gruppi e schieramenti.

Se vuole passare alla storia come un Sindaco che è riuscito ad amministrare nella correttezza dei rapporti politici ed Istituzionali, deve necessariamente ripristinare il dialogo tra i partiti. E’ evidente poi, che se si dovesse arrivare ad intese con partiti che contemplano anche mutamenti di linea politica, sarebbero risultanze politiche sicuramente rispettabili e giustificabili, allora qualsiasi allargamento dell’attuale maggioranza non sarebbe recepito, così come invece appare, finalizzato a convenienze personali. Se Giovanni Santomauro vuole passare alla storia come il Sindaco del mercato e del qualunquismo ci sta già. Nella storia si può entrare per diversi motivi e non va mischiata con la cronaca.

8 commenti su “Battipaglia verso un'Amministrazione "qualunque"”

  1. La responsabilita’ oltre le apparetenenze, il bene comune cittadino come finalita’ della propia consiliatura. Ancora una volta Santomauro da esperto di Enti Locali (segretario comunale fascia A ) ha sbalordito tutti, con la sua innegabile capacita’ di mediazione! Tale metodo sarebbe stato “Salvifico” per Eboli, nel Passato come nel Presente, ma nel centro eburino prevalgono purtroppo le rivalita’ personali e di gruppo.

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  2. Santomauro non si faccia prendere dal qualunquismo. Deve avere uno scatto di orgoglio per evitare da farsi prendere dal giorno dopo giorno.

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  3. Quello di Battipaglia è un destino infame. Una classe politica che da sempre non la rappresenta al meglio e che fa di tutto per frenarla.

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  4. MA VOI COME PENSATE SI DEBBA FARE?
    FAR ENTRARE IN MAGGIORANZA GERARDO MOTTA O COSA?
    A quanto leggo dai commenti c’e’ pessimismo,non vorrei che pensassimo all’elezioni ancora una volta?
    DATE UNA SOLUZIONE INVECE.

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  5. Noto con non poco sarcasmo la vicinanza di di battito tra le 2 città capofila della Piana negli interventi precedenti, infatti se al termine Battipaglia sostituissimo Eboli nessuno se ne accorgerebbe!…e propio vero che l’erba del vicino è sempre (sembra) + verde.

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  6. Il diaframma che divide il centrodestra e il centrosinistra è talmente sottile politicamente, eticamente e sotto il profilo dei contenuti (cioè zero)….che i traslochi dall’una all’altra parte sono ormai all’ordine del giorno. Come i ladri di Pisa: di giorno litigano… e di notte dividono il bottino.

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