Roma. “La Via Maestra”, manifestazione nazionale Cgil contro le politiche del Governo

Roma 7 ottobre 2023 . “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”, manifestazione nazionale Cgil e 100 associazioni contro le politiche del Governo.

La via Maestra-Manifestazione Nazionale-Cgil – 7 ottobre – Roma

POLITICAdeMENTE

SALERNO – Grande attesa per la manifestazione a Roma del 7 ottobre prossimo, alla quale anche la Cgil di Salerno insieme a numerose Associazioni e Organizzazioni del territorio camminerà fianco a fianco a migliaia di cittadini che vogliono tornare in Piazza per esprimere il proprio dissenso verso una politica di Governo che non tiene conto delle esigenze della vita reale di ciascun cittadino.

Il 19 settembre scorso è stato redatto un documento da tutti i componenti della costituenda rete, che ha sancito l’inizio di un nuovo percorso che, dopo il 7 ottobre, continuerà a fare fronte comune a tutela del diritto al lavoro e per difendere la Costituzione contro l’autonomia differenziata e contro lo stravolgimento della nostra Repubblica Parlamentare.

La manifestazione di Roma per il Comitato Territoriale di Salerno (CGIL – Associazioni) “Insieme per la Costituzione” rappresenta solo il primo passo. La direzione è la Via Maestra per affermare e con forza le politiche dell’Ambiente, dei Diritti, del Lavoro, della Salute, della Pace, per difendere la Costituzione che va attuata e non stravolta. 

«La Costituzione italiana – nata dalla Resistenza – si legge nel documento sottoscritto da CGIL SALERNO, ACLI, AUSER, ARCI, ARCI GAY, ΑΝΡΙ, ANPPIA, FEDERCONSUMATORI, LIBERA, SUNIA, FORUM ANTI RAZZISTA delinea un modello di democrazia e di società che pone alla base della Repubblica il lavoro, l’uguaglianza di tutte le persone, i diritti civili e sociali fondamentali che lo Stato, nella sua articolazione istituzionale unitaria, ha il dovere primario di promuovere attivamente rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese“.

Per questo rivendichiamo che i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione tornino ad essere pienamente riconosciuti e siano resi concretamente esigibili ad ogni latitudine del Paese (da nord a sud, dalle grandi città alle periferie, dai centri urbani alle aree interne), a partire da:

  • il diritto al lavoro stabile, libero, di qualità-fulcro di un modello di sviluppo sostenibile – superando la precarietà dilagante, contrastando il lavoro povero e sfruttato, aumentando i salari e le pensioni
  • Il diritto al lavoro sicuro che tuteli la salute e la sicurezza dei lavoratori, garantendo loro un ambiente di lavoro sano e privo di rischi. L’alto numero di lavoratori e lavoratrici morti sul lavoro nel ns. Paese impone di accelerare le azioni che il governo, le Regioni, le imprese devono mettere in campo per mettere fine a una situazione indegna per un Paese civile.
  • il diritto alla salute e un Servizio Sanitario Nazionale e un sistema socio sanitario – pubblico, solidale e universale – a cui garantire le necessarie risorse economiche, umane e organizzative, per contrastare il continuo indebolimento della sanità pubblica, recuperare i divari nell’assistenza effettivamente erogata, a partire da quella territoriale, e valorizzare il lavoro di cura; investimento sul personale con un piano straordinario pluriennale di assunzioni che vada oltre le stabilizzazioni e il turnover, superi la precarietà e valorizzi le professionalità; sostegno alle persone non autosufficienti; tutela della salute e sicurezza sul lavoro, rilanciando il ruolo della prevenzione.
  • il diritto all’istruzione, dall’infanzia ai più alti gradi, e alla formazione permanente e continua, perché il diritto all’apprendimento sia garantito a tutti e tutte e per tutto l’arco della vita.
  • il contrasto a povertà e diseguaglianze e la promozione della giustizia sociale, garantendo il diritto all’abitare e un reddito per una vita dignitosa.
  • il diritto a un ambiente sano e sicuro in cui vengono tutelati acqua, suolo, biodiversità ed ecosistemi.
  • una politica di pace intesa come ripudio della guerra e con la costruzione di un sistema di difesa integrato con la dimensione civile e nonviolenta. La pace si costruisce investendo sull’educazione delle giovani generazioni alla giustizia, alla convivenza ed al rispetto. La pace significa anche armonia dell’uomo con il Creato, “casa comune” dei credenti.

Questi diritti possono essere riaffermati e rafforzati solo attraverso una redistribuzione delle risorse e della ricchezza che chieda di più a chi ha di più per garantire a tutti e a tutte un sistema di welfare pubblico e universalistico che protegga e liberi dai bisogni, a cominciare da una riforma fiscale basata sui principi di equità, generalità e progressività che sono oggi negati tanto da interventi regressivi come, ad esempio, la flat tax- quanto da una evasione fiscale sempre più insostenibile. Inoltre, giustizia sociale e giustizia ambientale e climatica devono andare di pari passo nella costruzione di un modello sociale che sia “nell’interesse delle future generazioni”, come recita l’art. 9 della nostra Costituzione.

Questo modello sociale – fondato su uguaglianza, solidarietà e partecipazione – costituisce l’antitesi del modello che vuole realizzare l’attuale maggioranza di Governo con le prime scelte che ha già compiuto e, soprattutto, con le misure che si appresta a varare, a partire da quelle che se non fermate sono destinate a scardinare le fondamenta stesse dell’impianto della Repubblica, come:

  • l’autonomia differenziata, rilanciata con il DDL Calderoli, che porterà alla definitiva disarticolazione di un sistema unitario di diritti e di politiche pubbliche volte a promuovere lo sviluppo di tutti i territori;
  • il superamento del modello di Repubblica parlamentare attraverso l’elezione diretta del capo dell’esecutivo (presidenzialismo, semi-presidenzialismo o premierato che sia) che ridurrà ulteriormente gli spazi di democrazia, partecipazione e mediazione istituzionale, politica e sociale, rompendo irrimediabilmente l’equilibrio tra rappresentanza e governabilità.

La Costituzione antifascista nata dalla Resistenza – nel riconoscere il lavoro come elemento fondativo, la sovranità del popolo, la responsabilità delle istituzioni pubbliche di garantire l’uguaglianza sostanziale delle persone, i diritti delle donne, il diritto all’identità di genere, il dovere della solidarietà, la centralità della tutela dell’ambiente e degli ecosistemi, il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali – ha delineato un assetto istituzionale che, attraverso la centralità del Parlamento, fosse il più idoneo ad assicurare questi principi costitutivi e a realizzare un rapporto tra cittadini/e e istituzioni che non si esaurisce nel solo esercizio periodico del voto ma si sviluppa quotidianamente nella dialettica democratica e nella costante partecipazione collettiva della rappresentanza in tutte le sue declinazioni politiche, sociali e civili.

Per contrastare la deriva in corso e riaffermare la necessità di un modello sociale e di sviluppo che riparta dall’attuazione della Costituzione, non dal suo stravolgimento, ci impegniamo in un percorso di confronto, iniziativa e mobilitazione comune che a partire dai territori e nel pieno rispetto delle prerogative di ciascuno – rimetta al centro la necessità di garantire a tutte le persone e in tutto il Paese i diritti fondamentali e di salvaguardare la centralità del Parlamento contro ogni deriva di natura plebiscitaria fondata sull’uomo o sulla donna soli al comando.

Per queste ragioni, ci impegniamo a realizzare:

II 7 ottobre una grande manifestazione nazionale a Roma per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare.

  • CGIL SALERNO
  • ACLI
  • AUSER
  • ARCI
  • ARCI GAY
  • ΑΝΡΙ
  • ANPPIA
  • FEDERCONSUMATORI
  • LIBERA
  • SUNIA
  • FORUM ANTI RAZZISTA

Salerno, 3 ottobre 2023

CGIL SALERNO, ACLI, AUSER, ARCI, ARCI GAY, ΑΝΡΙ, ANPPIA, FEDERCONSUMATORI, LIBERA, SUNIA, FORUM ANTI RAZZISTA

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