“Progetto dopo di Noi” il Comune restituisce i fondi

Sono oltre 242.000 € i fondi del “Progetto dopo di noi” per un servizio destinato ai malati gravi senza una famiglia a supporto, non rendicontati e non erogati da restituire alla Regione. 

La Determina 185 del 2024 certifica l’incapacità di spese del Comune capofila, giustificata “per assenza di domande“. Ma il progetto di profilo nazionale “Dopo di Noi” è stato adeguatamente pubblicizzato? Come mai negli anni scorsi la dotazione ora inutilizzata è stata sempre erogata, era clientela o un servizio? Intanto niente assistenza per decine di malati gravi. Stessa sorte gli € 88.521,89 dei progetti “Dipofam Centri estivi” non utilizzati.

 

POLITICAdeMENTE

EBOLI – La legge Nazionale 112 del 2016 ha istituito un fondo nazionale stabile per l’assistenza alle persone affette da grave disabilità e prive di sostegno familiare, con dotazione a partire dal 2016 di 90 milioni, 38 per il 2017 di 56, per il 2018 e così via. Un’iniziativa di alto profilo sociale volta a garantire la dignità di tante persone, in avanzata età e non, i quali non avendo familiari che si occupino stabilmente delle necessità quotidiane necessitano di sostegno costante. Insiste nel dettato normativo, il fine nobile atto a restituire quella dignità umana, tante sicuramente troppe volte calpestata dalla società moderna. In generale i destinatari di queste misure di cura ed anche di protezione, come abbiamo detto poc’anzi, sono soggetti con disabilità gravi, legate non soltanto all’invecchiamento  naturale o da patologie connesse alla senilità e simili., ma nondimeno di un prematuro aggravamento del quadro clinico globale. Sono cittadini mancanti di entrambi i genitori o al limite, pur essendo questi viventi, non sono in grado per problematiche proprie, di poter dare un adeguato sostegno ai figli. I comuni e specialmente gli ambiti dei piani di zona tramite l’ente capofila, hanno potuto cosi accedere nel corso degli anni attraverso l’adesione ad uno dei progetti attivati a livello regionale su tutto il territorio italiano (che tra di loro si differenziano per qualche modalità) i quali prevedono che prima della concessione del servizio, tramite diversi professionisti, ci sia una valutazione: biologica, psicologica e sociale, del candidato al finanziamento.

Anche il Comune di Eboli a tal proposito, in qualità di capofila del piano di zona S3 ex S5 ha attinto a tali fondi regionali, ma la determina comunale in calce è la plastica dimostrazione della totale incapacità di programmare un servizio.

Riavvolgiamo il nastro degli eventi: Il “Dopo di Noi” è un finanziamento che l’allora amministrazione di Massimo Cariello nel lontano ma non troppo, 2017/18, mandò come si dice a bando con una prima aggiudicazione,e nonostante la transazione Covid, ci fu un’altra avviso con diverse persone selezionate. Ma dopo l’intervento della magistratura nell’ottobre del 2020, vi è stato un completo immobilismo in tal senso, parzialmente giustificato dai nove mesi del periodo commissariale. 

La stessa sorte è capitata anche per le somme assegnate al Comune di Eboli pari ad € 88.521,89, relativamente all’annualità 2021, somme che non sono state impegnate entro il 31/12/2021, per i progetti “Dipofam Centri estivi” e quindi restituite mediante versamento sul conto corrente intestato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, indicando come causale:

“Restituzione somme non utilizzate finanziamento Dipofam centri estivi 2021”. 

Ma l’atteggiamento da stigmatizzare per quel che riguarda la governance dell’ambito è che da due anni e 4 mesi non si è fatto nulla da parte della amministrazione di Mario Conte, perdendo cosi “Il Dopo di Noi” che rimane un percorso importante di indipendenza delle persone con disabilità accentuata, nonostante essi siano stati sollecitati (gli amministratori in carica) dalle Associazioni di categoria, nulla si è fatto: difatti l’ex disability manager, Generoso Di Benedetto, aveva viepiù organizzato anche delle riunioni accompagnando l’attuale presidente del Consorzio A.S.S.I. ( nel quale è in atto una precoce esternalizzazione dei servizi, svilendone la natura con un accentuato profilo privatistico) Donato Guercio e l’attuale DG Antonio Nuzzolo in Regione Campania, per “darsi una mossa”, ma alla fine  la determinazione firmata in calce dal coordinatore del Piano di Zona nonché funzionario della ragioneria comunale di Eboli, Cosimo Marmora, che vi invitiamo a leggere, parla chiaro!

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Fondi progetto “Dipofam Centri estivi” restituiti.

Eboli 12 febbraio 2024

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