La Caropreso visita l’Ospedale di Eboli (prima di chiuderlo)

Caropreso: “Raggiungeremo gli obiettivi salvaguardando la qualità e le eccellenze”.

Accompagnata dal Cariello e Cardiello, Melchionda, Cuomo e Minervini, la Manager tocca per mano la realtà ospedaliera di Eboli.

Sul Personale e sui fondi per la realizzazione dell’Ospedale unico non è venuta nessuna risposta.

Sara Caropreso

EBOLI – Quella di ieri è stata proprio una giornata particolare. Il battesimo del fuoco. Abbiamo guardato negli occhi di chi dovrà inevitabilmente “smantellare” l’Ospedale di Eboli, per realizzarne uno dei desideri, che dovrebbe accorparne quattro.

Sara Caropreso, la manager indicata dal Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, e successivamente incaricata ad accorpare, razionalizzando, gli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra, Roccadaspiode e successivamente avviare queste strutture verso l’Ospedale Unico della Valle del Sele, ha voluto iniziare il suo lavoro, su invito del Consigliere Provinciale Massimo Cariello e del Senatore Franco Cardiello, proprio visitando l’Ospedale di Eboli.

La visita all’Ospedale di Eboli era indispensabile e sicuramente è stata utile, per far comprendere quanto sia importante il PO di Eboli, l’unico dei quattro Ospedali più completo e più antico, e l’unico che che offre una serie di specialistiche vere e proprie eccellenze, ma anche perché segue una serie di polemiche e di preoccupazioni, che sono emerse nei giorni scorsi a seguito di notizie riportate dalla stampa e attribuite alla  Caropreso circa la destinazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele nel plesso del P.O. di Battipaglia. Fughe in avanti e furbizie politiche spicciole a cui la Caropreso immediatamente smentì.

Cardiello, Caropreso Cariello Vecchio

Ad accogliere la Manager oltre Cariello e Cardiello, una folta delegazione: Il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda; L’Onorevole del PD, Antonio Cuomo; Il capo Gruppo del PdL, Fausto Vecchio; il Vice Sindaco Antonio Conte; L’Assessore Remo Mastrolia; una folta rappresentanza di Consiglieri tra cui Ennio Ginetti, Santo Fido; a fare gli onori di casa è stato il Direttore Mario Minervini, che ha accompagnato nella struttura la Caropreso.

Se non succederà qualcosa di buono o nulla di buono sapremo chi sono i responsabili oltre il “famigerato” Giuseppe Zuccatelli, e il Presidente della Regionae Campania Stefano Caldoro, che quel Piano ha approvato.

La Caropreso nel suo incontro, tra il formale e l’informale, ha voluto toccare per mano una realtà, ma non ha dato risposte esaurienti, glissando in più di un’occasione le domande sulle destinazioni future e sul personale, sicuramente indispensabile al migliore funzionamento dei vari reparti, indipendentemente dal destino che questi avranno, non poteva darle perchè evidentemente deve confrontarsi con la realtà, più che con gli studi e i numeri che sono venuti fuori a “tavolino”, o a “tavolone” a secondo di chi nel corso dell’ultimo anno ci si è seduto.

“Terremo conto di tutto. – Assicura Sara Caropreso nel corso della visita – Studieremo e valuteremo ogni circostanza, ma poi confronteremo il tutto con i numeri. Nello stesso tempo questo lavoro tenderà di raggiungere i suoi obiettivi salvaguardando nel contempo la qualità e le eccellenze”.

Alle domande insistenti della stampa e a quelle imploranti del Direttore Minervini circa il personale e la richiesta più volte avanzata dalla struttura ai vari dirigenti la Manager risponde: – “Sono qui per rendermi conto di persona e fotografare la realtà. E’ evidente che alla fine di questo percorso, oltre a razionalizzare le risorse, che rappresenta l’obiettivo principale, la “mission”, sarà conseguenziale razionalizzare anche le varie risorse umane”.

Melchionda Caropreso Cardiello

Perché l’Ospedale possa rispondere alla perfezione nella sua quotidianità occorrerebbero una 50ina di infermieri oltre che varie altre figure. Questa richiesta è indispensabile se si tiene conto, che nell’attesa di realizzare questo famoso Ospedale Unic0 della Valle del Sele, comunque le varie strutture devono rispondere alle loro funzioni fornendo servizi essenziali agli utenti.

Proprio queste preoccupazioni fanno sorgere nei presenti dubbi e perplessità e a tale proposito l’On. Antonio Cuomo dichiara: “Esprimo perplessità riguardo all’unificazione dei 4 plessi, specie dal punto di vista logistico, che sicuramente non risponderà a pieno riguardo a servire territori distanti e diversi tra loro, mentre sarebbe interessante un’Ospedale Unico che comprenda gli Ospedali di Eboli e di Battipaglia. Una soluzione che salverebbe professionalità e territorio e sarebbe anche più a portata di mano dal punto di vista economico”.

Dello stesso avviso è anche il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “L’incontro è stato utile, un approfondimento e condivido le perplessità e la proposta dell’On. Cuomo, anche rispetto alle preoccupazioni  politiche che ha espresso. La Caropreso comunque ha preso atto di quello che è l’Ospedale di Eboli e del livello di qualità professionale e tecnologico che ha raggiunto e che rappresenta e noi lo difenderemo con i denti”.

La visita e la verifica dei fatti è sicuramente il miglior viatico per difendere l’Ospedale di Eboli non come fatto campanilistico ma oggettivo rispetto alle sue potenzialità, che sono patrimonio di anni di impegno e  di risultati, di questo avviso è il Consigliere provinciale Massimo Cariello, un altro protagonista politico che pure si è adoperato per cercare di evitare il peggio della chiusura: “Ringrazio la Caropreso per aver accettato l’invito e per essere venuta di persona. La sua presenza ci rassicura. E’ una verifica importante che rappresenta la realtà dei fatti rispetto a professionalità e tecnologie di primo livello di questa struttura. La Caropreso ha garantito che ne terrà conto. Nel suo lavoro tutelerà le eccellenze e la struttura, senza per questo non tenere conto delle esigenze e delle tutele del personale”.

Ospedale di Eboli M SS Addolorata

A ringraziare la Caropreso ci pensa anche il Senatore Franco Cardiello, il quale inoltre si spinge ancora oltre: “Sono stati stanziati 180 milioni di euro. Sono fondi che servono per le strutture esistenti e destinati ad investimenti per consentire la ‘sopravvivenza’ degli attuali presidi Ospedalieri. – Cardiello aggiunge – La dottoressa Caropreso terrà conto anche di questo per salvaguardare l’esistenza ed allontanare i dubbi sulla chiusura dell’Ospedale di Eboli”.

Salvaguardare le strutture, le eccellenze, le professionalità, stanziare fondi per la “sopravvivenza”, sono le rassicurazioni emerse da tutti i politici presenti e raccolti dalla Manager Caropreso. Una cosa è certa, al momento il Piano di Giuseppe Zuccatelli prevede la realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, il crono programma prevede che nel giro di sei mesi i sub Commissari devono aver predisposto il Piano per la razionalizzazione delle spese, operando tagli, trasferimenti, accorpamenti, chiusure delle varie strutture con il metodo della produttività e secondo il Piano stabilito.

L’altro passaggio che sfugge è che i sub-commissari dovranno accompagnare le quattro strutture verso l’Ospedale Unico e quindi verso la loro chiusura. Per la realizzazione di questo mega-Ospedale però non ci sono garanzie certe circa i finanziamenti. Finanziamenti che dovrebbero essere reperiti anche dalla vendita delle strutture che dovrebbero essere dismesse, un programma ambizioso che passa anche attraverso la creazione di una Società che deve attendere alla dismissione dei vari patrimoni immobiliari e di cui ancora nessuno ne ha parlato, ma che già sono oggetto di appetiti di speculatori vari, e per la qual cosa noi staremo con gli occhi bene aperti.

Nel frattempo che comunque il programma andrà avanti e che si ridimensioneranno le varie strutture passando anche attraverso il ridimensionamento del personale e dei posti letto, passa anche  la convinzione che questo Piano Ospedaliero si realizza alle spalle di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra, Roccadaspide, senza avere la certezza di:
– maggiori garanzie per la realizzazione dell’ospedale unico della Valle del Sele;
– mantenere i livelli di assistenza degli attuali ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide ed Oliveto Citra;
– affrontare l’urgenza della carenza di personale; tenuto conto della grave penalizzazione del territorio che da solo subisce tutti i tagli previsti per la provincia di Salerno;
– affrontare il giudizio negativo sul grave squilibrio con altre realtà territoriali, con evidente attenzione per l’area napoletana in danno della provincia di Salerno;
– inaccettabilità della scelta di tagliare il 95% dei posti letto in provincia solo sui quattro ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide.

Chi risponderà e ci darà le garanzie dovute, gli esecutori del Piano Francesco De Simone e Sara Caropreso o i loro “mandanti” politici Edmondo Cirielli e Ciriaco De Mita?

13 commenti su “La Caropreso visita l’Ospedale di Eboli (prima di chiuderlo)”

  1. non hanno ne un piano serio di rientro ne delle professionalita’ serie x poter gestire questa vera emergenza della regione canpania. A l di fuori dello stipendio mensile questi PERSONAGGI spieghino agli utenti ed ai pazienti dell’ ASL SALERNO quali sono gli ordini dei loro rispettivi PADRONI…..VERGOGNA………..

    Rispondi
  2. Altro che piano serio, caro Comunista, l’unica cosa seria sarebbe quella di mandarli a casa.
    Mettiamoci tutti con l’anima in pace: l’Ospedale ce lo chiuderanno.

    Rispondi
  3. Caro alberto, se penso da dove è partito il buon Massimo C. e dove oggi si trova, bé mi viene da pensare…… se sorridono sono ottimisti per buone nuove, altrimenti giudicherà come di norma il popolo!

    Rispondi
  4. …si inizierà con le strutture private,poi pian pianino con quella pubblica, e ad Eboli centinaia di famiglie staranno in mezzo ad una strada fra pochi mesi..e c’era bisogno di cambiare coalizione a napoli x avere questi risultatati,cari concittadini speriamo di no,altrimenti la disperazione è uno spettro inconsulto

    Rispondi
  5. Vedere queste foto è uno spettacolo sgradevole e ripugnante. Ridere e mettersi in posa con il vestito della domenica, sembra essere l’unico pensierro dei nostri politici, mentre nelle loro stanze hanno già deciso il destino dell’ospedale e di decine di famiglie ebolitane.Dopo, che negli anni, sono stati capaci di far perdere alla Città tutte le opportunità lavorative , dalla ferrovia alle fabbriche, al turismo,adesso stanno calpestando anche la dignità delle persone .Vergognatevi, e se avete una coscienza, qualche volta fateci i conti . con la vostra.

    Rispondi
  6. Caro carmelo, ma da chi la vai cercando la coscienza? Ti farò vedere, questi chiuderanno eboli, battipaglia, oliveto citra e roccadaspide. L’importante è che resta l’ospedale a cava, nocera, pagani e scafati. Là ci stanno i voti, qua di meno..

    Rispondi
  7. Caro Pisicchio non vedo alcun motivo fondato x chiudere l’ospedale(forse politico tutto da verificare) , se non l’allarmismo di qualche SINDACATO (colluso con il Governo di adesso e con la D.S.) che fino ad oggi ci ha sgazzato con parenti- amici e conoscenti. Posso solo verificare qualche intervento in favore delle professionalita’ del nostro P.O. Penso e’ spero che il tempo mi dia ragione e con la rispiratezza dei fondi Nazionali , resti tutto come’e’. X finire mi devono spiegare tutti quelli che dicono che faranno le Barricate , quando mai ne hanno fatto forse nell’oblio dell’alcol. Con affetto comunista

    Rispondi
  8. premetto …Non voglio offendere nessuno!
    Ma Eccellenze ….?
    Io non le vedo tutte queste eccellenze nel nostro P.O.
    Se ti dovesse capitare di aver bisogno dell’assistenza medica all’ospedale di Eboli ….. se sei fortunato riesci a ritornare a casa con le tue gambe.
    Questo lo dico per diversi casi di mie esperienze familiari.!
    Sono sempre più convinto che la Sanità in generale dovrebbe investire sulla formazione e sul mantenere alto il livello di aggiornamento professionale del personale medico e paramedico; solo così si riuscirebbe ad ottimizzare sia l’efficienza sanitaria che i risultati di bilancio, si eviterebbero gli sprechi di attrezzature e di materiale di consumo ( troppo alto ), se il personale sapesse utilizzare tutte le costose attrezzature a loro affidate , si eviterebbe di dover ricorrere a centri medici privati convenzionati. Potrei continuare ancora elencando tutti i vantaggi che si avrebbero se si investisse sulla formazione ma ritengo che riuscite a focalizzare molti più punti di me se ci riflettete solo un momento.
    L’ospedale di Eboli deve restare ad Eboli ed agli Ebolitani..!!

    Rispondi
  9. Sono convinto che non vuoi offendere nessuno , ma ti posso assicurare conoscendo un po le professionalita’ del nostro P.O. che ci sono degli OTTIMI medici e paramedici, certo che ci sono anche delle professionisti e personale di comparto che farebbero cosa buona a darsi all’ippica. Questo non toglie che tutto questo caos nella sanita’ non e’ dovuto a loro, ma bensi’ alle scelte sbagliate degli ultimi anni, alla mancanza di personaggi POLITICI ad alto livello che potessero TUTELARE il nostro Territorio. MA CARMELO CONTE DOVE SEI FATTI SENTIRE

    Rispondi

Lascia un commento