Lenza (PdL) con il Piano riconosciuti i livelli qualitativi dell’Ospedale di Eboli

Riceviamo e pubblichiamo.

Il piano, mette fine alle polemiche circa il presunto sacrificio di posti letto del piano Caldoro/Zuccatelli: i posti funzionanti sono 368 e non 569.

La Caropreso  ha riconosciuto il livello tecnico e professionale del nostro nosocomio ed è stata confermata la posizione strategica rispetto al bacino di utenza dei territori più interni.

Sara Caropreso

EBOLI – Il piano della d.ssa Sara Caropreso ha finalmente messo fine alla ridda di voci che, spesso strumentalmente, davano per spacciato l’ospedale di Eboli e ha finalmente scoperchiato il pentolone delle inefficienze e degli sprechi, spesso gestiti come privilegi sotto forma di ALPI e straordinari, da distribuire agli accoliti dei Direttori Sanitari.

Nel piano del Manager viene riconosciuto il livello tecnico e professionale del nostro nosocomio e confermata la posizione strategica rispetto al bacino di utenza dei territori più interni.

Lazzaro Lenza

Il piano, inoltre, mette finalmente fine anche alle polemiche circa il presunto sacrificio di posti letto che il piano Caldoro/Zuccatelli aveva imposto alla valle del Sele, si scopre infatti che invece dei teorici 569 dedotti dalla somma dei 4 presidi, quelli effettivamente funzionanti erano soltanto 368. Pertanto, alla riduzione tout court dei posti letto, per giunta senza alcun piano strategico che prendesse in esame le esigenze di tutto il territorio, ci avevano pensato già i direttori sanitari dei 4 ospedali; quegli stessi direttori sanitari che hanno criticato violentemente il piano di razionalizzazione dei posti letto dettato dal piano Caldoro.

Alla fine, Sara Caropreso taglierà, tra i vari Ospedali solo 40 posti letto, e se a ciò si aggiunge che, per dislocazione territoriale e vocazione, gli Ospedali di Oliveto Citra e Roccadaspide vengono indicati rispettivamente come sede di Hospice/oncologia e di lungodegenza, allora è facile ipotizzare che nei prossimi mesi l’Ospedale di Eboli potrà vedere confermato o addirittura aumentato il numero totale di posti letto.

Certo ancora c’è da negoziare per far sì che Eboli mantenga e potenzi le competenze raggiunte in campo della cardiologia interventistica, dell’urochirurgia, dell’oculistica, della ORL e acquisisca invece servizi strategici nel campo della neurologia d’urgenza, tuttavia le premesse ci sono tutte per far sì che da un mero esercizio di tutele campanilistiche si passi alla pianificazione dei servizi di assistenza nell’interesse degli ammalati e di tutti i cittadini e che culminerà nella costruzione del nuovo Ospedale Unico della Valle del Sele.

Lazzaro Lenza Consigliere comunale PdL

Eboli 17, novembre 2010

9 commenti su “Lenza (PdL) con il Piano riconosciuti i livelli qualitativi dell’Ospedale di Eboli”

  1. Caro dottr Lenza un maggiore equilibrio e un’analisi più corretta sarebbe necessaria:
    Il n° totale di 569 pp.ll. è quello UFFICIALE che si legge nel Piano regionale e sono quelli che DOVEVANIO ESSSERE (ed erano) prima che il blocco del ricambio di personale ( rispetto a quello che andava via per quiescenza) ha reso ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE assistere i 569 ospiti dei 4 ospedali.
    E’ ingiusto accollare ai Direttori Sanitari la responsabilità della riduzione dei pp.ll. e dell’accorpamento di alcune Unità Operative.
    Mario Minervini ha tentato in tutti i modi di evitare questi accorpamenti. In tantissime occasioni e da più Direttori Generali e Commissari dell’ex ASL SA 2, ( ultimi Pagano e De Algelis) era stato promesso altro personale, ma questo sistematicamente non è avvenuto e quindi – specialmente nei mesi estivi- gli accorpamenti e la contrazione dei pp.ll èstata una condizione necessaria comunque per tener in vita alcune specilaizzazioni ed unità operative, perchè quando si chiude qualche reparto difficilmente si riapre. Quindi in questo momento difficile cerchiamo di non buttare benzina sul fuoco, cerchiamo di essere sereni e giusti e cerchiamo di “condividere” le linee di una programmazione sanitaria sul nostro territorio che faccia capire che VOI esposti in prima linea lavorate per il raggiungimento di un obiettivo comune e non per fare “passerelle” o “propaganda personale”.
    Per esempio, dott. Lenza, Lei che spesso ricorda di avere rapporti privileggiati con il min Carfagna ed altri,
    1 PERCHE’ NON SI FA GARANTIRE IL FINANZIAMENTO NECESSARIO ALLA COSTRUZIONE DEL NUOVO OSPEDALE DELLA VALLE DEL SELE ?
    2 PERCHE’ NON SPIEGA QUELLO CHE HA DETTO LA CAROPRESE E CHE CIOE’ FORSE FRA SEI MESI SARA’ INDIVIDUATA LA LOCATION PER IL NUOVO OSPEDALE
    3 PERCHE’ NON SI FA SPIEGARE – E NON SPIEGA A NOI- PERCHE’- SI CONTRAGGONO A SOLI 4 PP.LL. QUELLE DELL’U.O. DI MALATTIE INFETTIVE,

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  2. ( CONTINUA) QUANDO PROPRIO LEI, DA MEDICO DI FAMIGLIA, HA APOTUTO APPREZZARE LA NECESSITA’ DI AVERE QUESTA SPECIALITA’ IN PARTICOLAR MODO QUANDO CICLICAMENTE SI HANNO FENOMENI DI EPIDEMIE VIRALI E NON ?
    4 PERCHE’ ANCORA NON SONO STATE AVVIATE LE PROCEDURE PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO OSPEDALE- CHE IL PIANO PREVEDE IN 60 MESI- ED IL TEMPO VOLA INESEROABILMENTE E SI PARLA SOLO DELLE CONTRAZIONI DELLE ATTIVITA’ ASSISTENZIALI DEI 4 OSPEDALI ?
    5 PERCHE’ NON SI AFFRONTA IL PROBLEMA ANNOSO DELLA SCARSA EFFICIENZA DELLA MEDICINA TERRITORIALE E DELLE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE CONVENZIONATE CHE NON AIUTANO PER NIENTE IL MIGLIORAMENTE DI QUELLA OSPEDALIERA SE E’ VERO COME E’ VERO CHE I RICOVERI IMPROPRI NON SONO ASSOLUTAMENTE DIMINUITI E I PP.LL. OGGI IN OSPEDALE SONO ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTI E SPESSO BISOGN ATTENDERE TEMPI LUNGHI SIA PER UN RICOVERO CHE PER EFFETTUARE PRESATIONI AMBULATORIALI NON GARANTITE DALLE STRUTTURE DEL TERRIRORIO ( E QUINDI SPESSO SEMPRE PIU’ SPESSO BISOGNA PAGARE PER PRESTAZIONI PROFESSIONALI, ALPI COMPRESA)?
    Perciò dott. Lenza, MENO PROPAGANDA di regime, e maggior impegno istituzionale da parte di CHI PUO’ !!! ( capisc’ a me!!!!)

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  3. Chissà se il piano licenziato dalla regione x il nosocomio nostrano,fosse stato adottato da una giunta di centro-sinistra,se il dr. Lenza avrebbe espresso i medesimi giudizi positivi;ho i miei legittimi dubbi…

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  4. Condivido in pieno le osservazioni dell’associazione 360 Eboli in piu’ mi sento di far osservare che questa bozza redatta dalla Coropreso e’ del tutto incompleta 1) non si parla dell’emergenza ne dell’urgenza, se non in modo superficiale 2) non chiarisce chi finanziera’ la costruzione del nuovo plesso Osp. e se ci sono i fondi 3) non chiarisce i ruoli dei vari P. O., consiglio al dott. Lenza di leggere attentamente la bozza , questa e’ la morte certa x il P. O. di eboli. Alla dott. Caropreso dico di abbandonare i suoi cattivi consiglieri

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  5. Salve a tutti, mi scuso per il ritardo della risposta ma impegni di lavoro mi hanno tenuto lontano da questo Blog. Leggo con piacere i commenti dell’associazione 360 per la quale nutro grande stima e apprezzamento e mi fa veramente piacere discutere con le persone che la rappresentano. Voglio chiarire innanzitutto che con il Min. Carfagna condivido l’azione politica e non ho (purtroppo) alcun rapporto privilegiato. Ma bando alle facili battute, nelle rare occasioni che ho avuto nodo di parlarle, ho sempre perorato la causa dell’Ospedale di Eboli e anche della nuova struttura che sarà costruita, ne sono testimoni gli amici che erano pesenti agli incontri. Cara ass. 360, sono certo che i dir sanitari che hanno accorpato i reaparti l’abbiano fatto con sacrificio e solo perchè non era possibile fare altrimenti, ma un chiarimento su n. di posti effettivi attuali dell’ospedale di Eboli andava fatto. Altrimenti passavano numeri non reali e lo stesso piano Caldoro sarebbe stato tacciato di essere responsabile di tagli (necessari, per carità) da far risalire ad amministrazioni regionali di centro sinistra. Questo me lo deve consentire; e non è propaganda. Solo la verità.
    Per quanto riguarda il resto, oggi desidero risponderLe solo sull’assistenza territoriale, riservandomi di rispondere al resto in una prossima occasione. Io condivido al 100% tutto quello che dice circa la necessità di un riordino della medicina del territorio (med di famiglia, cont. ass e specialistica ambualtoriale), Noi medici di famiglia siamo pronti da anni a ricevere l’ondata di nuove necessità assitenziali e siamo in prima linea per la riduzione dei ricoveri inappropriati. La mia cooperativa è promotrice di diversi progetti, di cui uno in fase di avanzata progettazione con l’az sanitaria Ruggi D’Aragona per l’affiancamento del PS con ambulatori dedicati a cod bianchi da fa tenere solo ai mmg. Il ns più grande sindacato, FIMMG, da oltre 5 anni ha prodotto il documento di Rifondazione della Medicina Generale sul quale vengon illustrati i passi indispensabili che noi MMG dobbiamo compiere in campo professionale e organizzativo pe far fronte alle nuovissime richieste assitenziali. Insomma discutiamo pure su tutto questo: noi ci siamo. E’ necessaria solo volontà politica e capacità di comprendere che l’ospedalecentrismo è politca ormai desueta, inutile e addirittura dannosa per la salute dei cittadini e anche per le tasche di “pantalone”.
    Solo un’altra parola sul reparto di mal infettive. E’ vero il piano della D.ssa Caropreso lo riduce, ma Le ricordo che il nuovo Ospedale della valle del Sele non lo prevede più, e quindi, se è vero l’assunto che lei stesso pronuncia che se si chiude un reparto difficilmente lo si riapre; allora anche questo mi sembra un buon viatico: ci sarà sempre occasione di aumentarne, al bisogno, la capienza. A più tardi.

    PS: per comunista – la D.ssa Caropreso non ha deleghe, almeno per ora, sull’emergenza territoriale, per quella bisogna leggere il piano di DeSimone. Il finanaziamento del nuovo ospedale deve avvenire dal governo per tramite del CIPE (ma di questo l’ass 360 è la vera esperta e ci può dare ulteriori informazioni); Infine, per gli altri presidi ospedalieri, il piano Caropreso prevede chiaramente a cosa saranno destinati, lasciando comunque ai dipartimenti trasversali il compito di organizzare il servizio nelle diverse strutture per rispondere al meglio alle esigenze assistenziali del territorio – almeno io cosi ho compreso.

    NB: nell’unica occasione in cui ho discusso con la D.ssa Caropreso mi sono compiaciuto di alcune sue affermazioni circa l’assoluta necessità e priorità di abbattere l’emigrazione sanitaria in campania. Ciò fa comprendere chiaramente la strada che vuole intraprendere il manager durante l’opera di razionalizzazione e accorpamento dei PO in questione.
    saluti a tutti e a presto

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  6. Caro dott. Lenza penso di non sbagliare ma la dott. Caropreso mi ‘ sembrato di capire abbia due compitini da fare accorpare(razionalizzare i servizi) ed localizzare il nuovo P.O. Quindi non e’ di sua competenza dare destinazioni ai vari P.O. E’ di sua competenza l’emergenza urgenza sul territorio. Emigrazione sanitaria campana chiusura Nido Ost GIN ( 900 nati nel territorio alto sele.. 300 nati presso P.O. Oliveto citra restante emigrati presso regione Basilicata ) … accopamento Battipaglia 1000 parti all’anno reparto gia ingolfato con alpi medico e straordinario comparto aggiungiamoci 300 di O. Citra … saluti

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  7. Un grazie al dr. Lenza per il Suo intervento pacato e …..meditato.
    Cerchiamo di fare ora un passo avanti:
    Nel dispositivo esecutivo del decreto di nomina del project manager ( dr,sa Sara Caropreso) vi erano due “impegni” a Lei ascritti, in sintesi
    a- individuazione ed attivazione delle procedure per la realizzazione del Nuovo Ospedale Unico della Valle del Sele ( 60 mesi)
    b- razionalizzazione con accorpamenti di Strutture Operative nei QUATTRO Ospedali di riferimento.
    Nel suo primo intervento il Dr. Lenza, praticamente condivide,dando un giudizio complessivamente positivo il “documento-proposta” che la Caropreso ha elaborato per il Presidente “Caldoro”.
    Ci consenta il dr. Lenza una prima considerazione:
    La project manager è un responsavile di progetti manageriali relativi al Nuovo Ospedale della Valle del Sele, ma tutte le sue proposte DEVONO ovviamente passare per il Commissario dell’ASL di Salerno- Responsabile politico-amministrativo con poteri commissariali- che deve condividerli, approvarli ed applicarli. Domanda: questo iter naturale e logico, perchè non è stato seguito, considerato che la Caropreso, ha reso pubblica una sua proposta progettuale ( breve, medio e lungo termine) prime che questa abbia avuto la definitiva valutazione ed approvazione CON UNA INDISPENSABILE DELIBERA COMMISSARIALE ?
    Forse è una proposta da poter valutare, emendare ? E’ possibile fare ciò anche da parte delle Istituzioni locali, destinatarie delle decisioni, in particolare i quattro Sindaci ( Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccdaspide) oppure è una decisione, passata come proposta, non più emendabile? Se si, qual’è l’atto che ne decide la sua applicazione ed i tempi di applicazione ?
    Nel merito poi del progetto Caropreso. Si dà per scontato tutto quanto deciso relativamente alla contrazione dei pp.ll. nell’Ospedale di Eboli, contrazioni avvenute nell’arco di circa tre anni, a causa della diminuizione naturale degli organici per raggiunti limtiti di età lavorativa, personale MAI reintegrato. L’assenza in particolare di DIRETTORI di struttura esperti, di Dirigenti Sanitari ed anche di personale del comaprto, ha fatto sì che oltre alla contrazione dei PP.LL. è diventata sempre più carente la qualità dell’assistenza senza ovviamente generalizzare. Ma questo ha portato, IN PARTICOLARE nell’OSPEDALE DI EBOLI, una contrazione di pp.ll. che OGGI VIENE DATA per non più recuperabile. Naturalmente questo non è avvenuto con le stesse dimensione nè a Battipaglia, tanto meno ad Oliveto Citra ed in particolare a Roccadaspide essendo un ospedale giovane con personale più giovane professionalmente.
    Quindi egregio dr. Lenza, dire che “resta” l’ORL con la odontostmatologia, l’Oculistica, l’Ortopedia, la Cardiologia con l’emodinamica, o il Laboratorio con la Biologia Molecolare etc…, senza però dire che viene potenziato il personale e che quello che nel frattempo ancrà in quiscenza sarà sostituito, significa che questo PROGETTO è pura DEMAGOGIA, in quanto fra qualche mese – come è stato fatto ora per i tagli del passato- SI PRENDERA’ ATTO CHE NON POTENDO GARANTIRE LA PERMANENZA DI ALTRI PP.LL. E DI ALTRE FUNZIONI, AVVERRA’ LA PRESA D’ATTO DELLA CONTRAZIONE DI PP.LL. E DI ULTERIORI FUNZIONI.
    Inoltre, Le sembra corretto che il primo punto del dispositivo esecutivo del decreto di nomina viene affrontato come prgetto a lungo terminie ( tre-sei mesi che si sommano ai due già trascorsi) per INDIVIDUARE LA LOCALIZZAZIONE DEL NUOVO OSPEDALE ??.
    La localizzazione NON E’ la priorità nella lista delle cose da fare per costruire il nuovo ospedale.
    Partiamo da un assunto condivisibile: NOI VOGLIAMO UN NUOVO OSPEDALE “A CINQUE STELLE”. Per un ospedale di circa 320-350 pp.ll. ci vogliono ORA , subito, 350 milioni di euro.
    Questo soldi, tutti, ora non sono disponibili, quindi crediamo che anche Lei si sia convinto che bisognerà utilizzare la possibilità del PPP( Parteniarato Pubblico Privato) ed in particalre la Finanza di Progetto. Questo significa che ORA E SUBITO, Caropreso, De Simone, Caldoro ed i suoi politici referenti, prima fra tutti ( se ancora c’è) la Signora Ministro Carfagna, si facciano sbloccare ( i soldi ci sono) i fondi possibili dal CIPE ( tramite il suo Ufficio Tecnico di Project Financing). Credo che Lei sia informato del fatto che il CIPE la settimana scorsa ha sbloccato alcuni fondi, ma che questi per oltre il 90% sono andati alle Regoni del Nord, come PREMIO DI FEDELTA’ alla Lega.
    Pertanto, gent.mo dr. Lenza, considerata la sua onestà nell’ammettere la necessità di intervenire con urgenza da parte degli organi nominati dal Governatore Caldoro, Le chiediamo un atto di coraggio e di farsi carico di elaborare un documento ( alla elaborazione con la nostra dovuta
    modestia siamo pronti a collaborare) con il quale – nel rispetto di quanto decretato fin qui dalla Regiona Campania- SI CHIEDA LA CORRETTA ED URGENTE ATTIVAZIONE di tutte le procedure ( compresa
    l’elaborazione di un indispensabile STUDIO DI FATTIBILITA’ e di un ACCORDO DI PROGRAMMA) finalizzate al rispetto di quanto stabilito da Caldoro (Calabrò e Zuccatelli) in accordo con Tremonti e Fazio, relativo al finanziamento sec.l’art 20 della L 66/88 ( edilizia sanitaria) ed alla costruzione ENTRO 60 MESI dell’Ospedale Unico della Valle del Sele E DI SOPRASSEDERE A QUALUNQUE INTERVENTO ORGANIZZATIVO NEI 4 PP.OO. fino a quando non viene definita questa procedura.
    Se questo non avviene, tutte le elucubrazioni di proposte e progetti vari, servono solo A PRENDERE TEMPO, in modo tale che gli Ospedali E QUELLO DI EBOLI FRA I PRIMI – perchè più a rischio per vari motivi- perdano di fatto la loro funzione assistenziale e isi AUTOESTINGONO. Per la 360 di Eboli a.l.

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  8. Abbiamo discusso di un copia incolla della Projet manager Caropreso…………. dott. Lenza penso sia arrivato il momento di chiederne le dimissioni, anche se in ITALIA non si dimette nessuno …..Saluti

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  9. Mi devo ancora riprendere dallo shock. Ma non è tanto il copia e incolla che mi turba perchè riguarda parti del piano che francamente servivano solo come contorno, come premesse teoriche, quanto il violento scontro istituzionale, le cui ragioni erano state anticipate da Assocaizione 360 nell’ultimo post, tra i due manager e la stessa regione Campania. Non voglio nemmeno entrare nel merito di questo scontro perchè le decisioni spettano a Caldoro alla luce di tutti i presunti abusi e omissioni o salti di procedure che avrebbe commesso la D.ssa Caropreso.
    Però resta il giudizio complessivamente positivo sull’impianto della proposta del manager che prevede per l’ospedale di Eboli un ruolo importante nel panorama dell’assistenza sanitaria della valle del sele. Detto questo, confesso tutta la mia difficoltà a rispondere alle proposte di A.L. che scrive per conto di Associazione 360. Nutro più di qualche dubbio sulla reale emergenzialità di costruire un ospedale a 5 stelle qui dalle nostre parti per sopperire alle richieste assistenziali e, in tutta franchezza, ho accolto con grande speranza l’idea di un piano di accorpamento funzionale dei 4 presidi ospedalieri che riducendo gli sprechi (eliminando reparti doppioni) potesse addirittura MIGLIORARE E POTENZIARE i singoli servizi. Un piano che una volta messo in campo potesse anche far cessare l’esigenza di una spesa che in questo momento mi sembra fuori luogo. Ritengo ancora che questa strada sia assolutamente emergenziale perchè solo in questo modo è possibile salvare il nostro ospedale da chiusura certa.
    Certo il piano Caldoro/Zuccatelli prevede la costruzione di un nuovo ospedale e, pertanto, non possiamo ignorarlo ed è in quest’ottica che mi rendo disponibile a collaborare per la stesura di un documento da sottoporre nelle sedi opportune per far sì che PARALLELAMENTE agli accorpamenti funzionali dei presidi siano avviate le procedure per la costruzione del nuovo ospedale nel nostro territorio.
    Sentiamoci.
    LL

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