Per la Francese la Maggioranza è immobile e continua litigare

L’Amministrazione Santomauro con le sue celebrazioni continua a rappresentare una realtà che non c’è.

La realtà è drammatica sia amministrativamente che politicamente e tende a precipitare sempre più a scapito solo dei battipagliesi.

Cecilia Francese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la presente nota politica di Etica per il Buon Governo, il Movimento Civico fondato da Cecilia Francese, che analizza con spietatezza l’attuale momento politico, l’Amministrazione Santomauro e tutti i suoi risvolti negativi, il rapporto tra i partiti della Maggioranza tra di loro e nei confronti dell’Amministrazione stessa. Rapporti contrassegnati più da spinte individualistiche e basati su legami personali anziché politici.

Cecilia Francese e il suo movimento nella nota che segue, elenca una serie di questioni che ormai da anni sono sul tappeto e che non possono essere prese ed offerte come successi, così come cose più recenti  che fanno registrare solo insuccessi come gli “Accordi di Reciprocità“, il “Più Europa”, o le politiche territoriali e di relazione con gli altri Enti per l’utilizzo di servizi collettivi, a cui si è rinunciato ritirandosi, come i Patti Territoriali, l’ASI, l’Aeroporto, il Consorzio delle Farmacie, e magari quelle programmatiche come la STU, o la valorizzazione del Patrimonio Comunale.

Un elenco impietoso che mette alle corde ogni possibile tentativo di difesa. Un elenco a cui vanno aggiunte anche le questioni politiche sollevate: dall’UDC, nel momento in cui chiede una maggiore “considerazione” che passerebbe attraverso un eventuale rimpasto amministrativo; da Italia dei Valori, nel momento in cui contesta i rapporti individuali, come prassi politica adottata dal Sindaco Giovanni Santomauro, e chiede più collegialità e più raccordi politici con i partiti.

In questa ottica Etica per il Buon Governo e la sua Leader Cecilia Francese si chiede quale sia il quadro della situazione politica battipagliese, se questa e’ espressa ogni giorno dai litigi di una maggioranza ormai alla frutta, che ha esaurito qualsiasi spinta propulsiva, ammesso che l’abbia mai avuta, che litiga ormai su tutto che fa fallire il famoso laboratorio sul puc.

“Il sindaco – secondo Etica – nelle sue celebrazioni, in cui toglie la parola a chi ne avrebbe diritto, per il ruolo, per paura di sentirsi mettere in discussione i suoi miracoli, continua a rappresentare una città che non c’è.

Pur di poter spacciare qualche risultato si appropria dello svincolo autostradale che sta realizzando l’ANAS,vanta una fuoriuscita dal dramma finanziario,senza spiegare come ne sia uscito, visto che la vendita degli immobili comunali, su cui tutto il bilancio era impostato è stato un fallimento.

La verità – secondo la Francese – è ben altra ed è quella che parla di un comune immobile, dove il mondo del commercio lamenta l’assenza della azione del comune, dove il mondo delle politiche sociali fra poco metterà un avviso “comune di battipaglia: chi l’ha visto; dove siamo completamente isolati sul terreno delle relazioni con gli  altri comuni della piana del Sele: sulla questione ospedaliera siamo stati “ridicolizzati” dagli altri comuni in quanto abbiamo rotto il fronte dei comuni in lotta per cercare, tramite accordi sottobanco, di fregare gli altri.

Ma siamo stati vergognosamente scoperti.

Etica per il Buon Governo continua nella sua disamina: “Usciamo dal Patto territoriale Sele picentini, dopo la fallimentare gestione dei fondi che avevamo ottenuto e che abbiamo dovuto rimettere a disposizione dell’intero patto che lo ha ridistribuito fra gli altri comuni;

Per la  nostra totale incapacità, visto che eravamo ente capofila, perdiamo l’appuntamento coi fondi dei Patti di reciprocità;

L’esigenza di tenere in piedi carrozzoni come la STU corre il rischio di farci perdere i fondi del “più Europa”. Lo scontro di interessi fra le varie cordate di potere sulle questioni urbanistiche, vero terreno della resa dei conti, ha determinato l’aborto di quel laboratorio salutato a suo tempo come vera rivoluzione metodologica nella predisposizione degli strumenti urbanistici.

La realtà è questa, ed è drammatica. Dinnanzi a questa situazione ci saremmo aspettati una proposta straordinaria di collaborazione: una sorta di patto istituzionale. Niente!

Con una arroganza che ha del “patologico” questa amministrazione nega la realtà, continua a rapportarsi alla opposizione con supponenza ed a consumare i propri litigi a caccia di una poltrona, o per lo meno di uno strapuntino.

In effetti sostiene Cecilia Francese –  è stata prima l’UDC, che ha chiesto l’azzeramento della Giunta Comunale, per ottenere maggiore visibilità, il che tradotto significa : Vice-Sindaco e assessorati di peso; ora tocca all’IDV porre un problema GROSSO QUANTO UNA CASA: il sindaco continua a snobbare i partiti e preferisce il rapporto coi singoli consiglieri con i quali ha in corso una sorta di “calciomercato” permanente.

L’unico partito – Fa rilevare la Leader di etica per il Buon Governo – che tace ed obbedisce in maggioranza e’ il p.d. e non potrebbe esserre altrimenti visto la sovraesposizione in giunta di un partito ridottosi, a causa della “legge dell’autobus” per cui ad ogni fermata scende qualcuno, ad una sorta di testimonianza politica.

Il problema che noi poniamo con forza e’ sempre lo stesso: che c’entrano i cittadini di battipaglia?

Purtroppo – si chiede la Francese –  nella maggioranza è in atto uno scontro finalizzato ad affermare un progetto per i battipagliesi, piuttosto che un altro? E’ finalizzato a mettere in campo una proposta per affrontare i grandi problemi della città di cui abbiamo detto sopra? NIENTE DI TUTTO questo. La citta’ sta assistendo impotente, sconcertata e forse anche un po’ schifata, ad un violento, cinico, vergognoso scontro di potere tutto teso alla conquista di qualche posto al sole. Scontro al quale tutto viene sacrificato

A questo, questa Amministrazione, questa maggioranza hanno ridotto la politica battipagliese.

Noi di “etica” non ci stiamo: la nostra battaglia sui problemi, nella città, lì dove si annida il disagio, là dove la speranza è morta da tempo, continuerà con ancora maggiore impegno, per restituire a questa città i suoi antichi fasti”.

Battipaglia, 4 febbraio 2011

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