Cardiello interroga il Governo sui controlli alle imprese sulla Salerno-Reggio

Allarme camorra sull’Autostrada SA-RC. Cardiello interroga i Ministri Sacconi, Matteoli e Alfano.

Le camorre esistono e come, ma se in ogni dove se ne vede l’ombra, si finisce per adombrare tutto e non riconoscerla quando si presenta.

Franco Cardiello

SALERNO – Il Senatore Franco Cardiello, del nuovo gruppo Parlamentare “Coesione Nazionale“, membro della Commissione Antimafia, a proposito di alcune notizie apparse sulla stampa locale, circa alcuni controlli effettuati alle imprese operanti sui cantieri dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria nei cantieri di Pontecagnano e Pontecagnano Sud e a seguito del riscontro di alcune irregolarità, si è rivolto con una Interrogazione a risposta scritta ai Ministri del Lavoro, dei Trasporti e della Giustizia, per conoscere nei dettagli ogni vicenda e anche per sapere se vi sono possibili infiltrazioni comorristiche.

Il Senatore Cardiello fa bene a preoccuparsi e ad essere attento sulle varie vicende che interagiscono con il territorio, e si ricorderà anche dell’allarme che qualche mese fa sollevò circa la denuncia dell’Assessore Regionale della Campania all’Agricoltura Vito Amendolara, a proposito di sospette compravendite di Aziende Agricole della Piana del Sele che finirebbero nelle mani della Camorra Organizzata; e si ricorderà altri impegni dello stesso tenore sempre poi finiti nel dimenticatoio o in bolle di sapone.

Si ricorda anche di alcune sue recenti dichiarazioni a proposito di un Consiglio Comunale Monotematico del Comune di Eboli, di qualche giorno fa, nel quale si è discusso di prospettive di sviluppo economico e possibili infiltrazioni della Camorra, negli affari locali. Se non fossi un osservatore piuttosto attento delle vicende politiche e non, mi sorgerebbe il sospetto che certe iniziative, servirebbero solo ad orientare quel mondo, che invece pubblicamente si vorrebbe combattere, facendo da guida e suggerendone magari azioni e strategie.

Nel Consiglio Comunale di Eboli il Senatore Cardiello fu rassicurante e dichiarò, per buona pace di tutti, che la Camorra nei nostri territori non c’è.

Purtroppo si vorrebbe che le rassicurazioni di Cardiello fossero vere e definitive piuttosto che dettate da  dichiarazioni di circostanze che seguono più il desiderio che fatti  concreti, che purtroppo sono raffiguranti realtà ben diverse e con le quali quotidianamente i cittadini sono costretti a convivere e magari subirne gli effetti.

L’approccio allarmistico, le risultanze vaghe e le dichiarazioni conclusive di rassicurazioni di circostanza, non favoriscono affatto i normali processi di contrasto a questo fenomeno, meno appariscente del passato, ma dilagante, persistente e opprimente che impedisce le normali relazioni economiche nelle nostre aree e più in generale nel Mezzogiorno e grazie alla corruzione di funzionari, politici e uomini dello stato addirittura è in concorrenza o si sostituisce con le sue “regole” spietate, allo stato.

Al contrario del passato che i fenomeni malavitosi erano ben individuati e ben riconducibili alle organizzazioni monolitiche della Camorra, della Mafia, della ‘ndrangheta, della Sacra Corona Unita, e per questo ben visibili, ora si ha a che fare con le “camorre”, le “mafie” ecc. alle quali si aggiungono le varie delinquenze locali, comunitarie ed extracomunitarie, diffuse e su tutto il territorio e intente a realizzare affari più che a controllare tutto, territorialmente parlando, come avveniva per il passato.

Organizzazioni malavitose diffuse ma specializzate e non ramificate, per questo molto più difficili da individuare e molto più difficile da combattere, ma molto più pericolose perché incontrollabili e operanti su diversissimi e vasti fronti. Il Prefetto di Salerno Sabatino Marchione, il Questore Antonio De Jesu e il Procuratore della Repubblica Franco Ruberti, sanno bene la complessità e i pericoli che quotidianamente si è costretti a fronteggiare, così come lo sanno le forze dell’Ordine.

Quindi, in questo quadro, partire in quarta per poi ripiegare sul nulla, e non perché non esiste la Camorra come fenomeno, e le Camorre come organizzazioni, ma solo perché è più difficile scoprirle, fa passare un principio pericolosissimo e si commette un errore grandissimo, nel quale spero non cada anche il Senatore Cardiello, che è un autorevole esponente della Commissione Parlamentare Antimafia, per poi concludere che la camorra e le camorre non esistono.

Operazione semplicistica che fa passare un principio sbagliato, che completa il sentimento di rassegnazione dei cittadini, che va di pari passo con la sfiducia nelle istituzioni. Quando poi nella vita quotidiana si è vessati dallo Stato per l’enorme carico delle Tasse, si è avversati da politiche di fiducia creditizia da parte degli Istituti Bancari, allora si finisce per riconoscere e subire solo la legge dalle camorre e per contro vanificare tutti gli sforzi fino ad ora fatti.

Le camorre esistono e come, ma se in ogni dove se ne vede l’ombra, si finisce per adombrare tutto e non riconoscerla quando si presenta.

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Gruppo Parlamentare
“Il Popolo della Libertà” al Senato

UFFICIO LEGISLATIVO

INTERROGAZIONE
con richiesta di risposta scritta
del Senatore Franco Cardiello

Al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali On. Maurizio Sacconi;
al Ministro delle infrastrutture e trasporti On. Altero Matteoli;
al Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano.

Premesso che.

  • Secondo quanto riportato in questi giorni dal quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno i lavori sulla autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel tratto tra gli svincoli di Pontecagnano Sud e Pontecagnano, sono stati bloccati;
  • I controlli effettuati dai carabinieri, infatti, avrebbero evidenziato l’esistenza di numerosi sub appalti a varie imprese di costruzioni, alcune delle quali sarebbero risultate non in regola per la manodopera utilizzata – in particolare il 20% dei lavoratori sarebbe risultato senza regolare contratto;
  • L’attività di ispezione dei carabinieri avrebbe rilevato, inoltre, anche la presenza di alcuni mezzi e di attrezzature presenti nei cantieri di lavoro sulla cui proprietà sarebbero in corso indagini;
  • In conseguenza dei numerosi blitz dei militari, inoltre, i titolari alcune ditte sarebbero stati denunciati per il mancato rispetto delle  norme di sicurezza e sarebbero state emesse numerose multe in relazione alle irregolarità riscontrate;

l’interrogante chiede ai Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, di sapere:

  • Se risulti che l’Anas, quale ente appaltante, abbia svolto i necessari controlli sulle ditte  sub – appaltatrici e gli eventuali esiti degli stessi;
  • Se risulti il numero delle ditte subappaltatrici e se risulti che le stesse abbiano tutti i requisiti necessari per partecipare al sub appalto;
  • Se e in quali modi intenda intervenire al fine di consentire che i lavori di ammodernamento sulla autostrada Salerno Reggio Calabria siano ultimati nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e di tutela per i lavoratori;
  • Se risulti che sia stata rilevata la presenza di ditte “in odore di camorra”tra quelle risultate subappaltatrici;
  • Se risultino  procedimenti in corso e, in caso affermativo, a carico di chi e per quali ipotesi di reato.

Sen. Franco Cardiello

3 commenti su “Cardiello interroga il Governo sui controlli alle imprese sulla Salerno-Reggio”

  1. Padre e figlio interrogano sempre. Rispettivamente Governo e Amministrazione, e puntualmente lo comunicano agli organi di stampa. Sulla comunicazione, aereo a parte, sono bravi, ma sulla sostanza?

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