Francese: gli spazi aggregativi sono pochi? utilizziamo quelli sequetrati alla Camorra

La carenza di spazi pubblici da destinare alle associazioni, rende la città sempre più povera sotto il profilo sociale e culturale.

Etica con la Francese vorrebbe sopperire a questa mancanza, usando, se ce ne sono nel territorio battipagliese, i beni confiscati alla camorra.

Cecilia Francese

BATTIPAGLIA – Ancora una interrogazione di Cecilia Francese, leader del movimento politico battipagliese Etica per il Buongoverno, presentata al sindaco di Battipaglia Giovanni Santomauro.

L’interrogazione stavolta, parte da una esigenza che viene a galla sempre più prepotentemente, anche  a seguito dei recenti fatti che hanno visto al centro del dibattito “l’americanino“, uno dei centri di aggregazione per gli anziani, messo in vendita dal Comune, per rendersi conto di come maledettamente si ha bisogni di spazi di aggregazione.

Dalla constatazione di sempre maggiore carenza di spazi pubblici da destinare alle associazioni, o ad iniziative culturali, si registra una città priva di questi tipi di spazi  che appare una città sempre più povera sotto il profilo sociale e culturale.

Per Etica per il Buongoverno assicurare spazi per l’attivita’ del mondo associazionistico o per le iniziative culturali e’ un passo fondamentale, per una citta’ che voglia uscire dallo stato di torpore in cui e’ stata cacciata, volutamente e scientificamente, in questi anni.

E’ necessario azionare ogni tentativo per scuoterla. Una ipotesi, per poter sopperire a questa mancanza, potrebbe essere l’uso dei beni confiscati alla camorra, come del resto avviene in tanti comuni, a partire da quelli a noi più vicini territorialmente, come il Comune di Eboli.

L’interrogazione, quindi, partendo dalla constatazione che per anni la Piana del Sele è stata terreno di scorribande di organizzazioni criminali agguerrite, che gestivano affari e traffici loschi, chiede di sapere se nel territorio del comune di Battipaglia esistono immobili sequestrati alla camorra; se il comune è stato interpellato per l’acquisizione di tali immobili, ed infine, l’interrogazione vuole conoscere se ad eventuali proposte di cessione al comune di detti immobili, cosa abbia risposto il comune.

In altri termini l’interrogazione intende verificare se ci sono le condizioni, e se c’è la volontà politica di utilizzare la necessaria e dovuta lotta alla camorra per dare, anche, risposte al mondo culturale ed associazionistico, attualmente in forte sofferenza nella città di Battipaglia.

Battipaglia, 19 maggio 2011

1 commento su “Francese: gli spazi aggregativi sono pochi? utilizziamo quelli sequetrati alla Camorra”

  1. Chiediamo al nostro Sindaco ,dove sono i soldi del PIU EUROPA, che poteva essere un occasione per poter realizzare opere PUBBLICHE,
    ( TEATRO ,CENTRO SOCIALE ,PICCOLO MUSEO) ecc. e non solo case su case , che interessano tanto ai nostri imprenditori locali.
    Chiediamoci noi Battipagliesi dove sono le opere che i costruttori Battipagliesi dovevano lasciare in cambio di concessioni alla nostra CITTA’

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