Il Sen. Cardiello (PdL) interroga il Ministro Prestigiacomo

I vincoli per le autorizzazioni edilizie nel Parco del Cilento sono troppo restrittivi, Cardiello chiede di abolire il Certificato di Imprenditore Agricolo per evitare i dinieghi a costruire.

Il diniego limita il funzionale e razionale sviluppo edilizio del territorio nell’area protetta più vasta d’Italia.

Franco Cardiello

ROMA – Il Senatore Franco Cardiello, recentemente ritornato a far parte del Gruppo “Il Popolo della Libertà“, presso il Senato della Repubblica, a seguito delle numerose richieste dei Sindaci dei comuni ricadenti nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, per chiedere di facilitare le procedure che consentono ai cittadini residenti nei comuni compresi nel parco di poter manutenere o realizzare adeguate opere edilizie ben inserite nel contesto territoriale, evitando la non obbligatorietà del cosiddetto certificato di imprenditore agricolo professionista.

La richiesta del Senatore Cardiello che mira a facilitare il rilascio delle autorizzazioni a costruire nel Parco del Cilento, è semplicemente inattuabile. Le ragioni oltre a trovarle nella Legge Urbanistica Nazionale, sono anche nella protezione ambientale e l’abolizione di quell’obbligo, rappresenterebbe un regalo a quanti pur non avendo i requisiti di Imprenditori Agricoli a carattere principale potrebbero realizzare a titolo gratuito i manufatti che si consente di realizzare sui singoli lotti.

La obbligatorietà della presentazione del Certificato di Imprenditori Agricolo a carattere principale non è un requisito che consente di poter richiedere una autorizzazione, ma attiene alla gratuità del rilascio del permesso, vale a dire che chi rientra in quella categoria non paga ne gli oneri di costruzione , ne gli oneri di urbanizzazione. Il requisito semmai è l’estensione del terreno agricolo su cui si intende costruire l’elemento categoriale.

In ogni caso il principio stesso della individuazione del Parco è legato proprio ad una serie di salvaguardie tra le quali ricade anche quella dell’attenzione particolare per evitare scempi edilizi. Nel Cilento in particolare sarebbe un vero e proprio sfregio se si considera quelle terre come Patrimonio mondiale dell’Umanità.

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UFFICIO LEGISLATIVO

INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA

CARDIELLO – Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

Premesso che:

–      Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, istituito nel 1991, comprende, in tutto o in parte, i territori di 8 comunità montane e 80 comuni;
–      I cittadini residenti nel vasto territorio compreso nel Parco sono a maggioranza a vocazione agricola, sia pure come attività talvolta secondaria;

considerato che:

–      Attualmente detti cittadini residenti, a causa delle eccessive restrizioni in materia edilizia, non possono procedere nemmeno alla manutenzione straordinaria degli immobili esistenti, tantomeno ad una nuova edificazione;
–      I vigenti vincoli che attendono al rilascio delle autorizzazioni per edificare o manutenere gli immobili all’interno del Parco, infatti, sono maggiormente gravati dalla richiesta del cosiddetto Certificato Imprenditore Agricolo Professionale;
–      Ad un numero consistente di cittadini residenti nei comuni compresi nel Parco i quali, pur dedicandosi all’agricoltura, non svolgono l’attività di imprenditore agricolo, è inibito il rilascio di detto certificato;
–      Tale diniego limita, a giudizio dell’interrogante, un funzionale e razionale sviluppo del territorio in sintonia con la effettiva realtà agricola dell‘area protetta più vasta d’Italia;
–      La costituzione del Parco dovrebbe rappresentare per il territorio uno strumento di crescita e non di immobilismo;
–      È comunque doveroso tutelare l’ambiente e preservarlo da tentativi di speculazione edilizia;

l’interrogante chiede al Ministro in indirizzo di sapere se è a conoscenza di tutto quanto sopra riportato e, in caso affermativo, se e in quali modi intenda intervenire al fine di facilitare le procedure che consentono ai cittadini residenti nei comuni compresi nel Parco del Cilento e del Vallo di Diano di poter manutenere o realizzare adeguate opere edilizie ben inserite nel contesto territoriale prevedendo, a seguito di attenta valutazione delle richieste, la non obbligatorietà del cosiddetto certificato di Imprenditore Agricolo Professionista.

Sen. Franco Cardiello

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Roma, 4 agosto 2011

8 commenti su “Il Sen. Cardiello (PdL) interroga il Ministro Prestigiacomo”

  1. Di deficienti ce ne sono in giro.
    Ma costui non ha capito niente del martirio di Vassallo ,Fare come lui si è responsabili della morte di un sindaco che difende il suo territorio.
    Vedete Eboli nonostante si rimprovera che negli ultimi 20 anni non c’è cantierizzazione ,sorgono costruzioni in cemento tutti i giorni e non mi riferisco solo agli annessi abusivi ,ma anche alle zone PiP ,al PUA ed ad altri progetti di fattezza urbanistica. Pensate alla zona industriale ex De Martino terreno agricolo ,io cittadino ebolitano debbo pAGARE DELLE PENALI PER LA RIVALUTAZIONE E SPECULAZIONE A RIALZO DI QUEI TERRENI AI de mARTINO PER POI REALIZZARE UNO SCEMPIO DI IMPATTO AMBIENTALE CHE A FINE PROGETTO NON RIPAGA NEPPURE NEL NUMERO SODDISFACENTE DI OCCUPAZIONE E CIOè UN INDICE DI OCCUPAZIONE MOLTO VICINO ALLO ZERO IN CAMBIO DI ETTARI DI TERRENO AGRICOLO CIOE NATURA IN CEMENTO ECATRAME.lA STESSA COSA SPETTEREBBE AL CILENTO ,ZONA ANCORA VERGINE DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE, SE SI ACCETTASSE QUELLO CHE DICE XCARDIELLO.
    MANNAGGIA A ME ,BASTAVA POCO PER SUPERARE CARDIELLO ,BISOGNA STUDIARE NELLA VITA ,LA LICENZA MEDIA SAREBBE BASTATA A CONFRONTO. PERO I CA….I SUOI LI SA VALUTARE .L’ABITAZIONE SOPRA SAN DONATO NON CREDO CHE RISPETTA TUTTE LE REGOLE DI EDIFICAZIONE ED AMBIENTALI COME IL RESTO DI QUELLE COSTRUZIONI CHE AGGREDISCONO QUELLE COLLINE DA SAN DONATO ALLA MADONNA DEL CARMINE A MONTE D’ORO A SANT’ANTONIO.QUESTA FASCIA COME GRADAGLIE NON HA MAI RISPETTATO L’AMBIENTE E IPIANI DI EDIFICAZIONE.
    IN PIU GENTE DEL GENERE CHE OFFENDONO LA VITA DI EROI COME VASSALLO E I CONCITTADINI EBOLITANI DOBBIAMO PAGARLO ANCHE CON MAX PENSIONE.
    MA VA A F…..O

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  2. Il sig.Guidos che non ha il coraggio di firmarsi perchè non ha la spina dorsale non sa leggere e non capisce che l’interrogazione è stata sollecitata anche dal sindaco che ha sostituito Vassallo.Se ha coraggio lo sfido pubblicamente a portarmi i documenti di qualsiasi abuso edilizio da me commesso.Conosco un buon psichiatra per farlo curare.Saluti

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  3. Se fossi senatore mi firmerei tranquillamente ,ma noi non giochiamo ad armi pari
    ,il coraggio è una cosa non centra lo sappiamo che sei coraggioso ed avventuriero anche nel parlamento giri di qua e di la . In piu le carte si sa che sono sempre in regola ,ma quello che dicevo è una cosa diversa i documenti le licenze edilizie averle non giustifica il malfatto.Lo scempio paesaggistico nelle zone citate tra cui san donato sono pieni di documenti legali ,tra licenze condoni e varianti,ma un piano di sviluppo in quei luoghi non è mai stato fatto. Il pianeta è di tutti gli esseri umani e non solo dei facoltosi e prepotenti,quindi il diritto di difendere il pianeta è di tutti coloro che ci credono.Anch’io conosco un psichiatra ma non mi faccio curare non ce ne bisogno come non è il caso di scaldarsi tanto come fa il collega La Russa .Quindi è lei simpatico Senatore che non sa leggere non mi interessa la sua villa e chi la ha costruita ma la cultura del fare diverso il rispetto per le cose il rispetto per la liberta di vivere il rispetto per la vita.

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  4. AUSPICO CHE IL SEN. CARDIELLO SAPPIA IN QUESTO SCAMPOLO DI LEGISLATURA,PERORARE MEGLIO GLI INTERESSI DEL TERRITORIO,MEGLIO DI COME LO ABBIA FATTO NEL SUO PASSATO PARLAMENTARE, SIA A ROMA, MA ANCHE A NAPOLI ED A SALERNO,VISTO CHE IVI SONO DELLO STESSO COLORE POLITICO,NON CI SAREBBERO ALIBI INOPPUGNABILI.ALTRESI’,SUPERIAMO LA LOGICA DEL CONFLITTO PERMANENTE, TRA GUELFI vs GHIBELLINI,CHE CI HA CONDOTTO A QUESTO STATO.BUON LAVORO,NE HA DI MOLTO DA FARE.

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  5. Chi non osserva le leggi sono coloro i quali usano sigle per sviarle.E’facile dire cose e nascondersi,è difficile trovate persone che hanno il coraggio di affrontarle a viso aperto.

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  6. Sen. voglio fare una precisazione , NN SONO UN VOSTRO ELETTORE, xò sono pienamente concorde con le sue parole.
    Le persone che nn si firmano e sparlano, adducendo delle future ipotetiche ritorsioni, sono RIDICOLI ANZI DI +.

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  7. Grazie del buon lavoro,in parlamento si fanno le leggi e si cerca di perorare le cause del territorio laddove è possibile,a livello locale sto cercando di tutelare gli interessi dei cittadini dialogando con provincia e regione,vedi fondi per l’alluvione,non chiusura di reparti dell’ospedale di Eboli ed altro.Dandy ha ragione che bisogna superare le contrapposizioni violente e guardare avanti con fiduicia,in considerazione del momento difficile che le economie mondiali stanno subendo.Cordiali saluti

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