Ministeri al Nord? Servono solo alla Lega, mentre l’Italia fallisce: Buffoni

Che brutta fine l’Italia: con Bossi, cafone in canottiera; Tremonti, passato dalla Finanza creativa a quella “estorsiva”; Berlusconi, in piena fuga.

Siamo sempre più screditati nei confronti dell’opinione pubblica mondiale e completamente assenti nello scacchiere politico del Mediterraneo e internazionale.

Ministeri Leghisti a Villa Reale di Monza

MONZA – Mentre l’Italia sta fallendo per il disastroso effetto di un Governo incapace e proteso all’affarismo dei vari Brancher, Verdini, Milanese e una coltre di piccoli e meno piccoli cortigiani, e mentre ha imballato l’economia pensando alla difesa del suo Premier Berlusconi contro le Leggi, assistiamo al tentativo rozzo e cialtronesco di utilizzare l’Italia, spostando l’asse politico tra Arcore e Monza, il “bunga bunga” e le “cafonate“, ma anche all’utilizzo del potere e della pratica del clientelismo più spietato per saziare i sempre più famelici “clientes” a scapito del resto degli italiani, ivi compreso gli elettori che da un ventennio hanno sostenuto la Lega Nord.

I quattro ministeri al Nord

Siamo sempre più screditati rispetto all’opinione pubblica mondiale.

Che brutta fine ha fatto l’Italia. Chi lo doveva dire che sarebbe finita così. La Camera dei Deputati si appresta a votare, con la solita blindatura della fiducia, una Manovra Finanziaria “infinita”, dettata da Umberto Bossi, un cafone in canottiera, e scritta da Giulio Tremonti, passato armi e bagagli dalla “Finanza creativa” alla “Finanza estorsiva” nei confronti degli italiani, la maggior parte di loro colpevoli solo di averli votati, la restante parte colpevoli di aver votato le sinistre, nella più totale distrazione di Silvio Berlusconi il “fuggitivo”, preoccupato più a cercare di difendersi da una marea di scandali sessual-economici, che a cercare di impossessarsi, almeno in questa fase difficilissima, di un ruolo di Presidente del Consiglio della 5^ o 6^ potenza del mondo, che gli compete.

Mentre l’Italia va a picco e gli italiani affogano sommersi da tutte le manovre economiche punitive di questo Governo, non si trova di meglio che organizzare la pagliacciata dei ministeri al Nord. Non è passato che un mese dalla cerimonia ufficiale che sanciva la supremazia politica della Lega Nord e l’avvio della fase operativa che avrebbe visto la “Padania” al centro del Paese, ufficializzando  il trasferimento da Roma a Villa Reale di Monza di 4 Ministeri: quello di Umberto Bossi (Riforme); di Roberto Calderoli (Semplificazione); Giulio Tremonti (Economia e Finanze); Michela Brambilla (Turismo); accorgendosi, pagliacciata permettendo, che quei Ministeri sono frequentati solo da loro nella più sfregiante delle beffe.

Una cosa è certa: non ci credono nemmeno loro, e soprattutto non ci credono i leghisti, quegli elettori che non più tardi di una decina di giorni fa sotto l’Hotel Ferrovia hanno gridato: “Cialtrun, andate a lavurar” rivolgendosi a Bossi che in tutta fretta abbandonò l’albergo e desistette dal tenere un comizio a Calalzo di Cadore. Ormai tira una brutta aria al Nord, e tira una brutta aria anche tra i leghisti. Cresce sempre di più la fronda interna che fa capo a Roberto Maroni, la faccia presentabile della Lega.

Bossi-Tremonti

Una volta la politica del Paese si decideva in Parlamento nelle sale di Palazzo Chigi, poi si andò man mano sfuggendo ai luoghi istituzionali e si incominciò a parlare nei “Camper”, adesso la politica italiana si decide a Gemonio, nel giardino di Umberto Bossi che riceve Ministri e Presidenti del Consiglio in canottiera, sprezzandosi dei ruoli e del paese, e l’Italia va sempre più a rotoli togliendo ogni risorsa agli italiani, messi al tappeto da una montagna di tasse e da decisioni annunciate, discusse, ritirate, ripresentate, ma che con una grande maestria si guarda bene da sfiorare i privilegi veri, la “casta“, gli sprechi, consentendo con tutte queste indecisioni le più grandi speculazioni finanziarie, mentre si toccano le pensioni, gli stipendi, la scuola, la sanità, i trasporti, e tutti i servizi che una società moderna ormai inevitabilmente ha bisogno.

In tutto questo mare di problemi interni, ci si mette anche l’assenza totale dell’Italia nello scacchiere politico internazionale e nel Mediterraneo, perdendo definitivamente quei contatti politici che per anni faticosamente si erano costruiti e che avevano garantito al Paese di intrattenere ottime relazioni commerciali con i paesi del maghreb.

E mentre l’Italia fallisce e gli italiani sono sull’orlo della fame, si parla di Ministri al Nord, in barba a tutti gli sprechi che non si riesce ad eliminare e nell’arroganza di un Calderoli e di un Bossiche se ne fregano dell’Italia, della Costituzione e dei moniti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Loro, se ne frega dei leghisti, di quelli che li hanno votati e di tutti gli italiani. Le continue spallate alla democrazia, sono il risultato più disastroso che fa emergere sempre più pericolosamente l‘antipolitica della classe dominante attuale e più prepotentemente la rozzezza sociale di questa nuovi barbari.

Siamo passati da Enrico Einaudi e Alcide De Gasperi, a Berlusconi e Bossi, Tremonti e Calderoli.

Povera Italia.

Monza, 14 settembre 2011

8 commenti su “Ministeri al Nord? Servono solo alla Lega, mentre l’Italia fallisce: Buffoni”

  1. Ho letto con piacere questa news e CONDIVIDO.
    Certo oltre a Einaudi e De Gasperi, io rimpiango: SANDRO PERTINI, ALDO MORO, ENRICO BERLINGUER, UOMINI imparagonabili ai nostri attuali GOVERNANTI ( premier, ministri, ministre e loro portaborse !!)
    Meno male che c’è GIORGIO NAPOLITANO, politico della PRIMA REPUBBLICA.
    Io rimpiango i VECCHI PARTITI e la VECCHIA LEGGE ELETTORALE proporzionalista. Si trattava di BUTTARE L’ACQUA SPORCA ( che era tanta e molto sporca), invece abbiamo buttato ” a criatura co’ tutta a concolina”.

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  2. La Lega ha perso i buoi e cerca le corna. Nel frattempo approfitta della debolezza di Berlusconi e fanno i c…. loro e molta clientela al punto che nemmeno più i leghisti della prima ora li condividono. Bossi poi ha sempre predicato “bene” ma non c’è memoria di cosa egli facesse se non il protestatore di professione, e poi fa Casta anche lui e la sua famiglia, con il “ciurla” suo figlio. L’articolo è da condividere in pieno e ha ragione Lioi c’è da aggiungere tanti altri uomini.

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  3. Intanto Bossi, Calderoli, Borghezio, Tremonti, Berlusconi, come Verdini, Brancher, Scaiola, Milanese, Cosentino, Emilio Fede ecc. sono l’espressione più vera e reale della nostra società, cosa ci aspettiamo? La lega e Bossi sono quelli che meglio la sanno interpretare, sono i socialisti e i socialdemocratici di una volta, ma senza una base ideologica.

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  4. x kapsikum
    I socialisti e i socialdemocratici di una volta si chiamavano Matteotti, Nenni, Pertini, Saragat, tanto per fare 4 nomi.
    Prima di scrivere a vanvera studia.

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  5. Compaesano, hai ragione c’erano Matteotti, Nenni, Pertini, Saragat, aggiungerei De Martino, Lombardi, sono stato troppo generico, ti assicuro non parlo a vanvera e non ho bisogno di studiare, mi riferivo a quelli che sono venuti dopo, da Craxi a Conte, passando per i La Ganga e i Signorile, i Cicchitto o i Vizzini, i Nicolazzi, i Longo, i Cariglia, e aggiungici tu stesso gli altri e dai tu stesso un giudizio. Non preoccuparti non mi sono offeso, semmai mi sento tradito da quella generazione che ha incominciato a saccheggiare l’Ialia, lanciando le basi ai Berlusconi e quelli di cui parla Admin nel suo articolo.

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  6. Ormai ogni giorno che passa,con questo governo,è un giorno perduto per l’Italia.
    La Lega rappresenta il peggio del peggio. Salverà anche Milanese dall’arresto.
    L’uomo con la canottiera tiene ancora in scacco questo Paese. Ma ogni popolo ha i governanti che si merita e noi ci siamo meritati Berlusconi & C. per troppi lunghi anni.
    E la sinistra,in genere,cosa ha fatto finora per essere alternativa alla peggiore classe dirigente del dopoguerra? Niente. Oltre che difendere il proprio orticello e salvare i privilegi della propria casta.
    Dobbiamo sperare solo in un moto di ribellione da parte della solita “società civile”. Non possiamo sperare in nessuno di tutti questi politici in giro

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  7. ..SOLO PAGLIACCIATE MENTRE IL PAESE AFFONDA, UN MERO SPOT PRE-ELETTORALE E NULLA +, ALTROCHÉ MERITOCRAZIA, IL TROTA X MERITI GENETICI SARA’ IL DELFINO DI COTANTO AUGUSTO PADRE,UN BELL’ESEMPIO DI MENTE TALENTUOSA,IL PLURI-BOCCIATO EREDE.ORA INVOCANO LA PADANIA DATO CHE L’ITALIA RISCHIA IL TRACOLLO, MA NEGLI ULTIMI DIECI ANNI HANNO GOVERNATO X 9 LORO INSIEME AL PARTITO PARA-AZIENDALE ORAMAI IL CHIAGNE & FOTTI= DI LOTTA E DI GOVERNO, STA STUFANDO PURE I PADANI DELLA PRIMA ORA…ABBIAMO UNA CLASSE DIRIGENTE CHE FA RIDERE IL CONTINENTE,e non solo

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