Intervista a Lucarelli (La Destra): apertura ai giovani e presenza sul territorio

Gli appuntamenti: Le prossime elezioni amministrative di maggio, il tesseramento, la conquistare il territorio, la presenza nei comuni.

La vera sfida per Lucarelli, è aprire il partito ai giovani. Dobbiamo tornare a fare quello che si faceva una volta. I partiti erano una scuola politica ma anche di vita, rappresentavano la società e custodivano le ideologie.

Fausto-Lucarelli

SALERNO – A poco più di tre mesi dalla nomina, il commissario provinciale de La Destra Fausto Lucarelli sebbene non può tracciare un bilancio significativo dell’attività politica del partito di Storace in provincia di Salerno, può però indicare percorsi e strategie future, sia nell’immediato, pensando alle prossime elezioni amministrative di maggio, sia rispetto alle attese del partito, dei suoi simpatizzanti cercando attraverso il tesseramento, di dare quanto più è possibile spazio ai giovani, e la presenza massiccia nella direzione provinciale dei giovani ne è la prova.

Commissario, un lavoro duro la attende. Una vera e propria sfida.

«E’ una sfida che accetto con coraggio e decisione. Le idee non hanno bisogno di altro per raggiungere i cittadini. Sono stato nominato commissario provinciale per sviluppare al meglio il partito in provincia di Salerno e di questo ringrazio il segretario nazionale Francesco Storace e il segretario regionale Carlo Aveta. Per strada abbiamo perso degli amici cari ma la vera anima del partito è rimasta. Su questa base dobbiamo lavorare, tutti insieme, per crescere in vista dei prossimi appuntamenti elettorali».

Il suo slogan per il partito?

«L’ho detto dal giorno del mio insediamento. La vera sfida è aprire il partito ai giovani. Dobbiamo tornare a fare quello che si faceva una volta. I partiti erano una scuola politica ma anche di vita. Dobbiamo raccogliere la voglia di partecipazione dei giovani, e sono tanti, che in questi anni hanno perso contatto con i partiti. C’è da recuperare la fiducia nel futuro proprio attraverso i giovani. E per questo che nel direttivo provinciale sono stati nominati soprattutto tanti ragazzi che nel tempo e con voglia hanno sempre dato un apporto importante e decisivo all’interno del partito».

La sua ricetta “giovane” sembra aver trovato seguito.

«Ebbene si. La nostra prima uscita ufficiale è stata la manifestazione di Roma contro il Governo Monti. In quella occasione da Salerno, cosa mai accaduta prima, La Destra è riuscita a portare ben 150 persone al corteo con il segretario nazionale Francesco Storace. E’ quella la folla che ci piace vedere, è quella la vera anima del nostro partito. E poi anche nei commissari cittadini abbiamo avuto grande impegno nel coinvolgimento proprio dei ragazzi».

Quale il suo obiettivo per il futuro?

«In primo luogo dobbiamo riuscire ad ottenere maggiore visibilità sul territorio cercando di avere almeno un rappresentante per ogni comune della provincia di Salerno. É un biettivo ambizioso, mi rendo conto, ma è l’unica strada verso una radicamento sul territorio che un partito come La Destra deve avere. Per fortuna ho visto grande attenzione verso il nostro partito e questo mi fa ben speare per il futuro».

Si apre in queste settimane il tesseramento.

«Questo è un altro tassello importante per la federazione di Salerno. Dobbiamo concretizzare ciò che di buono è stato fatto fino a questo momento. Questa grande attenzione verso la nostra linea politica, verso i nostri valori e idee, deve trovare riscontro con una grande mobilitazione di tutti, dirigenti del partito o semplici attivisti, affinché il partito cresca di numero per contare sempre di più nel panorama salernitano».

In questi mesi lei ha avuto contatti anche con il Pdl.

«Si, ho incontrato più volte il presidente della Provincia Edmondo Cirielli e dirigenti provinciali del Pdl. C’è grande dialogo, stima, e l’opportunità di crescita nell’ambito del centrodestra. É un rapporto politico per noi importante in vista dell’impegno alle prossime amministrative».

E alle porte ci sono, appunto, le elezioni amministrative di maggio.

«Ci stiamo già muovendo ma sotto traccia. Nella Piana del Sele come nell’Agro Nocerino Sarnese e nel Cilento stiamo mettendo in campo i nostri sforzi ma prima di scendere in campo con nostri candidati vogliamo prima costruire una nuova classe dirigente. Vogliamo iniziare a inserire una nostra “bandierina” nei comuni per ottenere visibilità e peso politico. E non vogliamo arrivare all’appuntamento elettorale impreparati ma al meglio delle nostre forze. Per questo il turno di amministrative di maggio sarà per noi un momento di riflessione più che di impegno immediato».

Salerno, 6 aprile 2012

1 commento su “Intervista a Lucarelli (La Destra): apertura ai giovani e presenza sul territorio”

  1. Ho aderito al MSI quando avevo 20 anni. Ora ne ho 70. Ho perso completamente la fiducia nei partiti. Sono tutti uguali. Non c’è nessun uomo che possa essere onesto e che possa interpretare le esigenze e i problemi della collettività. Sono tutti alla ricerca di potere e di privilegi e nessuno rispetta mai le decisioni della base. Tutti vogliono imporre la politica dall’alto. Una delle più grandi ridicolaggini è quando un circolo o una sezione viene commissariata. Tornerò in politica quando si comincia a parlare di pena di morte o di pene severissime per i criminali. Ma non c’è nessuno che possa farlo in maniera credibile. Distinti saluti, Nunzio Daniele

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