Sica complice della scandalosa liquidazione del CSTP

Liquidazione CSTP: Sica complice di Caldoro, Cirielli e Cosentino.

Il Partito Democratico di Pontecagnano: “Il CSTP sta a Santocchio come le pecore ai lupi” e l’Amministrazione Sica è complice del clientelismo di Cirielli e Cosentino.

Ernesto Sica-Mario Santocchio

PONTECAGNANO – La grave e problematica questione del CSTP, di cui si è diffusamente parlato nelle ultime settimane per via delle conseguenze che essa ha prodotto su decine di lavoratori e sul servizio del trasporto pubblico, si sta tingendo in queste ore di toni ancor più grotteschi ma allo stesso tempo seri.

Non a caso, l’ultima decisione assunta in merito, su proposta della Provincia di Salerno, è stata quella di aver designato un nuovo collegio composto da Mario Santocchio (già  presidente e quindi principale responsabile del fallimento dell’azienda), Michele Pizzo e Claudio Cicatiello indicati come sostiene il PD di Pontecagnano con il suo Coordinatore Roberto Brusa, in linea con il PD provinciale don il suo Segretario Provinciale Nicola Landolfi: “da Stefano Caldoro e Nicola Cosentino” su suggerimento del presidente della Provincia Edmondo Cirielli.

La notizia ha lasciato di stucco il Pd di Pontecagnano Faiano, città che ha peraltro partecipato all’assurda decisione, nella persona del Sindaco Ernesto Sica, votando a favore della “nuova” dirigenza.

Dure le parole del Coordinamento cittadino Roberto Brusa, che conferma e sostiene peraltro quelle già espresse dal Segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi sul tema:

La scelta di affidare la liquidazione o il risanamento del CSTP alle stesse persone che lo hanno guidato negli ultimi anni e che non sono, dunque, esenti dall’ aver contribuito alla sua colossale fine ci sembra paradossale e ci riporta alla memoria la scena delle pecore che vengono consegnate al lupo. Concordiamo pertanto, ed a buon diritto, con la posizione assunta dai comuni di Salerno, Siano e Fisciano, che hanno espresso voto contrario alla nuova dirigenza, perchè riteniamo che una svolta nella gestione debba passare attraverso un rinnovamento totale e costruttivo. Solo attribuendo la guida dell’azienda ad amministratori più capaci e lungimiranti, in grado di razionalizzare la rete di trasporti su gomma venendo incontro alle reali esigenze dei cittadini ed in particolare delle fasce più deboli (studenti, lavoratori e pensionati), si potrà risolvere un caso che aggiunge al dramma esistente la mancanza di senso critico e di responsabilità di chi cerca erroneamente di affrontarlo”.

Pontecagnano, 5 maggio 2012

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