Housing Sociale: L’obbligo di fare chiarezza

C’é chi ha lanciato un’ombra sull’operazione; Sull’autonomia del Consiglio; Sull’allarme “infiltrazione malavitosa”. C’è l’obbligo di fare chiarezza!

Per SEL dietro l’approvazione dell’Housing Sociale Fontanelle ci sono consiglieri comunali che sono ricattabili e non possono votare con libertà di coscienza, in quanto hanno avuto piaceri da parte dell’ Amministrazione.

Gerardo Rosania -

EBOLI – In occasione dell’ultimo Consiglio comunale di Eboli del 16 maggio scorso, in cui si è discusso, fra l’altro, il tanto contrastato intervento di cementificazione delle pendici della collina di San Giovanni, in variante al PRG, in zona agricola destinata a prateria, su cui netta, forte l’avversità espressa da Sinistra Ecologia e LIBERTA, è comparso un articolo pubblicato su un giornale “on line” dal titolo “Eboli, ‘operazione San Giovanni’: ma non è un film”, che ha lanciato un’ ombra oscura sulla “genuinità” dell’operazione, ma anche sulla “autonomia di attività” da parte del Consiglio comunale stesso.

Sull’allarme “infiltrazione malavitosa” abbiamo invitato già in Consiglio a non sottovalutare, ed ad inviare tutta la documentazione alla magistratura inquirente, perché, al di là della valutazione di “operazione scellerata” che noi di S.E.L. abbiamo dato di quell’intervento, almeno ci sia la sicurezza che i livelli di legalità siano garantiti; ma quello che desta altrettanto allarme, e che noi riteniamo sia un grave errore sottacere, è quella parte dell’articolo nella quale si fa riferimento ad una sorta di “calcio-mercato” che in qualche modo condizionerebbe, con una serie di “ricatti” incrociati, l’autonomia di azione e la vita stessa del Consiglio comunale.

Cosa dice, di fatto, quell’articolo? In sostanza esso sostiene che vi sono componenti del Consiglio comunale che sono ricattabili e non possono votare con libertà di coscienza, in quanto hanno avuto piaceri da parte dell’attuale Amministrazione.

Può votare contro ad una proposta di deliberazione presentata dall’Amministrazione, quel consigliere comunale che ha ottenuto, in prima persona, un lavoro riconducibile al consorzio farmaceutico, di cui Eboli è parte? oppure quel consigliere il cui fratello ha trovato lavoro nel Centro commerciale, la cui apertura tanta polemica ha sollevato per i pasticci burocratici che quest’ Amministrazione è stata capace di combinare? oppure quel consigliere comunale che avrebbe interessi nella zona dello svincolo autostradale, il quale non a caso non si sposterebbe, nonostante la previsione di piano? o quel consigliere il cui genero è stato inserito nella società dell’area PIP? o quell’altro la cui sorella sarebbe stata assunta in una farmacia aderente al consorzio farmaceutico di cui Eboli è parte?

Noi di Sinistra Ecologia e LIBERTA  siamo convinti che queste cose siano frutto di una polemica spicciola e di pettegolezzo da marciapiede; ma questa Maggioranza ha l’obbligo, ha il dovere, oseremmo dire, di smentire con forza quanto presente in quell’articolo.

Tanto per capirci: quelle cose sono vere o no? i Consiglieri interessati, e in quell’articolo vengono chiamati per nome e cognome, hanno nulla da dire? hanno presentato querela nei confronti del giornalista che ha firmato, anche lì, con nome e cognome l’articolo?

Questa Maggioranza si rende conto dell’ombra pericolosissima che si è estesa sul Consiglio comunale? siamo in una fase di fortissima sfiducia verso la politica, verso le istituzioni; siamo in presenza di una spinta anti-politica che sta facendo breccia nel sentire comune, che fa leva proprio su questi dubbi e su questi comportamenti i quali, se veri, rappresenterebbero un fatto di una gravità unica. Non bastano la “stigmatizzazione”, la replica più o meno rabbiosa e stizzita del Sindaco Martino Melchionda in conferenza stampa: la Maggioranza ha il dovere di smentire con tanto di documentazione le cose sostenute in quell’articolo. In mancanza di tutto ciò, davvero la credibilità di quello che rimane, a nostro avviso, al di là delle elezioni dirette del Sindaco, la maggiore espressione della democrazia in sede territoriale, va a farsi benedire!

In mancanza di una smentita ufficiale, questa Maggioranza si renderebbe complice di un attacco di incredibile virulenza alla credibilità del Consiglio e quindi alla democrazia.

Noi di S.E.L. non ci stiamo, e porteremo la nostra denuncia anche nelle piazze della città!

Eboli, 22 maggio 2012

2 commenti su “Housing Sociale: L’obbligo di fare chiarezza”

  1. Rosania non ha nessun pudore. E’ stato il primo responsabile del decadimento sociale e civile di Eboli e invece di nascondersi si mette pure in mostra?

    Rispondi
    • x prometeo
      Mi dici prima ( e dopo ) di Rosania quale era il livello sociale e civile di Eboli?!

      Sicuramente molto piu’ basso di quello attuale.

      Credo proprio che a nascondersi debbono essere altri.

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