Sogno di mezza estate di Gerardo Sorgente tra sorrisi e prosciutto sugli occhi di chi non vuol vedere.
Tra cultura, sogno e folklore…. nel ricordo di una manifestazione che oramai è finita, ma nessuno vuole accettare la realtà.
di Gerardo Sorgente
EBOLI – “Si è conclusa, la XXX edizione di “Da Eburum a Evoli” che si è svolta nel Centro storico di Eboli nell’anno del signore. Un vero tripudio di applausi, quello che ha accompagnato fino all’uscita della città i tanti pullman modello Gran turismo, circa 150, tutti utilizzati dalla gente per prendere parte all’evento dell’anno, quello della Cultura ebolitana. L’anno scorso, solo poche centinaia di persone, quest’anno, invece, la folla: Eboli come Hong Kong nell’ora di punta, i turisti, non si contavano.
Il Centro storico è stato letteralmente invaso dai turisti, che incuriositi dalle tante attrattive hanno costretto le forze dell’ ordine a raddoppiare i turni di guardia, costringendo qualche turista ad apportare delle modifiche alle proprie vacanze. La famosa terra, resa immortale nel tempo e famosa nel mondo grazie a Carlo Levi, ha spalancato le sue porte, e non solo. In questi cinque giorni di kermesse, qualcuno ha temuto che l’accalca di gente, composta in prevalenza da persone avide di cultura potesse portar via i pezzi del Complesso monumentale San Francesco, solo per averne un ricordo.
Una vera magia, quella presente a questa edizione di “da Eburum a Eboli”, che sin dal primo giorno, si è subito compreso che si sarebbero avuti problemi con la folla, e infatti la strada che da Porta Dogana arriva alla chiesa di San Francesco è stata interdetta al traffico e nelle rispettive piazze vigeva il divieto assoluto di parcheggio: le auto non potevano fermarsi se non dopo le 24, per la gioia dei residenti. Laboratori di musica, teatro, animazione da strada, ceramica, gioielli, gastronomia perfino il mondo del volontariato era presente, infatti non potevano mancare chi aiuta sempre il prossimo (?) uno spettacolo invidiabile.
Le emozioni, le voci, i profumi delle zeppole calde o quelle delle pizzette al sugo, i balconi fioriti, luci colorate e musica in filo diffusione con le strade al sapor di citronella, su cui i trampolieri, i clown e i magia fuoco, facevano delle vere e proprie acrobazie facendo restare i bambini e le tante mammine ad occhi aperti. La gente sui balconi, che lanciavano petali di rose e i flash dei fotografi che coglievano gli attimi salienti, consci che se non catturati subito sarebbero andati persi per sempre.
A voler descrivere il tutto minuziosamente ci vorrebbero persone, come l’ antropologo Claude Levi Strauss o l’etnologo italiano Ernesto De Martino, ma questo non è un passaggio di Sud e Magia, appunto di De Martino, questa è Eboli, che grazie al suo corpo politico è riuscito a risollevare le sorti del turismo, in che modo? Unendo gli assessorati quello alla Cultura e quello alla Serietà, quest’ultimo istituito tempo addietro quando la città aveva bisogno di veri capisaldi. Due assessori, rispettabilissimi che col sorriso sempre stampato sul viso vanno in giro a controllare, accanto a loro uno staff di lavoro di tutto rispetto: giornalisti e cameramenche per ogni novità cercavano di catalizzare l’attenzione dei due politici, con la stessa intensità di un neonato che cerca il latte materno. Metro dopo metro, tutto lo staff, tenevano sotto controllo l’intera manifestazione, un passettino in avanti e uno indietro, una stretta di mano a destra e una a sinistra cosi via per tutta la durata dell’evento.
La vere novità erano che i tre musei e le due librerie per l’intera durata della manifestazione sono riamasti aperti per soddisfare la fame culturale dei turisti. Libri interattivi ed e-book a gratis, un vero paradiso per il curioso che avido di sapere si accanisce su un testo e ne spulcia quasi segretamente il contenuto. Il Sindaco Martino Melchionda, poi manco a dirlo è stato accolto come un imperatore romano, applausi talmente forti che sembrava stesse piovendo. Un vero successo, lo staff organizzativo intanto si è rimesso subito a lavoro per far si che il numero degli autobus gran turismo l’anno prossimo arrivi a 1000 un numero da guinness dei primati.
Una vera vittoria per questa giunta, premiata da tutti, soprattutto dal popolo” Ops, tutto ciò era solo un sogno, si un sogno estivo che come un cappuccio cade sugli occhi, le cose sono andate diversamente, molto. Ancora un passo indietro, una quasi caduta libera. Beato chi sopra ci riderà, beato chi avrà la forza di fare la sua critica, che qualora dovesse essere futile, nessuno mai la tratterà senza il dovuto rispetto, infondo mentre il sorriso abbonda sulla bocca degli stolti, le fette di prosciutto scivolando verso terra, consegnandoci una realtà diversa, appunto la realtà. Questo è il mio, personale sogno estivo, lo so, può piacere o meno, ma resta il mio sogno. Come nel mondo dei sogni resterà il ricordo di una manifestazione che oramai è Finita, ma nessuno vuole accettare la realtà.
Eboli, 22 luglio 2012