Governo ostaggio della Lega: ora Gabbie salariali per Nord e Sud

Italia sempre più divisa: Governo e maggioranza irresponsabili

Il Ministro Calderoli? con quella faccia può dire ciò che vuole.

Bossi Calderoli
Bossi Calderoli

ROMA – Si riparla di gabbie salariali. Furono introdotte in Italia nel 1945 e furono abolite dopo dure lotte sindacali nel 1969. Il tema torna periodicamente di attualità come in questi giorni, dopo che sulla “Padania” il giornale della Lega Nord, ha titolato in un articolo “E’ ora di Gabbie Salariali“, prendendo ad arte uno studio effettuato dalla Banca d’Italia, nel quale, tra le varie cose, metteva in evidenza che il costo della vita al Sud è più basso del 16,5%.

E’ sembrato che non aspettassero altro quelli della Lega e il suo giornale per “sparare” contro il Sud e per attuare una politica costante di divisione sociale e politica dell’Italia sotto la incapacità di reazione del Partito del Premier e di Silvio Berlusconi, impegnato com’è a difendersi dalle sue stesse “marachelle” personali, e degli uomini dell’ex AN che incollati sulla sedia si guardano bene dall’accennare una minima reazione alle “scemenze” estive di un ministro che non è nuovo a queste sortite.

Affrontando correttamente la questione degli stipendi e dei salari in Italia, allora si può dimostrare, da alcuni studi, che già oggi esistono differenze di stipendi tra Nord e Sud. Secondo la Cgia di Mestre, che ha preso in esame i redditi annuali dei lavoratori dipendenti del 2007, nel Nord già si guadagna il 30 per cento in più rispetto al Sud. Secondo un rapporto Unioncamere lo scarto è del 16,3 per cento.

Nonostante le gabbie salariali siano state abolite quaranta anni fa, le differenze di salario tra Nord e Sud ci sono e come. Sempre secondo l´Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre che, sulla base di uno studio che ha preso in esame il reddito da lavoro dipendente di ogni regione, ha quantificato un surplus di oltre il 30 per cento nello stipendio a favore dei lavoratori settentrionali rispetto a quelli meridionali. Questi dati, evidentemente fanno da contraltare alle dichiarazioni del ministro leghista Roberto Calderoli sulla necessità di differenziare i salari tra le regioni.

Quindi le ”gabbie salariali” esistono. La Cgia di Mestre lo dimostra mettendo a confronto il reddito da lavoro dipendente delle regioni Italiane  tenendolo in osservazione il decennio 1998-2007. Dal confronto è emerso e senza equivoci che nel Nord i livelli reddituali medi ponderati sono superiori del 30,3%  rispetto a quelli del Sud. Gli elementi presi in considerazione sono l’imponibile Irpef medio cioé al netto dei contributi previdenziali in ogni singola Regione e dal confronto è emerso la differenza reddituale che: in Lombardia, il reddito medio nel 2007 era pari a 22.800 euro; nel Lazio 21.790 euro; in Piemonte 20.710 euro; in Emilia Romagna 20.190 euro; in Liguria 19.820 euro; in Veneto 19.490 euro.

Al Sud, invece, la situazione reddituale risulta essere spaventosamente inferiore; in Campania 17.010 euro; in Sardegna 16.480 euro; 16.190 euro in Sicilia; 15.040 della Puglia e chiude la classifica la Calabria con 14.180 euro.

La differenza media salariale a favore del Nord è di € 5.500.

Alle cifre della Cgia di Mestre si aggiunge lo studio Nielsen, che mette nero su bianco e fa rilevare che per fare la spesa in un supermercato del Sud costa di più rispetto a uno del Nord.  Alle sciocchezze delle gabbie salariali, sono seguite le prese di distanza anche da parte della maggioranza e dello stesso Ministro Roberto Calderoli, che tra l’altro pur “smentendosi” da solo, distorcendo lo studio di Banchitalia, ha dichiarato che le differenze esistono e bisogna pensarci, “chiamatele come volete” ma si dovrà arrivare a forme di differenziazioni salariali tra Nord e Sud. Calderoli non è nuovo a queste uscite, si ricorderà di quando apostrofò come “porcata” una Legge da lui voluta e approvata dal Parlamento.

In effetti il Ministro Calderoli, con quella faccia può dire ciò che vuole.

Il Ministro Calderoli
Il Ministro Calderoli

Lo studio che la Banca d’Italia ha diffuso e dal quale risulta che il costo della vita nel Sud d’Italia è più basso del 16,5 per cento rispetto al Nord, tiene conto di indicatori che non rispondono alla realtà, come per l’inflazione e il “paniere”, vi è quella reale e quella percepita. Per la seconda, giocano diversi fattori, per esempio che al Sud lavora una persona su quattro e coincide, ma non sempre, con il capo famiglia, la grande distribuzione non è ancora del tutto presente, nonostante la sua massiccia penetrazione, e una serie di servizi non sono per niente presenti oltre al fatto che il costo del danaro è superiore rispetto al Nord e per questo la capacità di indebitamento al Sud è minore se non nulla rispetto al Nord.

La Lega di Bossi si è buttata sulle Gabbie Salariali, perché nella sua azione sistematica vi è l’intenzione di arrivarea lla separazione dal resto del Sud. Una separazione che non è geografica e politica ma sociale ed economica, riducendo il “mezzogiorno” solo ad un bacino di utenza.

Altro che “è tempo di gabbie salariali”, è tempo che il Ministro Roberto Calderoli, Umberto Bossi, la Padania e quant’altri vengano presi sulserio, per tutti i danni che stanno facendo al Paese e al “mezzogiorno” d’Italia, ed è ora che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, divenuto “ostaggio politico”, di interessi di alcuni settori che si nascondono dietro la Lega Nord, si affranchi e si liberi da questo abbraccio mortale.

7 commenti su “Governo ostaggio della Lega: ora Gabbie salariali per Nord e Sud”

  1. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
    Il messaggio è corretto, l’indirizzo no.
    Sempre di male in peggio…

    BY IL TULIPANO NERO

    Le “Gabbie Salariali” introdotte negli anni ’50, permisero di pagare con salari ridotti i lavoratori del Sud, furono poi abolite dopo lunghe lotte e tanto sangue innocente versato.
    E adesso vogliono reintrodurle, lasciando il Sud sempre più povero ed unicamente come serbatoio di braccia a basso costo!!
    Io sono daccordo a patto che il federalismo sia reale , che insieme alle gabbie salariali ci sia anche un regime fiscale dedicato al sud (non è un mistero che il tenore di vita al nord è differente di quello del sud, che i contributi siano differenti d a nord a sud che le stesse leggi cambino da Nord a Sud (abbiamo altre esigenze ed una criminalità differente). Che i prezzi siano diversi da Nord a Sud.
    Tante cose devono cambiare per poter risollevare il Sud, anche se basterebbe che restituissero al SUD tutti i capitali che razziarono nel momento dell’Unità d’Italia e che riaprissero tutte le industrie che furono costrette a chiudere nello stesso periodo, che ridessero al SUD tutta la mano d’opera che fecero fuggire all’estero come conseguenze della leva obbligatoria nel 1861 e tutti i contadini che furono fucilati ingiustamente tacciati come briganti.
    Quando Bossi, Calderoni e Marroni aprono la bocca devono ricordare anche queste cose.

    http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/retribuzioni/gabbie/gabbie.html

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  2. Berlusconi più lascia passare il tempo e più la Lega prende il sopreavento e spacca l’Italia nel suo disegno ignorante e pericoloso. Berlusconi non prenderà più voti nel Sud è chi lo vota si autocastra.

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  3. Come nazionalista sono contrarissimo alle gabbie salariali.

    Già dobbiamo sorbirci la compressione dei salari per via dell’utilizzo della manodopera allogena e clandestina a basso cost…. che ruba letteralmente il lavoro ai nostri connazionali….ora aggiungiamo anche le gabbie salariali e andremo dritti dritti verso un “cul de sac”

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  4. Che cosa intende dire il ministro Saccone quando afferma che i cittadini italiani non sono tutti uguali?Non ci sono stati giornalisti ed intervistatori televisivi(certamente prostituiti ai politici) che abbiano chiesto delucidazioni in merito.I cittadini del sud Italia furono,sono stati e continuano ad essere sfruttati dai vari governi che,da più di cento anni ad oggi,favorirono,hanno favorito e continuano a favorire lo sviluppo del nord Italia, ovviamente a scapito del sud. I “settentrionali” malvagi ,ignoranti e finti ignoranti,devono mettersi in testa che sono debitori nei confronti del sud e che ciò che è stato tolto deve essere restituito con gli interessi. Chi non ha le idee chiare , studi la storia italiana e si renderà conto della realtà.Il federalismo, può avere senso soltanto se tutte le regioni italiane partono dallo stesso “piedistallo”;ciò che vogliono gli eredi del razzista Miglio, non è il benessere degli italiani ma l’ “affossamento” del sud.In poche parole ,vogliono salari,stipendi ed introiti vari notevolmente più bassi per i meridionali (i quali dovranno pagare tasse più elevate rispetto ai cittadini del nord) e lauti stipendi, salari ed introiti vari per i milanesi , i torinesi ,i veneziani etc. etc…….
    Ciò che mi lascia veramente stupito e perplesso,è il silenzio dei politici meridionali. E’ possibile che siano tutti prostuiti a questo o quell’altro politico settentrionale?Tacciono per tenere il “culo” attaccato alla “poltrona” ,andando contro gli interessi di chi li ha votati?Se le cose stanno così,c’è veramente da preoccuparsi……. Sono come le prostitute, le quali fanno guadagnare molto danaro agli sfruttatori (molti fra i politici settentrionali),accontentandosi di “vivacchiare” per “quattro soldi”.Fra questi abominevoli “mezzi uomini “ce ne sono alcuni dall’aspetto di “acchiappa farfalle”,gli manca la “retina” come la “vispa Teresa”.Non faccio nomi, basta guardarli con attenzione…. Chiudo questo mio lungo commento, asserendo che per il Governo italiano i cittadini devono essere tutti uguali e devono avere tutti la stessa dignità.Se un settentrionale può permettersi di andare in un ristorante di lusso o in un albergo molto costoso ,anch’io devo potere fare lo stesso;non posso stare in silenzio a guardare gli altri che crescono mentre io ,per volere degli eredi del razzista Miglio e di molti settentrionali,vado all’indietro.Certe frasi, da parte di coloro che governano, non voglio più sentirle. Si sono permessi di offendere il Sud dell’Italia…. Non lo facciano più! La reazione dei meridionali potrebbe essere pari all’offesa , se non addirittura più elevata. Non siamo così imbecilli come pensano quelli della lega nord .

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  5. Naturalmente, quando parlo di reazione,non intendo terrorismo e violenza.Io sono un povero insegnante in pensione,il quale ha insegnato ai propri alunni la non violenza ed il comportamento civile e non ho agganci con persone violente ed eversive. Il mio è lo sfogo di una persona che si sente calpestata in modo vergognoso da alcuni parlamentari i quali fanno delle affermazioni che sono altamente offensive per i cittadini meridionali e mi dà fastidio il silenzio dei parlamentari meridionali.Tengo a precisare che ho il massimo rispetto per tutte le persone del Nord -Italia che si comportano civilmente e che non sono razzista. Stimo tutte le persone che meritano di essere acclamate,indipendentemente dal colore della pelle , dal conto in banca e dal luogo di nascita.Vorrei che tutti quanti ci volessimo bene e ci rispettassimo, facendo tutte le cose positive che ci insegna Gesù Cristo.

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  6. Voglio ancora precisare che ,malgrado tutto,non provo odio o disprezzo nei confronti di Miglio (che fu l’ideologo della lega nord);probabilmente, le frasi contro i meridionali ,i negri e le persone dell’America latina,per il suo modo di vedere la vita,erano fondate,ma non condivisibili ed accettabili.Nei Paesi di questo Mondo, stanno bene le persone che hanno la fortuna di essere governate da politici validi,i quali, oltre a pensare alle loro “tasche” ed al loro potere,pensano anche o soprattutto al benessere di coloro che li hanno votati.Quando ero ragazzino, nel mio paese,i contadini andavano a lavorare alle quattro di mattina e rincasavano al tramonto del sole.Verso i sessanta – settant’anni, camminavano “piegati in due”; altro che fannulloni e ” pidocchi” che succhiavano il sangue dei settentrionali! Quelle persone sapevano veramente il significato del verbo lavorare. Bossi o Calderoli lo capiscono tutto ciò? Mi auguro che,riflettendo in modo onesto,cambino il loro atteggiamento. Ultima cosa: Non è vero che al Nord la vita sia più cara che al Sud………….Spero di avere dato chiarimenti esaurienti circa il mio modo di reagire alle offese nei confronti dei meridionali.

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