I Riformisti diffidano Melchionda: Sulle Terre dell’Orientale un patto scellerato

I Liberi e Riformisti diffidano il Sindaco Melchionda e denunciano: «Terre de ‘L’Orientale di Napoli’: patto scellerato ai danni di Eboli, e chiedono un consiglio comunale urgente».

I riformisti: Accontentarsi di pochi spiccioli, per mettere una toppa al bilancio senza risolverne, e rinunciare alle proprie ragioni aprendo la strada agli affari di qualche caporione della piana, non ha nulla a che fare con il governo di Eboli e la tutela degli interessi dei suoi cittadini.

Salvatore Marisei-Antonio Petrone-Carmine Campagna
Salvatore Marisei-Antonio Petrone-Carmine Campagna

EBOLI“Abbiamo diffidato Malchionda – scrivono nella nota politica che segue i Consiglieri Comunali Liberi e Riformisti Salvatore Marisei, Carmine Campagna, Antonio Petrone, che a tale proposito hanno presentato al Sindaco di Eboli Martino Melchionda diffidandolo, e al Presidente del consiglio Comunale Luca Sgroia un’interrogazione scritta che si allega integralmente alla presente sulla vicenda delle Terre dell’Orientale da anni tenute in fitto e sulle quali grava no gli usi civicidal siglare la transazione con l’Istituto L’Orientale di Napoli, conciliando una lite avviata nel 1991 dall’allora Sindaco Donato Guercio per garantire ad Eboli la proprietà delle “Terre dell’Orientale” ed il diritto di uso civico sulle stesse a vantaggio dei suoi concittadini. Una transazione non conforme agli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale con delibera n. 11 dell’11.02.2009, già allora costretto a deliberare sulla base di informazioni incomplete.

Parliamo di un patrimonio di circa 400 ettari a Eboli, – precisano i Liberi e Riformisti – nella zona più fertile della piana del Sele, e di oltre 200 ettari ricadenti nel comune di Battipaglia, che ci si appresta a svendere senza informare né il Consiglio comunale, né l’opinione pubblica.

Diciamo no ad un patto scellerato del tutto insoddisfacente e dannoso per il Comune a fronte della sola acquisizione in piena proprietà di circa il 25% delle terre contese, e del 10% circa in comproprietà con l’Università l’Orientale di Napoli per realizzare insieme un progetto di sviluppo, omettendo la regolamentazione degli sui civici e la ripartizione dei ‘frutti’ dei terreni almeno a far data dalla lite ed escludendo, tra l’altro, i terreni ricadenti nel Comune di Battipaglia a beneficio dei privati.

Ma cosa ancor più grave, – aggiungono nella loro nota i riformisti – abbiamo saputo, ed il Sindaco era ben informato, che la parte che verrà al Comune è soggetta ad un vincolo di inedificabilità assoluto per effetto del Piano dell’Autorità di Bacino vigente da metà del 2012.

All’Istituto universitario, invece, andrebbe la parte maggioritaria, edificabile, il cui valore di mercato è pari a centinaia di milioni di euro.

Una disparità di valore e di trattamento – fanno rilevare i Riformisti – di cui non vi è traccia nello schema di transazione, ma che equivale alla perdita per Eboli dell’occasione di risanare le casse comunali, abbassare le tasse ad imprese e cittadini e pagare i fornitori stremati dalla gestione fallimentare.

Accontentarsi di pochi spiccioli, – concludono la nota i consiglieri Marisei, Campagna e Petrone – per mettere una toppa al bilancio senza risolverne le criticità, e rinunciare alle proprie ragioni aprendo la strada agli affari di qualche caporione della piana, non ha nulla a che fare con il governo di Eboli e la tutela degli interessi dei suoi cittadini.

Chiediamo con urgenza un Consiglio comunale sulla questione per fare la scelta giusta ed evitare che la Corte dei Conti debba occuparsi anche di questo danno erariale.

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA E ORALE IN CONSIGLIO COMUNALE

Al Sindaco di Eboli

p.c. al Presidente del Consiglio Comunale

I sottoscritti Consiglieri Comunali Petrone, Marisei, Campagna,

PREMESSO

  • che il Comune di Eboli, senza informare né il Consiglio comunale, né l’opinione pubblica su una materia di grande interesse, con delibera di Giunta Comunale n. 2 del 10.01.2013 avente ad oggetto “Vertenza Comune di Eboli c/Istituto Orientale di Napoli. Approvazione schema atto transattivo per la conciliazione della controversia”, ha approvato gli atti per transigere una lite avviata nel 1991 dall’allora Sindaco Donato Guercio per garantire ad Eboli la proprietà delle “Terre dell’Orientale” ed il diritto di uso civico sulle stesse a vantaggio dei suoi concittadini;
  • che il Comune non può disporre degli usi civici ai sensi della “Legge quadro in materia di usi civici e proprietà collettive” Aprile 2005, che rafforza e ordina la legislazione precedente;
  • che in argomento è già intervenuta la Corte dei Conti con la Sentenza n. 1645 del 17/08/2010 (Sez. Giurisp. Lazio) che ha condannato i responsabili dell’Ufficio Urbanistica, per danno erariale, al risarcimento all’Ente comunale dei canoni di occupazione non incassati relativi all’arbitraria occupazione di terreciviche (così come definite nella Legge 1766/1927);
  • che lo schema di transazione, tra l’altro, non è conforme agli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale con delibera n. 11 dell’11.02.2009, ed è stato assunto sulla base di informazioni incomplete e non atte a garantire una decisione conforme alle leggi e rispettosa degli interessi generali;
  • che, in particolare, la trasformazione del “REGIO ISTITUTO ORIENTALE DI NAPOLI “ – successivamente denominato “ISTITUTO UNIVERSITARIO ORIENTALE DI NAPOLI” – in UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI “L’ORIENTALE ha fatto venire meno le ragioni e gli scopi, essenziali per la validità dell’atto, che indussero Matteo Ripa a donare senza titolo al Collegio dei Cinesi i cespiti in oggetto;
  • che il comune di Eboli ha diritto alla rivendicazione anche dei terreni gravati in favore dei suoi cittadini ricadenti nel Comune di Battipaglia perché la donazione di Matteo Ripa è anteriore alla sua costituzione in Comune;
  • che l’Istituto L’Orientale ha già venduto, senza darne conto al Comune di Eboli, altri cespiti gravati da usi civici ricadenti sia sul territorio di Eboli che di Battipaglia, laddove il notaio rogante ha avuto cura, riconoscendone la validità, di farne salvi i diritti nei confronti dei compratori;

CHIEDONO DI SAPERE

  1. Se non ritiene illegittimo e contra legem la pretesa avanzata nella Delibera di Giunta n.2/2013 di transigere i diritti di uso civico di cui non si ha la disponibilità;
  2. Se non ritiene del tutto insoddisfacente e dannoso per il Comune di Eboli siglare l’atto transattivo di cui in premessa a fronte della sola acquisizione in piena proprietà di circa il 25% delle terre contese, e del 10% circa in proprietà comune e condivisa con l’Università l’Orientale di Napoli, omettendo la regolamentazione degli sui civici e la ripartizione dei ‘frutti’ dei terreni almeno a far data dallalite ed escludendo, tra l’altro, i terreni ricadenti nel Comune di Battipaglia a beneficio dei privati;
  3. Chi, dove e quando ha stabilito di realizzare, a totale carico del Comune, su parte dei terreni oggetto di transazione, come si legge nella Delibera di Giunta, un centro di studi e ricerche sulle attività agricole e le economie locali e di una struttura da destinare ad iniziative didattiche, scientifiche e di formazione su temi rilevanti in materia di incontro tra le culture, il cui costo potrebbe essere superiore al valore dei terreni ricevuti in transazione, senza specificare gli oneri ricadenti sull’Istituto L’Orientale, anche della costosissima gestione successiva;
  4. Se non ritiene che sia competenza del Consiglio Comunale formulare ogni indirizzo sul tipo di attività che si debba ivi realizzare, come sancito nella delibera consiliare richiamata in premessa, sulla base di una relazione sui costi di realizzazione e di gestione e l’individuazione del gestore unico;
  5. Allo stato, con quali risorse il Comune, notoriamente in condizioni di dissesto, assume l’obbligo di cui all’art. 3 della transazione di avviare le attività volte alla realizzazione del predetto centro;
  6. Se non ritiene che assumere tale obbligo generico possa palesarsi come un espediente per fare apparire favorevole la transazione, salvo ad esporre il Comune a future pretese risarcitorie dell’Istituto L’Orientale di Napoli;
  7. Perché il diritto di prelazione che opera in caso di vendita dei terreni oggetto di transazione, difformemente al deliberato del Consiglio comunale, è istituto solo a favore del Comune di Eboli che lo eserciterebbe anche in nome e per conto della Provincia di Salerno e della Regione Campania che, inopinatamente, non sono state coinvolte nella definizione transattiva della lite; anche in considerazione del fatto che dette istituzioni hanno ripetutamente espresso parere contrario alla vendita di detti beni per preservarne la destinazione;
  8. In particolare con quale atto la Provincia di Salerno e la Regione Campania hanno assegnato al Comune di Eboli la facoltà, richiamata nello schema transattivo, di esercitare la prelazione in loro nome e per loro conto e se non ritiene, in mancanza di qualsivoglia autorizzazione, di offendere le istituzioni con cui si dovrebbe collaborare nell’esclusivo interesse di Eboli;
  9. Quali sono le ragioni di un’improvvisa accelerazione di questa transazione che viene resa nota solo a cinque giorni dell’udienza, fissata per il 24 gennaio 2014, nella quale si intende formalizzarla;
  10. Se ci sono state pressioni di privati interessati all’acquisto sia dei terreni dell’Istituto L’Orientale che di quelli di cui dovrebbe divenire proprietario il Comune, chi sono ed eventualmente che rapporti hanno avuto con lei;
  11. Se non ritiene che accelerare i tempi rinunziando a un grande patrimonio per averne la disponibilità di una piccola parte, per venderla e destinare il ricavato a coprire i debiti che lai ha prodotto, possa causare ulteriori danni al Bilancio Comunale ormai ufficialmente falso, visto che ha finalmente riconosciuto che ci sono stati appostati circa 5,5 milioni di residui attivi inesigibili (crediti non più riscuotibili) per gonfiare le entrate e pareggiare i debiti, come noi avevamo ripetutamente osservato;
  12. Se non ritiene – questa interrogazione è un invito diffida a farlo – in ragione del tempo trascorso, di dover nuovamente sottoporre la questione al Consiglio Comunale, che va messo in condizioni di determinarsi liberamente e consapevolmente fornendo tutte le informazioni necessarie ai Consiglieri: l’atto di donazione, i provvedimenti di trasformazione dell’Istituto Orientale, gli atti pubblici di compravendita dei terreni già stipulati senza coinvolgere il Comune di Eboli, la mappa dei terreni di proprietà di Eboli ricadenti nel comune di Battipaglia, una relazione di stima sul valore di tutti i cespiti e un progetto di massima per la realizzazione e la gestione del “centro studi interculturale” che il Comune si impegna a realizzare sostituendosi, di fatto, a un dovere dell’istituto L’Orientale e quanto altro necessario.

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Eboli, 25 gennaio 2013

2 commenti su “I Riformisti diffidano Melchionda: Sulle Terre dell’Orientale un patto scellerato”

  1. Eliminare i feudatari e approntare un grande piano di sviluppo urbanistico. E’ ovvio che questa amministrazione non e’ in grado di attuare nessun progetto.

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