L’Ospedale di Agropoli non si chiude. Il TAR sospende il provvedimento dell’Asl

Il Tar ha accolto il ricorso del Sindaco di Agropoli Alfieri. L’Ospedale di Agropoli per il momento non si chiude.

La Federazione dei Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche con il suo Coordinatore Scatillo va all’attacco della Direzione Generale ASL: incompetenti pericolosi per la salute pubblica.

Scotillo-Rolando
Scotillo-Rolando

AGROPOLI – Il Tar sospende il provvedimento di chiusura dell’Ospedale di Agropoli. La notizia è giunta, accompagnata da applausi scroscianti, durante la conferenza stampa che si è tenuta sull’Ospedale Civile di Agropoli. D’altro canto era già stato previsto dalla Federazione dei Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, che un eventuale impugnatura attraverso un ricorso al TAR Campania Sezione di Salerno, da parte dei soggetti interessati, come ha fatto il Sindaco del Comune di Agropoli Franco Alfieri, avrebbe visto la ASL SALERNO soccombente, in quanto gli atti a monte della decisioni di chiusura del plesso erano imbibiti di illegittimità.

ospedale_agropoli
ospedale_agropoli

Un’altra sgambetto evitato, almeno per il momento. La sospensiva del Tar almeno mette in condizione le parti di discutere e di far comprendere che gli sprechi stanno altrove e che le territorialità e l’assistenza sul territorio non si può risolvere capitozzando strutture e servizi. Ma gli uomini del Presidente non si arrenderanno e continueranno a “sfasciare” ogni cosa viene a  contatto con loro.

Di questo ne è convinta la Federazione dei Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, che a sua volta individua nella Direzione Generale dell’ASL guidata da Antonio Squillante, la maggiore responsabile e per questo attraverso il suo Coordinatore Nazionale li ritiene incompetenti pericolosi per la salute pubblica.

”Quello che preoccupa maggiormente”  dichiara il Coordinatore Nazionale della FLP SANITA’ Rolando Scotillo è il forte grado di incompetenza che sta caratterizzando la gestione Squillante e le decisioni  che lo stesso sta mettendo  in atto senza sentire le parti sociali ed il Comitato dei Sindaci e che potrebbero esporre la cittadinanza a gravi problemi nella tutela della salute pubblica: senza atto aziendale e piano attuativo , senza rimodulare il sistema di urgenza ed emergenza, senza creare le reti di assistenza –  così come previsto dal decreto 49 /2010 – solo incompetenti o peggio  irresponsabili possono chiudere Ospedali che garantiscono con efficienza il servizio. Della cosa sarà avvisato il presidente della Regione a cui chiederemo le immediate dimissioni di tutto lo staff della Direzione Generale che in questo caso si è sottoposto ad una  ennesima magra figura non compatibile per la carica istituzionale ricoperta”.

Franco Alfieri
Franco Alfieri

E’ il caso ormai che dutti i territori colpiti da provvedimenti assurdi, incompetenti ed irresponsabili, che mirano a ridimensionare se non chiudere Reparti e Presidi Ospedalieri rincorrendo piccoli privilegi e piccole vendette a scapito dei cittadini che si vedono sottrare strutture e servizi organizzino uniti forme di proteste tese a salvaguardare conquiste faticosamente raggiunte. Questa classe “dominante” con la scusa di operare una revisione delle spese usa l’ascia sulle strutture e sui servizi e al contrario, coltiva la pianta dei privilegi, ingolfando con centinaia e centinaia di migliaia di euro personale medico che opera in ALPI e che attraverso convenzioni come il caso del Medico Michele Verrioli, benchè dirigente dell’UO di Anatomia patologica dell’Ospedale di Eboli, il quale contemporaneamente è convenzionato con ben 5 Ospedali, ricevendo centinaia di migliaia di euro a fronte, pare, di una lista di attesa che andrebbe intorno ai 90 giorni, tempi ben più lunghi delle speranze di vita di moltissimi pazienti affetti da varie forme tumorali.

Agropoli: 28 marzo 2013

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