L’Urbanistica ad Eboli: La grande zona d’ombra

L’Urbanistica ad Eboli secondo Sinistra Unita, Rifondazione comunista e Rosania è una grande zona d’ombra.

L’amministrazione Melchionda, è tornata ad essere luogo di concentrazione di grandi ed oscuri interessi, fattore scatenante di scontri politici, di guerre per bande dentro maggioranze di governo variabili. L’Housing sociale in variante e il PRG nel cassetto.

Gerardo Rosania
Gerardo Rosania

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo L’urbanistica ad Eboli, con l’amministrazione Melchionda, è tornata ad essere luogo di concentrazione di grandi ed oscuri interessi, fattore scatenante di scontri politici, di guerre per bande dentro la maggioranza di governo, di crisi dell’ Amministrazione, di scomposizione e ricomposizione di variegate maggioranze. Tutto questo senza che né la città, né le forze sociali, né i partiti politici, né il Consiglio comunale abbiano mai avuto la possibilità di conoscere o di discutere  quello che sta effettivamente avvenendo.

Eboli aveva dovuto aspettare ben trenta anni per avere il suo piano urbanistico: la prima stesura risale al 1972, l’approvazione al 2002. Alla fine di questo lungo iter si trattava di attuarlo, approvando i Piani Particolareggiati, e di apportare gli opportuni correttivi, là dove fossero sorti problemi, convocando il redattore del Piano Regolatore Generale.

Così non è stato!

Melchionda & C fin dall’inizio si sono posti l’obiettivo di “snaturare” il PRG, concentrando gli sforzi nella ricerca  di una lunghissima serie di “varianti puntuali” successive! Per prima ecco la proposta di variante del piano per il Centro antico:  si consentiva di modificare il perimetro delle “insulae” ed il percorso delle strade secolari. E poi  le varianti a valanga, sempre ad opera della maggioranza e senza dare alcuna motivazione di tali scelte:

  • la variante della fascia costiera (rimasta terra di nessuno!);
  • quella sull’ex macello comunale;
  • quella sulla casa cantoniera;
  • quella del “piano spiaggia”: presentato, rinviato, ripresentato e poi ritirato!
  • quelle sul Regolamento Edilizio Comunale (REC);
  • quella per consentire di spostare in zona agricola attività presenti in città
  • quella dell’”housing sociale” a Fontanelle!

Perché fare l’housing sociale a Fontanelle, in piena zona agricola, in variante al Piano Regolatore?

E’ possibile farlo altrove, su terreni comunali, riqualificando ad esempio il quartiere Pescara – o comunque nei comparti che lo  consentono – senza  accrescere artificialmente il carico abitativo della città, sfruttando i ”particolareggiati” (che diventano sempre meno appetibili, dato che la crescita demografica di Eboli è prossima a zero e il settore edilizio è messo in ginocchio dalla gravissima crisi).

Infine il Piano Urbanistico Comunale, strumento di incerta paternità la cui redazione è costata circa 400.000 euro, depositato da oltre un anno e mezzo, è rimasto imbalsamato in uno dei cassetti della “stanza dei bottoni”.  E intanto su queste varianti (come “confessato” in Consiglio comunale da esponenti della maggioranza) si apre una crisi amministrativa!

Il sindaco si dimette, parti della maggioranza escono sbattendo la porta.  Poi il sindaco ritira le dimissioni, ma intanto parti della maggioranza fanno saltare per due volte di seguito le sedute del Consiglio comunale!

  • Noi ci chiediamo:  perché? 
  • Quali sono gli interessi in gioco?
  • Su quali punti si consuma lo scontro? 

Nessuno riesce a saperlo. Nessuno della maggioranza sente il dovere di riferire agli ebolitani, al Consiglio comunale, alle forze politiche. Tutto questo  mette in evidenza che non esiste alcun disegno organico di crescita della città.

  • Qual è l’idea  dello sviluppo di Eboli che questa maggioranza persegue? 
  • Quali sono le priorità? 
  • Quale la direttrice di crescita urbana? Tutto si ammanta di segreto

L’urbanistica, nelle mani di Melchionda e di chi lo sostiene, ritorna drammaticamente ai bassissimi livelli degli anni sessanta. Torna ad essere la grande zona d’ombra della politica ebolitana.

Anche per questo, mandare a casa questa Amministrazione e questa maggioranza è necessario ed urgente per la città!!

Eboli, 24 luglio 2013

19 commenti su “L’Urbanistica ad Eboli: La grande zona d’ombra”

  1. hai anche il coraggio di parlare in pubblica piazza, vergognati ci hai ammazzati tutti con la tua politica comunista vattene a mosca.

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  2. Caro Gerardo, lo sdegno di “Enzo” è lo sdegno di molti in questo paese ma è frutto della mala informazione che i tuoi “nemici” hanno fatto trapelare col tempo senza che voi estensori e padri del nuovo PRG rispondeste per le rime. Credo che sia venuto il momento di fare chiarezza su molte cose a proposito del PRG come tomba per il paese.
    Io, per quel poco che ho capito, posso dire solo alcune cose:
    1) lo spirito di quel PRG, perfettibile e per nulla definitivo, racchiudeva in se un elemento “rivoluzionario” lo stop alla corsa al consumo del territorio riconoscendo ad esso la sua naturale vocazione, quella agricola;
    2) il settore edile non era stato per nulla mortificato perché quel PRG prevedeva la costruzione di unità abitative ma non, come voglio i padroni del vapore oggi così a casaccio, ma tenendo conto del trend di crescita della popolazione e delle richieste alloggiative;
    3) il PRG non mortificava l’economia anzi ne dava uno slancio, certo nel futuro prossimo, ma apriva le porte alla speranza di una crescita “alternativa” a quella di Battipaglia, di Capaccio e di tutti i paesi dell’agro nocerino sarnese.
    Il territorio come patrimonio collettivo da tutelare.
    Un PRG non può essere definito una porcata solo perché non soddisfa gli interessi di pochi, un PRG deve guardare all’interesse della maggioranza dei cittadini.
    Questo è quel poco che ho capito.
    Credo sia DOVEROSO, carte alla mano ed onestà intellettuale, far capire finalmente ai cittadini cos’è e cos’è stato il nuovo PRG ad Eboli senza preoccuparsi di evidenziare storture e deficienze.
    facciamo chiarezza su questa cosa una volta per tutte visto che i “vostri” amministratori, pezzo per pezzo, lo stanno lentamente snaturando.
    GERARDO a te la parola. Con affetto!!!!

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  3. Armando ho letto con attenzione il tuo post e ho capito cosa affermi di aver capito.
    Quello che non colgo però è la presenza, anche di uno solo, di azioni e comportamenti destinati a produrre gli – ipotetici- effetti positivi di quel PRG che tu hai citato.
    Anche la + nobile delle azioni, cosa che in questo caso non è perchè il PRG che tu indichi per alcune parti è stato studiato scientificamente per danneggiare delle persone ed avvantaggiarne altre, se non si traduce in vantaggi concreti e tangibili per la popolazione è tamquam non esset.
    Facciamolo questo incontro con Rosania che ci spieghi pure però qualche domanda gliela faccio io poi vediamo se e come risponde.
    Buona domenica.

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  4. Caro blue book se quello che affermi corrisponde a verità il fatto è di una inaudita gravità (e su questo non faccio sconti a nessuno) ma è proprio per questo che vorrei che i “padri” di quel PRG vengano a spiegarci come stanno effettivamente le cose perché di quel documento se ne parla da troppo tempo e spesso a sproposito (nell’uno e nell’altro verso).
    Sarebbe bello vedere in un convegno pubblico due tecnici (uno pro e l’altro contro) che alla luce del contenuto di quel PRG e delle azioni prodotte o meno nel tempo ci diano una spiegazione FINALMENTE chiarificatrice ed ultima anche perché, non dimentichiamolo, l’elaborazione di quel PRG è costata alla nostra comunità un bel po’ di quattrini.
    Vi esorto, quindi, ad organizzarlo questo incontro e ad analizzare oggettivamente e non ideologicamente la cosa e a darci lumi. Pagando le tasse credo ne abbiamo anche un po’ il diritto. Accettare la verità dei fatti o ammettere l’errore è segno di grande intelligenza. Dimostrate una volta per tutte che veramente siete intelligenti. Allora, vi aspettiamo …

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  5. A prescindere dai , spero , pochi casi particolari il problema è un altro.
    Se vogliamo analizzare lo strumento urbanistico in maniera formale ci vogliono di sicuro i tecnici ma se guardiamo agli effetti che esso ha provocato sull’economia cittadina non bisogna essere tecnici per capire la sostanza.
    Quanti anni sono passati dall’approvazione? Quali sono stati i benefici? Quante imprese edili hanno chiuso?
    Basta avere pochi dati e fare un piccolo bilancio non serve nemmeno il dibattito.

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  6. @Armando V. io non capisco se sei carne o pesce devo essere sincero, sono un ebolitano indignato dinanzi a tanta arroganza post rosania e ancora trovo gente che lo difende ma state scherzando? dimmi da quanto non vedi una Gru nella città? te lo dico io se permetti sono circa 20 anni che ad Eboli non si realizza una casa o palazzo, ma tanto abusivismo vedi dati del COMUNE……..adesso spiegatemi di chi è la colpa ma senza essere KMER ovviamente o si è liberi di pensiero o meglio finirla qui. con stima.

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  7. Sono libero di pensiero, caro Enzo e non voglio essere né carne né pesce perché significa essere di parte e quando lo si è si hanno gli occhi foderati di prosciutto. Io ho solo deto che bisogna capire una volta per tutte se il PRG di Eboli è stato una catastrofe per il paese o se uno strumento per il rilancio del territorio. Ovvimente se pensi che lo sviluppo di un’area passo SOLO attraverso il cemento possiamo chiudrla qui se invece si ha una visione più ampia ed un respiro più lungo possiamo ragionare. Ti risulta che il PRG non abbia MAI previsto la relizzazione di nuovi alloggi? Se si dove. Ti risulta che il PRG non abbia mai previsto lo sviluppo di aree come la fascia costiera, per il quale c’era già un progetto bloccato da chi non voleva un destino diverso per quell’area? Tutti i piani particolaeggiate, prodotti e chiusi nei cassetti vanno verso la direzione dello sviluppo del lavoro? Perché non vengono attuati? L’economia è ferm per colpa di Rosania (che sicuramente avrà altre colpe ma non certo quella di volere la morte di questo paese). Sei proprio sicuro che cementificando ovunque Eboli isolleverà le proprie sorti? Non sarebbe più ineterssante ristrutturare il già realizzato visto che poche sono le coppie che si sposno, pochi sono mtui ergti dale banche e sempre meno chi ha un lavoro e sempre più chi lo perde? L’esigenza di costruire olre 250 alloggi in località Fontanellenasce da una vera richiesta del mercato o nasconde qualcosa che ci sfugge? la vera risors è il territorio ed il paesaggio che se ben manutenuto può dare lavoro a chi lavoro non ce l’ha. Se rendessio quste zone più belle sarebbe più apptibile per l turismo e questo porterebbe altro lavoro. Sei mai andato in Umbria e in Toscana? Sono un sognatore? Può darsi ma una cose è crta che chi ha creduto in questo sogno fermamente oggi vive in piccoli paradisi e con quei paradisi ci mangia. Saluti!

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  8. @ Armando V. Perdonami ma nelle tue parole leggo il delirio piu’ totale e preferisco chiuderla qui. tu non vivi a eboli sei un marziano lasciamo stare. con stima

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  9. @Armando Voza. in Umbria ho fatto il militare per 12 mesi e la conosco bene e non ha il mare ma un bellissimo lago il trasimeno che nelle mani di rosania sarebbe stato prosciàto per metterci un campo room. La toscana ha una struttura medioevale ed è naturale senza mare ovviamente. qui si parla di sviluppo a 360° ma vedo che tu non capisci tanto la gravità forse perkè hai un ottimo stipendio e mi fa piacere per te….ma pensa agli operai edili e tutto l’indotto che in 20 anni si sono decimati nella nostra città. credimi Armando Voza vorrei vederla come la vedi tu ma la realtà è ben altra.

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  10. Non è solo il cemento la via di sviluppo ma se alla chiusura delle aziende fosse corrisposto un altro beneficio allora nulla quaestio invece al blocco dell’edilizia nessun altro vantaggio ha fatto da contrappeso per la popolazione . Nessuno degli obiettivi che si era posto chi ha ideato quello strumento si è realizzato in circa 15 anni credo e in + c’è stato il blocco dell’edilizia che è stata la beffa che si è aggiunta al danno.

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  11. Pur non condividendo le attuali scelte politiche del compagno Rosania, non posso non prendere posizione al fianco di Armando Voza circa le critiche selvagge fatte a Gerardo ed al Piano Regolatore che ha fatto approvare nel 2004 ed operante in questi nove anni.
    Intanto non condivido che sia stato il piano a bloccare tutto, perché questo piano le cui lodi sono state tessute da autorevoli tecnici anche su questo Blog come l’arch. Luigi Manzione e altri, può non essere condiviso per la filosofia a cui si è ispirato, ovvero la programmazione urbanistica nel breve e medio periodo, ma quando si dice che a Eboli non si fanno case da almeno 20 anni, si ignora la realtà che è ben altra. Cioè che durante l’epoca Rosania manco a farlo apposta si sono costruite più abitazioni regolari degli ultimi trent’anni, basti andarsi a leggere le statistiche riportate nella pubblicazione che fu fatta pubblicare dal Comune a fine mandato amministrativo.
    Per quanto riguarda il piano vigente, redatto dal prof. Vezio De Lucia e dai suoi collaboratori, tra cui voglio solo citare il prof. Giovanni Caudo, attualmente nominato assessore all’urbanistica della città di Roma, non credo per spartizioni politiche, ma conoscendolo per la grande professionalità che ha dimostrato di avere, anche quando ha consapevolmente ravvisato delle criticità del piano che si sarebbero dovute correggere ma, che invece hanno creato i presupposti politici e culturali per denigrarlo. Io che non sono un tecnico, ma un umile militante politico della Sinistra, ho condiviso con Rosania quelle scelte ed anzi le difendo perché ritengo che se si fosse attuato quel piano, così come era scritto nel programma del primo mandato di Melchionda, ovvero approvando i PUA (piani urbanistici attuativi, noi avremmo potuto avere in questi nove anni che sono seguiti un certo sviluppo urbanistico, edilizio ed economico che sicuramente non ci avrebbe risolto tanti problemi provenienti dalla crisi economica e finanziaria più grave degli ultimi ottant’anni, ma sicuramente avrebbe guidato una crescita equilibrata del nostro territorio a cui siamo tutti legati, senza il bisogno di ricorrere alle varianti per realizzare obiettivi di sviluppo e crescita di edilizia abitativa, perché quel piano prevedeva la possibilità di realizzare in dieci anni circa altri 2000 alloggi! A me dispiace che il dibattito che talvolta si avvia su queste colonne trascende nell’invettiva e nell’offesa più becera ed ideologica contro gli avversari politici, che si possono criticare per scelte non sempre azzeccate, ma quando si dicono fandonie non si riesce a discutere. Ed a me l’intervento di Voza mi è parso ragionevole e pacato, anche se non si può condividere perché si hanno i paraocchi contro un nemico che, è stato individuato da qualche tempo in Rosania, dimenticandoci che ai tempi della sua Amministrazione molte cose sono state fatte, tra cui vorrei ricordare la rinascita del centro antico, la metanizzazione della città, l’approvazione del piano degli insediamenti produttivi con la sua infrastrutturazione, il piano spiagge che ha avviato tra mille problemi, il Piano regolatore vigente, una programmazione della valorizzazione di quella che avevamo immaginato come la leva dello sviluppo turistico della nostra città, la Marina di Eboli e, tante altre opere che non voglio stare qui a ricordare ma che si aspettavano quelle si da trent’anni! E che ci hanno fatto inorgoglire di essere ebolitani quando abbiamo visto che tutto il Paese ha parlato della nostra città nei TG nazionali per le cose che si intraprendevano e facevano, perché si programmava e non si viveva alla giornata, come purtroppo si fa da un po’ di tempo a questa parte.
    A me dispiace soprattutto che molte persone che sono state protagoniste di quella stagione che ritengo essere stata straordinaria ed irripetibile non scendano in campo in difesa di quell’operato e magari si nascondono fra quelli che lanciano la pietra e poi nascondono la mano, come fanno alcuni protagonisti che poi hanno cambiato casacca!
    Un giorno faremo il bilancio politico di quell’esperienza che, come ho documentato in un libro di testimonianza politica che prima o poi pubblicherò e dal titolo “L’Alba di un nuovo giorno” già premiato l’anno scorso al concorso del Saggio per libri inediti, riapriremo il dibattito politico e culturale su quell’esperienza che ripeto è stata straordinaria ed irripetibile.

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  12. brutto vivere di ricordi, soprattutto perchè la mente tende a migliorarli. La persona che ha scritto un post kilometrico mi sembra molto jurassico definendo i suoi amici politici come compagni, oh my got!
    Parlano di una stagione irripetibile…per fortuna!
    Sono venuti dopo un dissesto e quindi con soldi in cassa e debiti azzerati; sono venuti dopo tangentopoli e con la nuova legge elettorale che garantiva grossi poteri ai sindaci rispetto al passato; hanno fatto un prg che per costruire devi essere un possidente terriero; hanno istituito un’area pip espropriando un terreno a poche lire ed oggi, dopo che il comune (noi cittadini)è stato condannato a risarcire di diversi milioni di euro i De Martino, quei danni ricadranno su quei pochi imprenditori rimasti; hanno votato un piano spiagge che è stato frutto di indagini e condanne e che prevede per i lidi il montaggio a giugno e lo smontaggio a settembre; sulla fascia costiera hanno diviso lotti di terreno, chissà in base a quale logica, in zone turistiche e zone agricole a macchia di leopardo; hanno fatto costruire nel centro storico palazzi completamente fuori contesto; hanno abbattuto le case, questo si e ne diamo atto però l’alternativa è stata l’area sic per proteggere topi, topone e zoccole. In conclusione se il futuro dovesse essere il passato allora siamo messi proprio male.
    Una domanda a chi sa rispondere: ma la leggenda secondo cui la notte prima dell’entrata in vigore del prg siano state firmate oltre 300 concessioni edilizie è vera? chi era il sindaco allora? chi gli assessori? chi i beneficiari? grazie

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  13. @Giovanni Tarantino: perdonami giovanni ma a che titolo intervieni? come cittadino, come esponete politico o come dipendente comunale???? cmq oltre a questo non capisco con quale coraggio vi permettete di difendere l’indifendibile…..amministazione Rosania 9 anni di profondo rosso sia economico e sociale, tutto fatto male dalle opere pubbliche alla pubblica assistenza al PRG e ancora Area PIP, ARANCNE, MAZZITELLI, CASSA DEPOSITI E PRESTITI, ai favoritismi politici alla negligenza di svariati assessori sotto comando KMER ROSSO. Non posso non far presente tutto questo ovviamente ma ci sarebbe anche dell’altro ad esempio 6 bagni autopulenti del valore di 116.000 + iva cada uno istallati entrati in funzione per pochi giorni e poi diventati depositi di legna, discariche, ecc ecc… vedi articoli e foto del passato…non voglio offendere nessuno ma siete pregati di non distorcere la realtà come avete abitudine a fare voi KMER ROSSI sperando in mai piu’ in un vostro ritorno ovviamente…..e adesso scatenatevi pure…….saluti.

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  14. Enzo, grazie per il delirio di cui sono vittima. Sarà il caldo forte.

    Lo preferisco al sapere questo paese devastato, INUTILMENTE, dal cemento. Poi mi sembra che non hai colto a pieno lo spirito di quel che dicevo. Ma non fa nulla. Buone vacanze a te e a tutti gli ebolitani (nonostante le coste non balneabili, a proposito di uso sconsiderato del territorio)

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  15. @Armando: perdonami ma non sono cosi colto come voi tecnocrati ambientalisti e retro’….preferisco lo sviluppo io non posso salvare il mondo come voi credete di fare….. è tempo perso! buone vacanze anche a te. ciao

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  16. Quello che scrive il sig. Tarantino è leggermente offensivo per l’ntelligenza delle persone.
    Rivisitare la storia in quel modo è legittimamente partigiano ma alquanto irreale.
    Cmq io non discutevo di politica ma di logica.
    Ho appreso che sono 9 anni da quando è stato istituito.
    Possibile che in nove anni non ci sia stato un solo vantaggio ma tutti svantaggi?
    E i vantaggi quando dovrebbero arrivare?
    E già che ci siamo facciamo una statistica delle case abusive costruite, con varie acrobazie urbanistiche, insieme a quelle regolari e di chi ha fruito di queste SCAPPATOIE .
    Ultima cosa il piano spiagge, la nota dolente.
    Propinare lo scempio che abbiamo avuto,abbiamo e avremo ancora per molto sotto gli occhi come un’operazione di grande successo mi sembra davvero ……… ( ognuno aggiunga il primo aggettivo che gli viene in mente 😉 ) .

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  17. Nessuno mi risponde? Eppure su questo blog scrivono molte persone informate ed interessate. Molti che oggi gridano allo scandalo. Ma negli anni scorsi da che parte eravate? Rileggiamola la storia di Eboli, ma in modo sincero e senza dimenticare niente

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  18. x enzo,scrivi cose sensate e condivisibili spesso fuori dal solito coro ma poi te ne esci con una cac(ci)ata tipo “preferisco lo sviluppo perchè salvare il mondo è tempo perso”…e qui crolla tutto il castello di carte, ecchecavolo…secondo te Armando e le persone sensate preferiscono il sottosviluppo? Questi cali di lucidità e di livello di ragionamento saranno dovuti al caldo, non si spiega altrimenti.Magari ne riparliamo più in là col fresco.
    x Giovanni Tarantino: puoi scrivere anche un trattato caro Giovanni,la grande occasione di cambiare le cose con Rosania e gli altri rivoluzionari bassoliniani(sic!!!)l’avete avuta e fallito per le identiche ragioni di vi ha preceduto,fattene una…ragione.
    Se non si riparte da una severa autocritica si pongono le diaboliche premesse di perseverare negli errori passati,il primo dei quali(secondo me) è quello di non lasciare spazio alle nuove generazioni e qui devo dire che Rosania si dimostra veramente tosto,tu però rischi di dare alle stampe un trattato di romantiche illusioni, errore,forse,ancor più grave.
    Beato chi fra voi ex rivoluzionari di scuola bassoliniana(bel maestro),ha sfruttato la sua immeritata fortuna politica finchè ha potuto e poi saggiamente si è ritirato in buonordine a godere(in intelligente silenzio) dei frutti della sua miserevole operetta politica. Onore,invece, alle incolpevoli nuove leve politiche di SEL e di altre forze politiche che per tanti motivi meriterebbero maggior fortuna e invece(per nostra sfortuna) trovano ancora poco,pochissimo spazio.

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  19. Ringrazo chi ha preso le mie difese ma vorrei dire ad Enzo che gli auguro (metaforicamente parlando) che i figli o i suoi nipoti debbano emigrare da Eboli solo per trovare uno spicchio di zona verde dove poter giocare, che debbano espatriare per trovre un parco giochi o debbano fare ore di auto per trovare un polmone verde dove ritemprarsi da una vita che ormai ha ben poco di vivibile. Quando ti (o si) renderà conto di cosa stiamo perdendo o abbiamo perso capirà che non è un’anima bella che sta parlando ma una persona che vorrebbe vivere (e far vivere)in un mondo migliore una vita che ne valga la pena di essere vissuta. 10-100-1000 persone che dicono qusto sono dei “tecnocrati ambientalisti retrò” incapaci di salvare il mondo se questo lo pensassero milioni di persone saremmo forse potremmo dare anche ai tuoi nipoti l’opportunità di vivere una vita migliore. E questo vale per tutti i “mast e cucchiara” che continuano a dire che il lavoro è “solo” cemento.

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