Ospedale di Eboli: La UIL va all’attacco di Squillante

Le richieste della UIL: Razionalizzazione delle risorse; Riorganizzazione delle attività; Riapertura di tutte le UU.OO. accorpate.

Montano le proteste. Nessuno sente sua la Proposta del DG ASL Sa. Chiesta dall’On. Gianfranco Valiante l’audizione in Commissione Sanità di Squillante: “Il direttore generale rimetta copia degli atti e, dunque, smetta di nascondere le carte e ritenere l’ASL cosa sua e di pochi altri”.

Ospedale di Eboli-foto Politicademenete
Ospedale di Eboli-foto Politicademenete

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – La Segreteria del Gruppo Aziendale del Presidio Ospedaliero di Eboli il 12 febbraio 2014 scorso, con Alfonso Pellegrino della UIL Medici P.O. Eboli, Vincenzo Romanzi e Vito Sparano della Segreteria UIL P.O. Eboli, ha inviato una nota scritta al Direttore Generale ASL Salerno Antonio Squillante e per conoscenza al Direttore Sanitario P.O. Eboli, al Commissario P.O. Eboli, al Segretario Generale UIL FPL, a tutti i lavoratori, e a tutti i Politici della Città di Eboli, avente ad oggetto: Razionalizzazione risorse; Riorganizzazione attività; Riapertura UU.OO. accorpate.

Si è preso atto – scrivono Pellegrino, Romanzi e Sparano – dell’ipotesi formulata dalla A.S.L. Salerno per razionalizzare le risorse e riorganizzare le attività al fine di costituire l’Ospedale Unico della Valle del Sele, a seguito dei decreti regionali n. 49/10 ed 82/13.

Preliminarmente, si ritiene dispersivo, nella sua non comprensione, la scelta di due Direzioni Sanitarie e di due Direzioni Amministrative per i PP.OO. di Eboli-Battipaglia e per quelli di Oliveto Citra-Roccadaspide. Per questa scelta non si è compresa l’utilità, ma soprattutto si percepisce la non convinzione a progettare, già da ora, l’Ospedale della Valle del Sele.

Vincenzo Romanzi
Vincenzo Romanzi

Al riguardo, – aggiungono i sindacalisti della UIL rivolgendosi al DG – si invita la S.V. a rendere intelligibili le motivazioni di tale decisione.

Volendo, poi, seguire il percorso al momento tracciato, si chiede la riorganizzazione delle attività, senza la loro riduzione, riferite ai PP.OO. di Eboli e Battipaglia, giacché bisognerebbe ragionare ormai come se fossero padiglioni di un’unica struttura ospedaliera.

In parole povere, caratterizzati i due plessi ospedalieri, cioè identificati i due “contenitori”, c’è bisogno di riempirli di “contenuti”, pena la non concreta traduzione di ciò che si è detto e scritto, con evidente nocumento per la erogazione delle prestazioni sanitarie cui è tenuta l’Azienda.

Si rende necessario, quindi:

  1. riaprire da subito le UU.OO. a suo tempo accorpate dal direttore sanitario del P.O. di Eboli senza atti formali della Direzione Generale;
  2. individuare da subito gli spazi da utilizzare all’interno del P.O. di Eboli, considerato anche il futuro trasferimento della Ginecologia al P.O. di Battipaglia, per l’adeguata allocazione di alcune UU.OO.

Per quanto sopra esposto, – proseguono i dirigenti sindacali UIL – si chiede alla S.V. di impartire con immediatezza le più opportune disposizioni. Solo così l’ipotesi formulata sarà caratterizzata anche da condivisibilità e sostenibilità. Altrimenti, rimarranno solo belle enunciazioni non seguite da azioni concrete e conseguenti.

Infine,Alfonso Pellegrino, Vincenzo Romanzi, e Vito Sparano concludono – i politici ebolitani sono invitati a non soffermarsi su proclami campanilistici e di facciata, ma a perseguire obiettivi tesi a garantire la realizzazione nel P.O. di Eboli di quanto formulato alla Regione Campania”.

Vito Sparano
Vito Sparano

Nonostante il Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante ha presentato la sua proposta di razionalizzazione degli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Oliveto Citra, le polemiche non tendono a smorzarsi, nessuno sente suo quel Piano, e tutti ne prendono le distanze. In tutti questi anni tra preannunci, annunci, smentite e passi indietro non è che si è dato un buon contributo al Sistema Sanitario e Ospedaliero della Valle del Sele, che con i suoi 4 Ospedali è risultato essere quella più sotto tiro.

I primi ad essere confusi sono coloro i quali, medici e infermieri, che ci lavorano quotidianamente; i secondi sono i Sindacati e le RSU, come è nel caso di questa nota della UIL che ritiene che l’Ospedale si debba rimettere in moto, partendo dalla Razionalizzazione delle risorse, dalla Riorganizzazione delle attività, dalla Riapertura di tutte le UU.OO. accorpate, ritenendo che a seguito delle scelte fino ad ora operate si sia lavorato in tono minore; i terzi sono i Sindaci, i quali lamentano che in tutti questi anni pur avendo chiesto in continuazione di essere ascoltati, non sono stati per nulla coinvolti in tutte le fasi “para-progettuali” ritrovandosi ora a rincorrere soluzioni rabberciate e punitive rispetto ai singoli Presidi Ospedalieri delle loro Città; i quarti ad essere rabbiosi, sono alcuni politici ed in particolare i Consiglieri Regionali di opposizione alla Giunta di Stefano Caldoro, che è anche Commissario Straordinario della Sanità in Campania., i quali non sono stati capaci di ottenere un confronto.

Gianfranco Valiante
Gianfranco Valiante

E infatti è da notare una dura presa di posizione del Consigliere Regionale del PD Gianfranco Valiante che in una nota ha sottolineato: «Per l’ennesima volta rileviamo la mancanza di informazione e la persistente scorrettezza istituzionale del direttore dell’Asl di Salerno verso chi siede in consiglio regionale e rappresenta, insieme ai sindaci, le comunità destinatarie di provvedimenti che l’Asl ritiene “cosa sua e di pochi altri“. Nelle more della convocazione dell’audizione, – aggiunge Valiante in tono polemico ma anche accusatorio nei confronti di Squillante – il direttore generale rimetta copia degli atti e, dunque, smetta di nascondere le carte».

Il Consigliere regionale Gianfranco Valiante a tale proposito, ha preannunciato che la recente elaborazione da parte del Direttore Generale dell’Asl di Salerno Antonio Squillante di una nuova proposta di organizzazione della rete ospedaliera della Valle del Sele (Battipaglia, Eboli, Roccadaspide, Oliveto Citra) sarà oggetto di valutazione in Commissione Sanità della Regione Campania, alla quale saranno presenti anche i sindaci interessati.

Ma se vi sono posizioni che chiaramente contestano sia le modalità che la sostanza della proposta Squillante, quello che più sconcerta è il silenzio del Presidente della Provincia Iannone, dei suoi vari Assessori e dei Consiglieri Provinciali che lo hanno sorretto, dei Consiglieri regionali, degli Assessori e del Governatore della campania Caldoro, che deve approvare il Piano, dei parlamentari Deputati e Senatori del Centro destra, primi fra tutti l’Onorevole Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia e dell’ex Ministro Mara Carfagna di FI-PDL, che al contrario taccioni. Sono favorevoli o sono contrari al Piano di Squillante. E’ importante saperlo.

Eboli, 16 febbraio 2014

7 commenti su “Ospedale di Eboli: La UIL va all’attacco di Squillante”

  1. denoto un crescendo wagneriano sulla struttura ospedaliera di eboli,gli articoli si susseguono l’uno + preoccupante dell’altro,ora non volendo né dare adito a rumors di città,nè ,non voglia IDIO scatenare una guerra tra poveri,sarebbe amorale che:
    CI TOLGONO IL PUBBLICO E MANTENIAMO IL PRIVATO,SAREBBE IL TRIONFO DELLA SEMPITERNA PARTITOCRAZIA E DEI FURBETTI DEL PAESINO!!!!

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  2. il terzo settore,nell’ambito ospedaliero strutturato in coop sociali,doveva supplire le mancanze del pubblico,sta finendo per sostituirlo e in malo modo,diventando orticello di voti per questo o quello,tra i RAIS di una zona,non sempre il personale ha grandi competenze ma di grande sono i costi x mantenere costose macchine di cricche di partito,in un momento dove lo stato italiano ha problemi anche nell’erogare servizi primari,sono oramai legati di altri tempi.
    se davvero vedessimo il pp come agnello sacrificale del privato,saremo al medio-evo,ma la gente potrà alòlora far di tutto!

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  3. Il dubbio è che questa ‘privatizzazione’ progressiva alla lunga rischi di far diventare le cure mediche un lusso per pochi. Come accade già in altre realtà straniere.I tagli alla sanità si riverberano anche sul settore dell’assistenza privata. Costo del lavoro e qualità dell’assistenza rischiano di fare le spese di scelte che hanno privilegiato la compatibilità economica rispetto alla difesa del servizio.
    Ci si mobiliti per la difesa del lavoro e a difesa della qualità dei servizi, per mantenere un sistema sanitario universale che tuteli il diritto alla salute

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  4. Xccc….. ma questi sindacalisti della UIl sono gli stessi che contrattavano sindacavano bachettavano ed infine inzzuppavano allora CISL con l’ex d. San.,…..ridicolo ci mettono anche la faccia……beati loro….. the dandy la situazione e molto più seria di quando sembri gli ultimi 13 anni sono stati quasi mortale e come diceva qualcuno speriamo che c’è la caviamo…
    .

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  5. OGGI TUTTI A DIFESA,POLITICI SINDACALISTI E TANTI ALTRI,MA PERCHE’ SI E’ GIUNTI A QUESTO?
    molte prestazioni o vengono rimandate o addirittura si pensa non poterle erogare nel breve periodo,non vorrei fosse il preludio di una chiusura o quantomeno drastico ridimensionamento,e non vorrei che il pubblico nell’uscire di scena finanzi il privato per rimanere,sarebbero cose da repubblica delle banane..

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