Eboli: Maggioranza nel caos approva il Rendiconto 2013

Maggioranza nel caos sul Rendiconto 2013. Uno stato devastante della contabilita. Multiservizi in rovina, Eboli Patrimonio nel “limbo”.

La maggioranza ha imposto la discussione sul rendiconto, pur sapendo che quella discussione non poteva svolgersi vista la incompletezza degli atti messi a disposizione dei Consiglieri Comunali.

Silvio-Masillo-Gerardo-Rosania
Silvio-Masillo-Gerardo-Rosania

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – L’appuntamento per l’approvazione del rendiconto del Comune di Eboli relativo al 2013 – scrivono in una nota congiunta Sinistra Unita il Movimento Politico che ha come leader Gerardo Rosania e Rifondazione Comunista – ha dimostrato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che questa maggioranza, ammesso che ci sia ancora, naviga a vista  e si muove sulla base di una arroganza ormai inaccettabile.

Da questo punto di vista riteniamo gravissima la sottovalutazione di quello che sta avvenendo ad Eboli da parte di pezzi della sinistra, che di nuovo con la loro presenza hanno assicurato i numeri ad una maggioranza, lacerata al suo interno, che non si presenta neanche all’approvazione del “rendiconto” che è un atto “squisitamente politico”, per cui anche garantirle il numero legale  è un atto “tutto politico”! Altro che opposizione costruttiva.

La maggioranza ha imposto la discussione sul rendiconto, pur sapendo che quella discussione non poteva svolgersi vista la incompletezza degli atti messi a disposizione dei Consiglieri Comunali. La normativa e il regolamento comunale sono espliciti da questo punto di vista:

  1. L‘articolo 227 del Testo Unico degli Enti locali recita  “la proposta e’ messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare prima  dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminatao il rendiconto entro un termine non enferiore a 20 giorni stabilito dal regolamento”;
  2. L’articolo 32 del regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale è addirittura lapidario: «La proposta “di rendiconto” con gli allegati prescritti dalla legge e dallo statuto, deve essere depositata almeno 20 giorni prima di iniziare la discussione».

Ma gli atti relativi alle società comunali, Multiservizi e Eboli Patrimonio, sono stati consegnati! ai Consiglieri Comunali solo un paio di giorni prima della seduta consiliare. Quel consiglio comunale non si poteva tenere per una manifesta violazione della normativa e del regolamento comunale. Ma, a parte l’easpetto procedural che pure pesa come un macigno, il problema vero sta nel contenuto degli atti relativi a quelle due società:

Da un lato la relazione del responsabile del settore finanze, che denuncia un “disallineamento” fra i conti del Comune e quelli delle sue società! In altri termini Il Comune non si trova con i conti al 31/12/2013 della società Multiservizi e della società Eboli Patrimonio. Rimane, quindi, ancora una volta fortissimo il dubbio sul  loro stato.

Dall’altro lato c’è lo stato deficitario delle due società:

La Eboli Patrimonio nei 3 (tre) anni 2010, 2011 e 2012  ha accumulato perdite per 555.372,27 euro (come siano maturate queste perdite rimane un mistero!). Di questi il Comune ne ha riconosciuti sul bilancio 2013 e 2014 solo 248.175,43 ( di cui ad oggi pagati solo 100.000.) ne rimangono da riconoscere altri 307.196,84 cui si debbono aggiungere le partite  relative all’anno 2013 (pari a 204.719,40!), delle quali  si legge  che la società deve pagare al Comune 239.297,07 per IMU ( con quali soldi la pagherà? ) e dove risulta che la società pretende dal Comune la somma di euro 36.216,46 per gli interessi che deve pagare per il mutuo che  ha contratto con il Monte dei Paschi di Siena. Questo mutuo sta ancora tutto là da restituire, pena l’acquisizione da parte della banca del patrimonio comunale (quasi 8 milioni di euro!)  posto a garanzia di un mutuo che la società ha di fatto contratto per girarlo al Comune di Eboli.

La società “Multiservizi”, invece conferma di non godere della simpatia del sindaco e della sua maggioranza , che dopo averla svuotata di servizi, l’hanno costretta a far ricorso alla cassa integrazione per tre anni, non pagano  neanche i debiti che il Comune di Eboli (unico committente!) ha verso quella sua  società e che ammontano a 973.265,63 € (e qui permane un “disallineamento” con i conti del Comune), a cui la società aggiunge 314.910,23 € per interessi che il Comune non ha pagato, per un totale di 1.288.175,86 €.  A questa somma vanno aggiunti, risulta dai documenti della  Multiservizi, ancora 491.400,34 dei soldi che il Comune deve pagare per il ripiano delle perdite degli anni precedenti, che per il Comune invece sarebbero addirittura  507.886,00 €.

Questo lo stato devastante della contabilita’ delle societa’ del comune, su cui permane l’incertezza piu’ assoluta!

Su questi dati i consiglieri comunali hanno chiesto chiarezza .

Invece, i documenti (fra l’altro incompleti ed accompagnati dalla relazione quantomeno preoccupata del responsabile del settore finanziario) sono arrivati un paio di giorni prima della discussione in consiglio comunale, rendendo impossibile qualsiasi approfondimento.

Melchionda nei giorni scorsi ha dichiarato, esultante, alla stampa che lui avrebbe lasciato i conti del comune a posto. Se questo e’ il modo di tenere i conti in ordine noi esprimiamo grande preoccupazione!!!

L’allucinante vicenda del rendiconto 2013 ci rende ancora piu’ convinti che quando questa triste pagina della storia ebolitana sara’ finalmente chiusa, per chi assumera’ la guida della citta’ ci sara’ tantissimo da fare per rimediare a 10 anni di gestione devastante della nostra citta’ sotto tutti gli aspetti.

Eboli, 1 maggio 2014

5 commenti su “Eboli: Maggioranza nel caos approva il Rendiconto 2013”

  1. Da segretario comunale Gerardone da ragione a Cardellino, per quanto concerna mancanza e incompletezza atti.Ma allora questa è lucida follia amministrativa o arroganza?

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    • ..è la lucida follia di un partito sel e della sinistra antagonista tutta che si sta spaccando alcuni hanno voglia di governo ed andranno col pd,altri rimarranno in trincea sulle loro posizioni,nobili ma poco attuabili,il discorso a cascata si ripercuote nelle periferie!

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