Eboli: Sicurezza in Città e in litoranea. Il Sindaco chiede aiuto al Prefetto

Dopo il ripetersi di una serie di furti in Città, nel territorio e lungo la fascia costiera, martoriata anche dalla prostituzione, Melchionda “chiama” il Prefetto.

Il Sindaco di Eboli Melchionda: “La Sicurezza in città rappresenta una priorità assoluta. Ho già chiesto al Prefetto di convocare il Comitato Provinciale Ordine Pubblico e Sicurezza”.

Gerarda-Pantalone-Martino-Melchionda
Gerarda-Pantalone-Martino-Melchionda

da  (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, dopo una serie di denunce di furti, interviene in merito alle problematiche connesse alla sicurezza in città e chiede al Prefetto di Salerno Gerarda Pantalone di convocare con urgenza il Comitato Provinciale Ordine Pubblico e Sicurezza.

“La sicurezza in città – dichiara il primo cittadino di Eboli Martino Melchiondarappresenta una priorità assoluta. Occorre creare le migliori condizioni di sicurezza per scongiurare il ripetersi degli episodi di  furto che si sono verificati negli ultimi tempi.

Ho già chiesto, nei giorni scorsi, con una mia nota al Prefetto, la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, al quale intendo rappresentare la problematica e chiedere un più massiccio impiego delle forze dell’ordine in città e lungo la il nostro litorale, dove, tra l’altro, persiste anche l’indecoroso fenomeno della prostituzione.

prostitute in litoranea
prostitute in litoranea

Ebbene, qui devo fare osservare che i sindaci sono stati spogliati dei propri poteri; un sindaco non può emanare provvedimenti in tema di ordine pubblico e sicurezza, oppure obblighi o prescrizioni che, laddove inosservati, consentano di perseguire penalmente gli irresponsabili.

La Corte Costituzionale – spiega il Sindaco – ha considerato incostituzionale concedere al sindaco la possibilità di adottare provvedimenti a ‘contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato’ volti a  prevenire ed eliminare pericoli alla sicurezza urbana.

In altre parole, è stata tolta ai sindaci l’unica arma, già debole, di cui disponevano, e ciò mette a serio rischio le ordinanze che negli anni sono state emanate per combattere un fenomeno che il governo centrale continua a scaricare vergognosamente sugli enti locali.

In ogni caso, continueremo a fare la nostra parte; siamo vicini agli imprenditori che hanno investito sulla nostra fascia costiera e agli abitanti della zona, così come siamo al fianco dei nostri concittadini che hanno subito furti negli ultimi giorni in pieno centro cittadino.

E’ urgente il potenziamento massiccio dei controlli nell’intera città attraverso l’impiego delle forze dell’ordine per prevenire il reiterarsi di altri spiacevoli episodi, di questo parlerò al Prefetto.

La nostra attenzione, dunque,  è alta ed è rivolta a tutto il territorio comunale”.

Eboli, 5 maggio 2014

3 commenti su “Eboli: Sicurezza in Città e in litoranea. Il Sindaco chiede aiuto al Prefetto”

  1. “Le porte di ferro che si mettono dopo che sono scappati i buoi” questa è la mentalità dei mediocri che ad Eboli abbondano. Quando si segnalavano situazioni pericolose nel Centro antico l’allora Comandante dei VV.UU. dichiarò sui giornali che era tutto sotto controllo e una settimana dopo la Finanza scoprì ogni sora di irregolarità e anche un ricercato internazionale. Giù in litoranea è la stessa cosa. Mettere un presidio? E chi ci va laggiù, meglio in città a farsi qualche chiacchiera con gli amici di passaggio. Ogni volta che vengono chiamati i CC o i VV.UU. non possono mai venire di sera perché “abbiamo una soa pattuglia ed è a Santa Cecilia o a Campolongo”. Cazzo proprio dove avvengono i maggiori reati. Forse proprio in quel momento le pattuglie erano salite per venire in paese ad aiutare la nonnina che aveva in quel momento telefonato.

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