Appello dell’UPI ai vacanzieri: “Guidate con prudenza”

Estate 2015: Al mare o in montagna purchè si guidi con prudenza; questo è l’appello che l’Università Popolare Interculturale fa ai vacanzieri.

Il Dipartimento di UPI Sicurezza Stradale evidenzia che secondo l’ISTAT, nel 2014 in Italia ci sono stati 174.400 incidenti stradali con 3.330 morti e 248.200. Sebbene in leggero calo rispetto al 2013 non bisogna abbassare la guardia.

Sicurezza stradale-Dipartimento UPI
Sicurezza stradale-Dipartimento UPI

da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

SALERNO – In occasione del primo weekend di agosto il Dipartimento di UPI (Università Popolare Interculturale) Sicurezza Stradale, rinnova l’accorato appello alla prudenza ai milioni di turisti e vacanzieri che si metteranno in viaggio nelle prossime ore: “Al mare o in montagna purché si guidi con prudenza”

Appello alla prudenza che UPI rinnova, già da alcuni anni, in occasione dei principali esodi per le vacanze degli italiani con l’obiettivo di sensibilizzare chi si metterà al volante ad avere maggiore prudenza – «Il mare e la montagna ci attendono senza fretta! Per questa estate auguriamo a tutti coloro che si metteranno in viaggio prudenza, a partire proprio dalla velocità che si intende raggiungere».

Secondo i dati resi nati dall’ISTAT, nel 2014 sulla base di una stima preliminare  si sono verificati in Italia 174.400 incidenti stradali con lesioni a persone (3.330 morti e 248.200 feriti). Rispetto al 2013, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti con lesioni a persone (-3,77%) e del numero dei morti (-1,62%); in calo anche i feriti (-3,58%). Un segnale di tendenza positivo ché – sottolineano dal Dipartimento di UPI Sicurezza Stradale  –  comunque non deve farci abbassare la guardia.

Estate 2015 all’insegna della prudenza dunque, soprattutto per chi in questo primo weekend di agosto deciderà di mettersi alla guida per trascorrere un po’ di relax al mare o in montagna.

Gli incidenti stradali, per la quasi totalità, dipendono dai comportamenti assunti durante la guida e dallo stato psico-fisico di chi si mette al volante. Il 50% circa dei sinistri è causato dal mancato rispetto delle regole di precedenza, guida distratta e velocità elevata. E’ inopportuno, quindi, parlare di casualità bensì di imprudenza e cattive abitudini al volante o ancor meglio di incoscienza o di scarso timore di subire sanzioni per comportamenti irresponsabili.

Inoltre, dal Dipartimento di UPI Sicurezza Stradale ricordano che è fondamentale, oltre al rispetto dei limiti di velocità, non mettersi al volante se si è bevuto alcolici o si è sotto l’influenza di sostanze psicotrope, perché si riducono notevolmente la prontezza dei riflessi e la percezione del pericolo. Ed assolutamente da non sottovalutare sono le dovute distanze di sicurezza dai veicoli che ci precedono ed i momenti di distrazione quali l’utilizzo di telefonini o di dispositivi acustici.

Salerno, 2 agosto 2015

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