Delocalizzazione Fonderie Pisano. Cariello: Non se ne parla nemmeno

Massimo Cariello: «Delocalizzazione Fonderie Pisano? Ad Eboli e nella Piana del Sele non se ne parla nemmeno».

Risposta secca, perentoria, inequivocabile quella di Cariello, che oltre a ricordare un particolare impulso dato dalla sua Amministrazione per l’ambiente, rivendica la vocazione per l’ambiente e l’agricoltura di eccellenza di Eboli e della Piana del Sele, ma alza le barricate anche per i territori vicini.

Massimo Cariello (3)
Massimo Cariello (3)

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – «Immaginare una delocalizzazione delle Fonderie Pisano a San Nicola, da parte di chi nemmeno conosce il territorio, come nel caso della proposta di un’associazione salernitana, – scrive in una nota politica il Sindaco di Eboli Massimo Cariello a smorzare con decisione qualsiasi tentativo e tutte le notizie fino ad ora circolate, circa una eventuale rilocalizzazione delle Fonderie Pisano di Salerno nel cuore della Piana del Sele – oltre che scorretto istituzionalmente, è anche illogico e senza alcuna possibilità di realizzarsi. Questo territorio ha una sua specificità nel campo ambientale, dello sfruttamento delle energie alternative e del rispetto dei luoghi. Da quando si è insediata la mia Amministrazione, nel luglio dello scorso anno, le politiche per l’ambiente hanno avuto un’impennata, concentrando gran parte dell’impegno dell’Amministrazione comunale.

Siamo una città ed un Governo locale vicino alle produzioni agricole di qualità, – prosegue ancora il Sindaco di Eboli per chi pensa evidentemente che la Piana del Sele sia il “cimitero” di qualsiasi cosa non sia utile o gradita nella Città di Salerno – sostenendo una grande ricchezza della Piana del Sele quale le produzioni di quarta gamma. Le stesse politiche di sviluppo urbanistico hanno a cuore gli spazi e l’ambiente per garantire il massimo della vivibilità ai cittadini. In questo quadro non c’è nessuno spazio per una delocalizzazione quale quella delle Fonderie Pisano, anche se l’ipotesi avanzata da un’associazione credo non abbia alcun peso sul piano istituzionale. Sento parlare anche di ipotesi in territori limitrofi come Campagna, ma sono certo che si tratti di fantasie montate ad arte.

La Piana del Sele, le sue comunità e gli amministratori che ne hanno la responsabilità – conclude il Sindaco Massimo Cariello precisando con fermezza le linee guida che ispirano la sua azione politica e quella della sua Amministrazione comunale – non saranno ostaggio di insediamenti industriali che non rispondano alle politiche di sviluppo messe in campo. Peraltro, si tratta di aree già altamente inquinate da discariche diffuse sia nella Piana, sia nel comprensorio degli Alburni ancora da bonificare pienamente: Per tutti questi motivi sono cosciente che una delocalizzazione come quella ipotizzata in queste ore non abbia alcuna possibilità di venire realizzata: Infine, abbiamo gia avviato un tavolo tecnico al fine di valorizzare la struttura di San Nicola Varco, con progetti incompatibili con ipotesi di delocalizzazioni industriali».

Quella di Massimo Cariello è una risposta secca, perentoria e inequivocabile, che oltre a ricordare quello che egli ritiene sia un particolare impulso che ha dato alla sua Amministrazione sull’ambiente, le politiche ambientali e agricole di eccellenza, rivendica a conferma del suo impegno una assonanza con la vocazione ambiente e agricola di primaria eccellenza di Eboli e della Piana del Sele, alza anche le barricate a difesa dei territori vicini e dei comuni limitrofi.

Eboli, 28 settembre 2016

1 commento su “Delocalizzazione Fonderie Pisano. Cariello: Non se ne parla nemmeno”

  1. Quale sarebbe l’impulso che questa Amministrazione ha dato sull’ambiente ? Le politiche di sviluppo urbanistico che hanno a cuore l’ambiente ? Ma il Sindaco, almeno se li legge i comunicati che qualcuno scrive per lui .

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