Milleproroghe blocca 18 milioni per Salerno: La vendetta di Di Maio Su De Luca

Fondi per le periferie: bloccati 18 milioni per Salerno. Il Governo è contro i Comuni. Di Maio si vendica su Salerno e De Luca.

Il Governo “Legastellato” dei “Talebani” italiani, con il decreto Milleproroghe congela i Fondi destinati ai Comuni per le periferie e le zone collinari. Fondi stanziati dal Governo Renzi e finanziariamente coperti. In forse i lavori nelle zone collinari di Salerno per progetti già avviati. Un provvedimento irresponsabile per colpire i Comuni “nemici”. I 5 Stelle i talebani italiani.

Di Maio-De Luca
Di Maio-De Luca

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Nel decreto Milleproroghe, approvato dal Senato, con un emendamento si vuole congelare le risorse destinate agli interventi di riqualificazione ambientali e strutturali delle periferie italiane, proposti da 120 comuni di altrettante Amministrazioni, e tra questi tantissimi Comuni del Sud ivi compreso il Comune di Salerno che ha proposto diversi interventi, taluni approvati, altri avviati con procedimenti di gara in corso, per un importo di 18milioni di euro.

Progetti che riguardavano alcune aree collinari ed un eventuale blocco dei fondi comporterebbe seri rischi. La circostanza ha allarmato amministratori locali e parlamentari nel silenzio dei Deputati e Senatori del Movimento 5 Stelle e dell’unico parlamentare eletto in prestito a Salerno della Lega e nonostante le proteste non c’è un solo cenno da parte del Premier per caso Pasquale Conte e ne talpoco del vice premier Luigi Di Maio e dei Ministri afoni-coristi stellati i quali in un modus operandi ormai consolidato non parlano quando dovrebbero e sparano cazzate quando nessuno glielo chiede.

L’emendamento ora deve essere discusso alla Camera, ma c’è da scommettere che sarà silenziosamente approvato dai parlamentari di maggioranza Legastellata, e semmai, poiché molti di questi comuni specie al Nord sono a maggioranza leghista che già si sono fatti sentire, c’è da scommettere che si inventeranno qualche marchingegno per finanziarli, e mandare a mare tutti gli altri, evidenziando ancora più chiaramente il vero intento: quello di mantenere a dieta i comuni amministrati dalla sinistra, pensando magari di aprire un varco e spodestarli ma dimenticando che colpiscono anche i loro stessi elettori già traballanti di fiducia per “Giggino e Giggetto“, e questo Governo dei “nuovi Talebani” che preferiscono come i loro colleghi Afgani distruggere tutto quello che si richiama al passato ed imporre un nuovo ordine di macerie e di povertà assoluta, in tema con il loro Capo Grillo che mentre nelle feste di Natale si sollazzava in una piscina di Malindi nel mondo dei VIP, faceva “elogio alla povertà” come meta di felicità. Questi talebani, a differenza di Renzi, che in una stagione ha distrutto un patrimonio di valori politici, culturali e ideologici, hanno in mente di distruggere il Paese portarlo alla povertà e se dovessero continuare non esisterebbero nemmeno un attimo ad eliminare quelli che li ostacolano. Pericolosi, incapaci, arroganti, irresponsabili ed eversivi.

La Dieta che colpisce anche Salerno poi appare come una sorta di “vendetta” che Luigi Di Maio vorrebbe mettere in atto contro il suo “nemico” Governatore della Campania ed ex Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, sperando in un ravvedimento dei salernitani. Sarebbe il caso di domandare ai parlamentari salernitani del M5S, defilati e asserviti alla causa “Talebana” cosa ne pensano e cosa diranno ai salernitani di Fratte, Matierno e Ogliara, laddove hanno preso un bel po’ di voti? Che non possono inimicarsi la Ditta?

Potrebbe essere comprensibile l’essere contrario a grandi progetti  come la TAV e la TAP, perché ritenuti troppo invasivi sebbene necessari, ma questi sono tanti progetti ( 120 per l’esattezza) che vanno ad incidere sulle nostre periferie urbane, per ristrutturarle, migliorarle, e per organizzarle anche alla luce della difesa dell’aria, del suolo e delle acque, rispetto al rafforzamento dei costoni collinari nella fattispecie di Salerno.

Se questa non è una barbarie si trovi il giusto aggettivo e se questi non sono nuovi barbari si trovi un altro appellativo. Un’azione punitiva che finirà per rivoltarsi contro loro stessi ai vari Toninelli, Bonafede, Grillo, Taverna e tutti quelli come loro: Un po’ così, quelli che vorrebbero che attraversassimo le alpi con le funi e gli scarponi da sci, quelli che vogliono mettere a rischio vita i nostri figli non facendoli vaccinare, quelli che vorrebbero armarci per offrire l’occasione ai prepotenti di eliminare chi ci da fastidio, quelli che usano un linguaggio da trivio, minaccioso che mal si addice ai ruoli che abusivamente e per caso ricoprono.

Se non è una vendetta quella di Di Maio, atteso che Matteo Salvini è tutto proteso a combattere il “negro”, sperando appena si svegli da questa sua missione razzista, di usare la stessa veemeza contro le Mafie, le Camorre, le Sacre Corone Unite e le Ndranghete, dimostrandoci e non solo a noi ma anche a Saviano che non ha niente a che vedere con la “sparizione” dei fondi della Lega e con questi ultimi.

Il buon giorno si vede dal mattino, dice un vecchio proverbio, purtroppo il.giorno è cominciato e non si è presentato per niente bene, l’unico cambiamento che abbiamo percepito oltre ai favori che già si sono manifestati come la Segretaria di Di Maio, il figlio di Foa nello Staff di Salvini, il pericolo per i nostri figli, il ritorno alla povertà e tutte le cazzate dette, corrette, rimangiate e fatte ci aspetta un futuro da medioevo.

Salerno, 9 agosto 2018

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